Vittorio Alfieri
27 Gennaio 2019Indice della Tesina sull’Imperialismo
27 Gennaio 2019
LAUTUNNO NELLA LETTERATURA ITALIANA DELL800-900
ITALIANO
· Il topos letterario della foglia morta, che cade ed è fragile, è affrontato anzitutto da Leopardi, nella sua poesia Imitazione
· San Martino di Carducci è un bozzetto naturalistico in cui i ritmi agresti autunnali mostrano una umanità semplice e serena. Anche in un’altra poesia della raccolta Odi barbare Carducci parla di autunno:
Oh qual caduta di foglie, gelida,
continua, muta, greve, su l’anima!
Io credo che solo, che eterno,
che per tutto nel mondo è novembre.
(Alla stazione in una mattina d’autunno vv.53-56)
· In Novembre Giovanni Pascoli l’autunno invece rappresenta la delusione di una primavera che non c’è più. Il sole così chiaro e gli albicocchi in fiore non fanno che perpetuare l’inganno: in realtà è l’estate, fredda, dei morti”. Anche l’attività tipica autunnale dellaratura dà spunto per un altro affresco sincero di carattere naturale nella poesia Arano, simile a San Martino di Carducci, ma con in più procedimenti tipici pascoliani dell’onomatopea (suo sottil tintinno) e della precisione lessicale (roggio, fratte, porche, marra, e infine moro nel senso di gelso). Analoga la poesia Sera d’ottobre in cui ricompaiono i campi arati e le foglie stridule. Importante anche la poesia Nella nebbia più descrittiva.
· Sul tema della nebbia ritorna anche Corrado Covoni, poeta crepuscolare.
· Soldati di Ungaretti instaura una immediata, esclusiva, e per questo ancora più toccante, similitudine fra le foglie che cadono e gli uomini, i soldati, che durante la guerra morivano a migliaia. Si noti l’utilizzo del settenario, primo sentore di un ritorno del poeta ai metri classici della letteratura italiana:
Si sta come d’autunno
Sugli alberi le foglie