Sintesi delle conoscenze e delle abilità che un docente deve possedere
27 Gennaio 2019Ablativo assoluto
27 Gennaio 2019Aggiornamento relativo al periodo 16-07 / 14-08-09
di A. Lalomia
A proposito di quanto ho scritto nell’articolo “Azioni (e altri strumenti finanziari) Finmeccanica. I perché di una scelta” (1), pubblicato qualche settimana fa su questo portale e reperibile nella mia pagina, vorrei osservare che i giudizi di piena affidabilità degli investimenti in Finmeccanica espressi in quella sede hanno trovato una puntuale conferma nel rialzo significativo del titolo avvenuto tra la seconda metà di luglio e la prima metà di agosto.
Si è passati infatti da circa 10 Euro a poco meno di 11 Euro nel giro di appena un mese, con punte che hanno superato la soglia degli 11 Euro -lo stesso 14 agosto si è arrivati al massimo di 11,07 Euro- e con impennate quasi ‘verticali’ (intorno all’11-12 agosto). In definitiva, in appena un mese, il titolo è aumentato di circa il 10 % (ma si tratta di una stima per difetto). Questi brillanti risultati testimoniano del grande interesse da parte degli investitori per questo strumento finanziario e lasciano prevedere ulteriori, clamoros apprezzamenti -a dispetto di qualche eventuale oscillazione, frutto della volatilità dei mercati internazionali e soprattutto dei capricci di Wall Street, il cui andamento negativo, il 14, ha influenzato l’esito grigio della chiusura di seduta, malgrado le azioni Finmeccanica avessero toccato, nella prima fase delle contrattazioni, appunto 11,07 Euro -, chiudendo poi a 10,92 Euro, in quota quasi con il prezzo di apertura (10,94 Euro) (2) .
In altre parole, chi, dopo aver letto il mio articolo “Azioni (e altri strumenti finanziari)…..”, ha seguito il mio consiglio, acquistando anche soltanto mille azioni Finmeccanica, dopo circa un mese si è visto rivalutato il capitale investito di un migliaio di Euro. Il che non mi sembra un dato irrilevante, tenuto conto che è bastato impartire un ordine di acquisto con una telefonata o comprare direttamente attraverso il trading on line. Pochi minuti e dopo qualche settimana …. un migliaio di Euro in più.
E’ interessante notare che questa eccezionale performance è avvenuta in un periodo, cioé quello dedicato alle ferie estive, in cui gli scambi di Borsa sono piuttosto fiacchi e comunque sottotono, subiscono un rallentamento, con la stabilizzazione dei valori raggiunti nella prima metà di luglio e con una diminuzione ‘fisiologica’ dei contratti e dei pezzi scambiati (il motivo è ovvio: diversi operatori sono in vacanza).
Con Finmeccanica tutto questo non solo non è accaduto, ma, anzi, si è assistito ad una situazione opposta: il titolo ha continuato a crescere e il numero dei contratti, così come gli scambi, sono risultati decisamente apprezzabili, in base ai parametri standard. Basti pensare che alla fine di luglio, in una sola seduta, sono stati scambiati più di sei milioni di pezzi.
Questo scenario, in fondo, corrisponde pienamente al giudizio di “outperform” (3) espresso da Mediobanca Securities e da me ricordato nel suddetto articolo e dovrebbe spingere anche i più scettici a puntare senza esitazioni sul titolo, che è in grado di riservare sorprese, in termini di profitti (anche a breve-media scadenza), assolutamente ottime, senza paragoni rispetto ad altre forme di investimento.
Soprattutto nella seconda metà di luglio e rispetto ad alcuni degli indici più importanti, il titolo a volte ha fatto meglio del mercato e comunque si è mantenuto più o meno in linea con lo stesso.
Più delle parole, comunque, valgono i grafici, che evidenziano lo straordinario aumento della quotazione del titolo nel periodo indicato sopra (4). Ove non sia indicato altrimenti, la fonte di tutti i grafici è www.borsaitaliana.it .
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Note
(1) Cfr. anche “Eurofighter Typhoon. Un altro brillante successo Finmeccanica”, presente anch’esso nella mia pagina
su questo portale.
(2) Il 14-08-09 è stata una giornata, se non proprio nera, senz’altro pesante per parecchi mercati azionari, che pure
avevano aperto con evidenti segnali di tendenza al rialzo. In Italia, quasi tutti gli indici hanno chiuso in rosso: l’FTSE MIB
ha perso l’1,26 %; ALL SHARE 1,07 %; STAR 0,06 %. In controtendenza il MID CAP, ma con un aumento di appena
lo 0,23%. Chiusura negativa anche per le principali piazze europee: DAX 30 – 1,70 %; IBEX 35 – 1,31 %; FTSE 100 – 0,87 %;
CAC 40 – 0,83 %; AEX – 0,69 %; BEL 20 – 0, 23 %. La brusca inversione dei mercati europei (tra cui, appunto, quello italiano) è avvenuta dopo la diffusione dei dati, peggiori delle attese, relativi alla fiducia dei consumatori statunitensi.
Giù, ovviamente, anche gli indici USA: NASDAQ, – 1,19 %; DJ IA, – 0,82.
Le Borse asiatiche, invece, hanno risentito meno degli effetti provocati dai dati americani e qualcuna ha chiuso anzi
in rialzo (il NIKEI, ad esempio, ha guadagnato lo 0,76 %).
Per avere un’idea del calo subito da prestigiosi titoli in questa giornata, basti pensare che la Renault, appunto il 14-08-09,
è scesa del 5,5 %. Che lo si voglia o no, l’andamento dei mercati statunitensi continua a condizionare pesantemente quelli europei e di altre aree geografiche, come si è visto anche il 17-08-09, con pesanti cali in quasi tutti i segmenti. Le turbolenze
di quel giorno, però, sono durate appunto una sola giornata, perché già il 18 i mercati europei -e in primo luogo quello
italiano- si sono riallineati su posizioni avanzate, sulla scia appunto di New York. E’ per questo motivo che non bisogna
lasciarsi suggestionare da cedimenti improvvisi, mantenendo invece nervi saldi e astenendosi dal vendere le proprie azioni
di fronte ad un loro calo. Situazioni del genere sono del tutto fisiologiche in Borsa, dove le fluttuazioni e i ribassi improvvisi dopo una fase di continui rialzi, gli andamenti ‘ad altalena’, rappresentano una realtà piuttosto frequente (soprattutto perché la Borsa purtroppo viene concepita spesso come uno strumento di facile speculazione e non di saggio investimento). Guai
a non tener conto di questi principi elementari, liquidando tutto di fronte ad un Orso particolarmente aggressivo. Non bisogna mai dimenticare che una realtà come Finmeccanica è troppo solida per subire l’andamento ad otto volante di certi mercati.
(3) Lo stesso giudizio, peraltro, formulato da Credit Suisse.
(4) Ricordo che nell’articolo citato più volte, il grafico relativo all’andamento del titolo Finmeccanica si riferisce al periodo compreso tra il 15-03-09 e il 15-07-09.
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