Il cupio dissolvi da campagna elettorale – di Paola Tonna (APEF)
7 Febbraio 2013CESARE – DE BELLO GALLICO – introduzione
9 Febbraio 2013CARATTERISTICHE DEL TESTO
I Commentarii di Cesare sono testi apologetici che si dividono in due libri, il de Bello Gallico (in cui descrive il proprio operato nei sette anni di campagne galliche » 58-52 a.C.) e il de Bello Civili (in cui documenta la guerra civile contro Pompeo e il senato » 49-48 a.C.)
Per questi testi si possono adottare diversi livelli di lettura
- livello della documentazione quasi ufficiale
» si ritrovano infatti tracce di lettere al senato, relazioni dei legati, descrizioni geografiche e
topografiche, testi tecnici (es: costruzioni dei ponti), dati ufficiali
» obbiettivo non è di definire un uomo o un tipo di vita modello (come letteratura greca)
» non vuole descrivere un’immagine di sé da tramandare ai posteri (come vuole la tradizione romana)
» vuole intervenire direttamente nella vita politica giustificando razionalmente il suo operato
» lo stile derivante è quello della cancelleria e dei rapporti militari: breve e densamente informativo
» viene reso con la maggioranza di forme sintetiche, quali l’ablativo assoluto e il discorso indiretto
- livello letterario
» prende dalla tradizione storiografica
– contenuti (guerra, politica, etnografia),
– metodi (si preferisce la verità, non il favoloso, quindi la storia contemporanea perché verificabile)
– le forme (lo storico deve trattare di realtà, ma ha il diritto di fingere)
» comunque la storiografia appartiene alla letteratura (tanto da avere una propria musa, Cl’io)
» finzione = plasmare o deformare il materiale narrativo secondo determinati scopi retorici
» può alterare l’ordine dei fatti e crearne uno artificiale (operato da Cesare)
» può introdurre discorsiper spiegare meglio dei concetti o per colorire il racconto
» può introdurre i coloresdegli oratori (indirizzando ad uno stile più drammatico)
» Cesare utilizza comunque tutte le forme retoriche degli storici antichi
– crea un ordine artificiale degli eventi
– usa la terza persona (perché era poco dignitoso per un uomo politico romano celebrare i propri
successi in I persona e per rendere più oggettivo ciò che narra, lontana dalla sua persona e influssi)
– discorsi in oratio recta(prima brevi, poi sempre più elaborati)
– pathos letterario(discorso di Critognano; descrizione del silenzio all’arrivo dell’esercito gallico in
aiuto degli assediati ad Alesia in contrasto con i gridi di saluti tra gli schieramenti alleati)