Parafrasi:
Caronte dice alle anime dannate:
“Non sperate mai di vedere il cielo,
io vengo per condurvi sull’altra riva,
nelle tenebre eterne, tra il caldo e il freddo.”
Poi si rivolge a Dante, dicendo:
“E tu, che sei qui, anima viva,
vattene via da questi che sono morti.”
Ma quando si accorge che Dante non si muove,
Caronte aggiunge:
“Tu arriverai alla riva, ma non da qui:
per passare, dovrai prendere un’altra via, un’altra barca,
perché per te occorre un’imbarcazione più leggera.”
Allora Virgilio interviene e dice a Caronte:
“Non ti arrabbiare:
così è voluto da colui che ha il potere assoluto
di fare ciò che vuole, e non serve chiedere altro.”
A quel punto, il nocchiero della palude buia,
con il viso ricoperto di peli,
e con occhi che sembravano circondati da fiamme,
si calma.
Ma le anime, che erano stanche e nude,
impallidiscono e iniziano a battere i denti
appena sentono le dure parole di Caronte.
Cominciano a bestemmiare Dio, i loro genitori,
l’intera umanità, il luogo e il tempo della loro nascita,
e la loro stessa discendenza.
Poi tutte insieme si dirigono
piangendo disperate verso la riva maledetta
che attende ogni uomo che non teme Dio.
Caronte, con occhi infuocati,
le raccoglie tutte, facendogli segno,
e colpisce con il remo chiunque si muova troppo lentamente.
Come in autunno le foglie cadono
una dopo l’altra, fino a quando il ramo
non resta spoglio,
allo stesso modo le anime dannate,
una ad una, si gettano da quella riva,
obbedendo ai cenni di Caronte come uccelli richiamati.
Così vanno via sul fiume scuro,
e prima che siano giunte dall’altra parte,
nuove schiere di dannati si radunano sulla riva.
Virgilio spiega:
“Figlio mio, tutti quelli che sono morti nell’ira di Dio
si radunano qui, da ogni parte del mondo;
e sono pronti a attraversare il fiume,
perché la giustizia divina li spinge,
così che il timore si trasforma in desiderio.
Nessuna anima buona passa mai di qui;
perciò, se Caronte si lamenta di te,
ormai puoi capire bene il significato delle sue parole.”
Quando Virgilio finisce di parlare,
la terra oscura trema così violentemente
che, per lo spavento, la mia mente è ancora bagnata di sudore al ricordo.
La terra piena di lacrime emette un forte vento,
e appare un lampo rosso
che mi toglie ogni senso;
e caddi a terra, come se mi fosse preso il sonno.