Et quoniam semper appetentes gloriae – Cicerone – testo e traduzione
2 Maggio 2013ARTE ROMANA – Pastiche
3 Maggio 2013
ROMANI
– Interesse romano nei confronti dell’arte greca
» non era praticata la scultura se non in ambito religioso
» c’è immedesimazione nell’arte greca (ne sono buoni imitatori) mantenendo la propria cultura
» sintesi tra la loro tradizione e la cultura immedesimata nella forma greca ma di contenuto romano
» l’opera d’arte veniva firmata con il nome del committente, non con quello dell’artista
» l’arteera strumento di esaltazione dell’individuo, di propaganda
» i romani non comprendono l’arte greca, la sua ricerca della perfezione, della forma, dell’ordine
» il primo a comprenderla è Marcello, che intuisce che i greci fanno arte perché hanno una
metodologia di ricerca sulla realtà
» primi secoli di Roma non c’è alcun progresso (solo dal II secolo ci sono pochi appassionati)
» con il III secolo Roma amplia i suoi orizzonti grazie alle conquiste
» conquista di Siracusa (212): nel saccheggio vengono portate a Roma le opere d’arte greche
» presa di Corinto (416): console Mummio fece ritirare dall’asta bandita per le opere d’arte
saccheggiate un dipinto di Aristeides raffigurante Dionisio perché insospettito dalla strabiliante
offerta di denaro di Attalo I re di Pergamo (pensava che nascondesse poteri arcani)
» disprezzo dei tradizionalisti ma per Marcello era stato un vanto aver fatto conoscere l’arte greca
» c’è comunque un certo distacco dettato dall’austerità morale dell’antica Roma
– Artisti greci a Roma
» insieme alle opere giungono a Roma anche architetti e artisti assoldati dai romani per la
costruzione di strutture e di opere d’arte (erano coscienti che li superavano in questo campo)
» si formano collezionisti che vogliono eguagliare lo sfarzo delle dimore ellenistiche » diffondono arte
» gli autori delle opere non firmate possono essere o greci trasferiti in Italia o artisti romani che
hanno imparato l’erte greca dagli stessi autori portati a Roma