Canzone dei dodici mesi cover Francesco Guccini
28 Dicembre 2019Ahi Velasquez – cover di Roberto Vecchioni
28 Dicembre 2019Nel testo, Vecchioni canta le gesta di Sergio, ricordando episodi della sua vita e sottolineando la sua personalità unica e la sua capacità di affrontare le sfide con coraggio e determinazione. Sergio rappresenta un simbolo di libertà e di ribellione contro le convenzioni sociali, incarnando valori come l’indipendenza e l’autenticità.
La canzone è permeata da un senso di nostalgia e di ammirazione nei confronti di Sergio, che sembra aver lasciato una sorta di vuoto nella vita di Vecchioni. Tuttavia, attraverso la musica e le parole, Vecchioni rende omaggio all’amicizia e alla memoria di Sergio, celebrandone l’eredità e l’impatto duraturo sulla sua vita.
In definitiva, “Canzone per Sergio” è un tributo emozionante a un fratello speciale, che incarna ideali di libertà, coraggio e autenticità. La canzone riflette anche sull’importanza delle relazioni umane e sulle tracce che le persone amate lasciano nella nostra vita anche dopo la loro partenza.
Ma fu impiccato per comodità
E l’uomo di profilo non si bastò
Partì cercando l’altra sua metà
Il capitano Achab non torna più
Dal viaggio contro l’impossibileOh, Sergio, non ho tempo di scriverti
Ma, d’altra parte, non ti ho scritto mai
E come ti potevo sorridere?
Erano stati tutti amici mieiA volte sento che bussano
Non è niente, niente, niente
Non sono loro che tornano
Solo vento, vento, vento
Ne avrò di tempo per amare
Prima che entri lei?
Il grande orologiaio non passa più
E gli orologi li aggiustiamo noi
Adesso costruiamo le macchine
Vedessi come sono belle, sai
A volte ci incontriamo sugli argini
E ci contiamo, e manchi sempre tu
Oh, Sergio, non ho tempo di scriverti
Ma, d’altra parte, non ti ho scritto mai
Oh, si, di cose qui ne succedono
Ma ci illudiamo di inventarle noi
Siamo un passaggio di allodole
Con un colpo andiamo giù
Mentre cerchiamo di scegliere
Se volare a nord o sud
E gli anni indietro, gli anni Sergio
E quando c’eri tu
Il tempo mischia bene le bibite
Gli imperativi e qual che mando giù
Qualcuno vede ancora negli occhi miei
Quel che gli specchi non rifletton più
Si spezza la collana, le idee van giù
Stan rotolando un po’ di qua e di là
E tutti a dirmi come raccoglierle
Non c’è nessuno qui che non lo sa
Non riesco a immagginarmi di vivere
Illuminato dalla verità
La risposta nel vento dov’è, dov’è
Sarà la stessa per ognuno di noi?
Oh, Sergio non ho tempo di scriverti
Ma un giorno o l’altro mi rincontrerai
Ci appoggeremo sui gomiti
Quando il sole viene giù
Mi accadrà di sorridere
Come non speravo più
E l’occhio azzurro avrà un momento
Uguale all’occhio blu