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27 Gennaio 2019GUIDA ALL’ESAME ECDL
27 Gennaio 2019Baudelaire è un poeta simbolista, dandy bohémien e parigino. La sua opera principale è: “i Fiori del Male”. Autore tormentato, lo spleen diventa il filo conduttore della sua opera.
Le sue date chiave
Breve biografia di Charles Baudelaire – Nato nel 1821, Charles Baudelaire aveva solo sei anni quando suo padre morì. Sua madre si risposò un anno dopo con il generale Aupick. Rifiuta questa unione e sarà sempre in opposizione a questo soldato con valori e aspirazioni molto diversi dai suoi. Entrò al Lycée Louis le Grand di Parigi. Baudelaire è noto per il suo carattere ribelle. Comincia a frequentare il Quartiere Latino. Nel 1839 fu licenziato da Luigi Magno ma ottenne comunque il diploma di maturità. Ha scelto deliberatamente una vita bohémien. La sua famiglia, che non apprezzava la vita dissoluta del giovane, lo incoraggiò a imbarcarsi su una nave per l’India nel 1841. Questo viaggio diventa fonte di ispirazione per Charles.
Le poesie di Charles Baudelaire
Anche se non completò il suo viaggio in India, Charles Baudelaire ne trasse un gran numero di impressioni da cui trasse ispirazione nelle sue poesie (L’albatro, Profumo esotico, ecc.). Baudelaire tornò a Parigi nel 1842 e incontrò Jeanne Duval, una giovane donna di razza mista, che divenne la sua amante. Le dedica alcune delle sue poesie, come Capelli e gioielli. Spende generosamente l’eredità ricevuta da suo padre, il che incoraggia la sua famiglia a metterlo sotto tutela legale. Fu poi costretto a lavorare per mantenersi e divenne giornalista e critico d’arte. Si forma il gusto per l’estetica. Comincia a scrivere alcune poesie da Les Fleurs du mal.
Nel 1847 Baudelaire scoprì lo scrittore americano Edgar Allan Poe. Come lui condivide una certa idea del gusto del male e la stessa concezione dell’arte. Tradusse numerose opere dell’autore per farlo conoscere ai francesi: Extraordinary Tales (1854), Extraordinary Stories (1856), New Extraordinary Stories (1857), Adventures of Arthur Gordon Pym (1858). Sempre nel 1847 Baudelaire subisce l’incantesimo di Marie Daubrun, anch’essa di razza mista. Questo lo ha ispirato a scrivere diverse poesie. Poco dopo, è Apollonia Sabatier ad occupare tutti i suoi pensieri.
I fiori del male
Nel luglio 1857 Charles Baudelaire pubblicò la sua opera principale: Les Fleurs du Mal. Questa raccolta di poesie fu condannata “per disprezzo della morale pubblica e dei buoni costumi”. Baudelaire e il suo editore devono pagare una pesante multa. Nel 1861 fu redatta una nuova edizione, dalla quale furono cancellate sei poesie secondo la sentenza pronunciata. Una richiesta di riabilitazione di Fleurs du Mal dinanzi alla Corte di Cassazione venne accolta il 30 maggio 1949, molto tempo dopo la sua morte, e annullò la precedente condanna. Ne Les Fleurs du Mal, Baudelaire mette in luce la dualità tra violenza e voluttà, bene e male, bruttezza e bellezza, inferno e paradiso…
La morte di Charles Baudelaire
Crollato dai debiti, Baudelaire parte per il Belgio per tenere conferenze. Dapprima pieno di speranza per questo nuovo inizio, viene presto deluso da questa esperienza. Baudelaire rimase in Belgio dal 1864 al 1866, quando il poeta iniziò ad avere seri problemi di salute (sifilide, perdita della parola, ecc.). Tornò a Parigi nel luglio 1866. Vi morì un anno dopo, il 31 agosto 1867, all’età di 46 anni, a causa della sifilide, dell’abuso di alcol e di altre droghe. Nel 1868, Le Spleen de Paris (una raccolta di poesie in prosa) e Les Curiosités nationaux furono pubblicati postumi.
Lo spleen secondo Charles Baudelaire
In Les Fleurs du Mal, Charles Baudelaire intitola la prima parte della sua raccolta: Spleen e l’ideale. Le poesie lì raggruppate presentano la noia e la malinconia che la vita quotidiana gli ispira. Quattro di loro hanno anche il nome Spleen. Nell’opera di Baudelaire, lo “spleen” è un malessere, un’immensa tristezza, una forma di depressione per il poeta. Tra il 1855 e il 1864, Charles scrisse una serie di poesie in prosa per diverse testate giornalistiche. Saranno raggruppati sotto il titolo di Spleen de Paris e pubblicati dopo la sua morte. Tratto dalle sue letture straniere, Charles Baudelaire si appropria della parola per farne il filo conduttore della sua opera. Dopo di lui altri artisti usarono lo spleen come Paul Verlaine in Romances sans mots.
Citazioni di Charles Baudelaire
“Per non sentire l’orribile peso del tempo che ti spezza le spalle e ti piega verso la terra, devi inebriarti senza tregua. Ma cosa sono io?
Di vino, di poesia, o di virtù come vuoi, ma ubriacati!” (Ubriacati – Le Spleen de Paris)
“Profumi, colori e suoni si rispondono tra loro.” (Corrispondenze – Les Fleurs du Mal)
“O tu che avrei amato, o tu che lo sapevi!” (A un passante – Les Fleurs du Mal)
“La cosa noiosa dell’amore è che è un crimine in cui non puoi fare a meno di un complice.” (Diari)
Conclusione
Charles Baudelaire, che condusse una vita in totale opposizione ai codici morali del suo tempo, è l’immagine stessa del poeta emarginato. Non riconosciuto durante la sua vita, il poeta ne provò una profonda tristezza. Sarà poi acclamato dai suoi successori: “il vero Dio” secondo Arthur Rimbaud, “il primo surrealista” per André Breton o addirittura “il più importante dei poeti” per Paul Valéry. Le sue opere inaugurano la modernità nella poesia.