Calendario dicembre 2013
27 Gennaio 201925 aprile, la Resistenza “taciuta” delle donne:
27 Gennaio 2019E’ bello vivere liberi!
Tratto dalla vicenda umana di Ondina Peteani
prima staffetta partigiana d’Italia
deportata Auschwitz n. 81672
22 gennaio 2013, Mirano (VE)
E bello vivere liberi!
22 gennaio 2013
Teatro Villa Belvedere, Mirano (VE)
martacuscuna.blogspot.it/
24 gennaio 2013, Teatro Comunale, Gradara (PU)
E bello vivere liberi!
24 gennaio 2013, ore 21.15
Teatro Comunale, Gradara (PU)
martacuscuna.blogspot.it/
30 gennaio 2013, Complesso Monumentale di Abbadia Isola, Monteriggioni (SI)
E bello vivere liberi!
30 gennaio 2013, matinée ore 10.30
Complesso Monumentale di Abbadia Isola, Monteriggioni (SI)
martacuscuna.blogspot.it/
www.comune.monteriggioni.si.it
31 gennaio 2013, Fontemaggiore-Teatro Stabile d’Innovazione, Perugia
E bello vivere liberi!
31 gennaio 2013 matinée
Fontemaggiore, Perugia
martacuscuna.blogspot.it/
www.fontemaggiore.it
“E’ bello vivere liberi! restituisce il sapore di una resistenza vissuta al di fuori di ogni celebrazione o irrigidimento retorico. Resistenza personale, segnata dai tempi impetuosi di una giovinezza che è sfida, scelta e messa in gioco personale. Resistenza politica, dove la protagonista, Ondina, incontra la storia e la sua violenza. Resistenza poetica, all’orrore che avanza e annulla. Resistenza adolescente, che incontra il sangue, lo subisce, lo piange, ma continua ad affermare la necessità della felicità e dellallegria anche nelle situazioni più estreme che Ondina vive.
Ondina, di cui Marta Cuscunà ha ricercato le tracce attraverso un lavoro accurato sulle fonti storiche, dentro la memoria del proprio territorio e attraverso le parole di chi l’ha conosciuta. Spettacolo felicemente atipico, coniuga un fresco ed efficace lavoro di narrazione, attento ai piccoli gesti del quotidiano, a stupori di ragazza, con il mestiere del burattinaio, che riprende i propri personaggi, ne soffia via la polvere e li riconsegna, felicemente reinventati, a una comunicazione efficace, archetipica, popolare.
In questa ricerca anche l’orrore del lager può essere raccontato, senza che lo spettacolo perda lo straordinario candore e la felicità nel racconto della storia che ancora siamo.”
(Tratto dalle motivazioni della giuria del Premio Scenario Ustica ’09)
http://bellovivereliberi.blogspot.it/