DEDALO E ICARO – scultura – Antonio Canova
20 Gennaio 2015Spese pazze di un consigliere regionale
20 Gennaio 2015CANOVA (1757, 1822)
Il veneto Antonio Canova rimane da giovane orfano di padre, e la madre lo affida al nonno, un artigiano scalpellino. La sua formazione è quindi artigianale, e questo si vede nella sua stretta attinenza a ciò che richiede il committente. Resta comunque in tutta la sua opera la domanda sul rapporto tra il fare, le competenze manuali, e il genio artistico, la capacità di ideare l’opera. Si accorge infatti che la cura dell’opera dall’inizio alla fine da una parte non può agire indipendentemente dal progetto del committente, dall’altra il solo mettere mano alla materia significa imprimere una propria impronta su di essa. La sua arte è quindi segnata da questa scissione tra idea e lavoro manuale che trasforma l’idea: dualità del suo stesso tempo che sarà evidente nelle sue opere. Studia all’accademia di Venezia barocco e Rococò: stili teatrali in contrasto con i canoni neoclassici che riproponevano la semplicità della statuaria antica.