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28 Dicembre 2019
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28 Dicembre 2019“Aquile” è una canzone intimista ed esistenziale di Luigi Gaudio, scritta per la fidanzata Enza, diventata poi sua moglie
Struttura e tematiche
Il testo si presenta come una riflessione esistenziale e spirituale, alternando momenti di dubbio e oscurità a sprazzi di luce e speranza. La canzone è divisa in tre parti principali:
- L’incontro con l’altro – L’io lirico si rivolge a un “virgulto”, ovvero una giovane pianta (simbolo di nascita e speranza). Questo individuo porta con sé “una gemma di desideri”, ma si scontra con il passato tormentato del protagonista.
- Il ritorno dell’oscurità – Dopo un momento di apertura, l’oscurità torna a dominare la scena, con immagini di sofferenza collettiva e disperazione.
- La trasformazione e il volo – La parte finale introduce il simbolo delle aquile, suggerendo un’idea di libertà e comunione con qualcosa di più grande.
Analisi del testo
1. L’incontro con il “virgulto”
“E tu virgulto che stai nascendo / porti una gemma di desideri.”
Il “virgulto” rappresenta una nuova possibilità, una speranza nascente. La metafora botanica sottolinea la fragilità ma anche il potenziale della crescita.
“Ma non sai chi sono? / Ma non sai che tutti / ho cacciato via dalla mia follia.”
Qui emerge un conflitto interiore: il protagonista si percepisce come una persona difficile, forse segnata da errori o traumi. Il riferimento alla “follia” indica un distacco dalla realtà o un’incapacità di accettare l’altro.
“Forse è meglio dirti che nessuno mai / è stato capace di portarmi pace.”
Questa ammissione di irrequietezza interiore suggerisce una ricerca di senso o di serenità mai trovata.
2. L’errore e l’accettazione dell’amore
“E tu rimani, malgrado il mio errore / e tu mi ami, malgrado il mio non amore.”
Qui avviene un primo cambiamento: nonostante i difetti del protagonista, l’altro (forse una figura salvifica o amorevole) sceglie di restare e di amare incondizionatamente. Questo amore gratuito contrasta con l’idea di un mondo caotico e privo di senso.
3. Il ritorno dell’oscurità
“Ma non passa un giorno / che sembra arrivare / un oscuro odore che ricopre tutto.”
L’idea della ciclicità della sofferenza viene resa attraverso la metafora dell’”oscuro odore”, una sensazione quasi palpabile che invade la realtà.
“E ritorna il buio nella mia contrada / la gente impazzita perde la sua vita.”
Qui l’oscurità non è solo interiore, ma collettiva: c’è un’immagine quasi apocalittica, con persone che si perdono nella follia e nella distruzione.
4. La redenzione e il volo
“E tu ritorni, a darmi uno sguardo / che non toglie il male, ma lo può salvare.”
Questo verso è particolarmente significativo: l’altro non elimina la sofferenza, ma offre uno sguardo che può trasformarla. È un concetto vicino a quello della redenzione o della speranza non come negazione del dolore, ma come possibilità di affrontarlo con una nuova prospettiva.
“Noi siamo aquile / non sole ma insieme al sole / e al vento che porta / sopra i tetti e le strade / sopra le fabbriche e i campi…”
L’immagine dell’aquila è potente: simboleggia libertà, elevazione, visione ampia e trascendenza. L’idea di “non essere sole, ma insieme al sole” suggerisce che la vera forza sta nel legame con qualcosa di più grande (potrebbe essere l’amore, la fede o una comunità).
La conclusione è quindi positiva: nonostante il male e la sofferenza, esiste una possibilità di elevarsi al di sopra di tutto, senza dimenticare la realtà terrena (fabbriche e campi), ma affrontandola con una prospettiva più alta.
Significato complessivo
“Aquile” è una canzone sulla trasformazione interiore, sul passaggio dal dubbio e dalla chiusura alla consapevolezza che il dolore non si elimina, ma può essere attraversato e trasformato attraverso lo sguardo dell’altro.
L’aquila diventa il simbolo della resilienza e della spiritualità, suggerendo che la libertà non sta nell’evitare il male, ma nel guardarlo dall’alto, trovando un senso più grande.
Questa canzone può essere letta sia in chiave intimista (il percorso personale dell’io lirico) sia in chiave collettiva (la sofferenza della società e la speranza di un cambiamento).
Una lirica profonda, con immagini evocative e un messaggio di speranza che invita a sollevarsi al di sopra delle difficoltà, insieme. 😊
E tu virgulto che stai nascendo
porti una gemma di desideri.
Ma non sai chi sono?
Ma non sai che tutti
ho cacciato via dalla mia follia.
Forse è meglio dirti che nessuno mai
è stato capace di portarmi pace.
E tu rimani, malgrado il mio errore
e tu mi ami, malgrado il mio non amore.
Ma non passa un giorno
che sembra arrivare
un oscuro odore che ricopre tutto.
E ritorna il buio nella mia contrada
la gente impazzita perde la sua vita.
E tu ritorni, a darmi uno sguardo
che non toglie il male, ma lo può salvare
Noi siamo aquile
non sole ma insieme al sole
e al vento che porta
sopra i tetti e le strade
sopra le fabbriche e i campi…
Audio Lezioni sulla Letteratura del novecento del prof. Gaudio