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27 Gennaio 2019Il 26 Settembre 2008, festeggiate
27 Gennaio 2019Nella storia del socialismo, Antonio Labriola ha incontrato e incontra tuttora l’oblio, eppure Labriola è stato uno dei più zelanti e sapienti mediatori dello spirito tedesco di Marx, tra Germania e Italia.
Nel suo pensiero c’era un’intima affinità con lo spirito di Marx ed Engels.
Con forza creatrice, Labriola seppe maneggiare il materialismo storico, che per lui era la quintessenza del socialismo scientifico.
Labriola è uno dei grandi intellettuali del socialismo europeo, traduttore di culture scientifiche ed estetiche nel linguaggio di un originale marxismo all’italiana, prima e con Antonio Gramsci fondatore della teoria del movimento operaio come “filosofia della pratica” e come “comunismo critico”.
Nella consapevolezza che “capire significa superare” e “superare significa anche aver compreso” Labriola progettò programmaticamente una teoria della “totalità di tutti i rapporti della vita sociale” nell’epoca del risorgimento italiano, dell’unificazione nazionale, dell’industrializzazione e dell’affermarsi del il movimento operaio, nel quale seppe soprattutto integrare il pensiero di Giambattista Vico, l’hegelismo specificamente napoletano di Spaventa, Spinoza e la filosofia classica tedesca di Kant e di Hegel.
Allo stesso tempo, la filosofia del linguaggio e la psicologia erano per lui di grande importanza: “Forse – e anche certamente – sono diventato comunista intorno al 1879/80 a causa della mia educazione rigorosamente hegeliana e solo dopo essere cambiato attraverso la psicologia di Herbart e la psicologia di Steinthal Völkerpsychologie e altri .
Per Labriola, la psicologia e la psicologia sociale divennero le chiavi per spiegare i complessi fenomeni sociali, politici e culturali della rivoluzione industriale.
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Antonio Labriola di Diego Fusaro