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13 Dicembre 2024Due risposte opposte, prima in forma sintetica poi in forma più discorsiva, ad una domanda alla prova orale del concorso DS sulla chiusura di un plesso per sciopero di tutti i collaboratori scolastici
Schema e scaletta di svolgimento
TRACCIA
Domanda della commissione: Sciopero di tutti i collaboratori scolastici di un plesso. Sono invece presenti i docenti, tranne uno: si chiude il plesso ?
DUE SVOLGIMENTI ANTITETICI
RISPOSTA AFFERMATIVA DEL CANDIDATO A che propende quindi per chiudere il plesso
- La decisione di chiudere un plesso scolastico in caso di sciopero dei collaboratori scolastici e assenze di docenti richiede una valutazione basata su alcune normative fondamentali e sulla sicurezza.
- Elementi da considerare:
1. Presidio di sicurezza e vigilanza:
I collaboratori scolastici svolgono compiti fondamentali di vigilanza e sicurezza. La loro assenza totale può rendere impossibile garantire un ambiente sicuro per studenti e personale, specialmente in caso di emergenze (ad esempio evacuazioni o situazioni di pericolo).
2. Obbligo di sorveglianza da parte dei docenti:
I docenti hanno l’obbligo di sorvegliare gli alunni durante l’orario di lezione. Tuttavia, in assenza di collaboratori scolastici, i docenti non possono gestire l’accesso ai locali, eventuali situazioni di emergenza o supervisionare le aree comuni (corridoi, bagni, ingressi).
3. Art. 1256 del Codice Civile:
In caso di impossibilità oggettiva di svolgere le attività didattiche, il dirigente scolastico può decidere la chiusura del plesso. Tale decisione deve essere motivata e documentata.
4. Nota del Ministero dell’Istruzione sugli scioperi:
Il DS deve valutare l’impatto dello sciopero e, se necessario, può sospendere le attività didattiche per garantire la sicurezza degli alunni e del personale presente.
Possibile conclusione:
- Se i collaboratori scolastici scioperano in massa e non è possibile garantire la sicurezza degli alunni e del personale presente, il plesso potrebbe essere chiuso, nonostante la presenza dei docenti. La decisione deve essere presa dal dirigente scolastico, che ha la responsabilità di valutare:
- L’effettiva impossibilità di garantire la sicurezza.
- La comunicazione preventiva alle famiglie, affinché gli studenti non si rechino a scuola.
- In presenza di anche un solo collaboratore scolastico disponibile, il DS può valutare l’apertura parziale, limitando l’accesso a determinati spazi. Tuttavia, la scelta dipende dalla conformazione dell’edificio e dal numero di studenti presenti.
RISPOSTA NEGATIVA DEL CANDIDATO B che propende quindi per tenere aperto il plesso
In qualità di dirigente scolastico, la decisione di mantenere il plesso scolastico aperto, nonostante lo sciopero di tutti i collaboratori scolastici e l’assenza di un docente, è una scelta che deve basarsi su un’attenta valutazione delle condizioni di sicurezza e di continuità del servizio educativo. Nel caso specifico, considerati alcuni fattori determinanti, ho deciso di non chiudere la scuola.
Motivazioni della decisione
1.Sicurezza garantita dal Comune:
Il servizio di pre e post-scuola, gestito dal Comune, ha garantito un presidio adeguato negli orari di ingresso e uscita degli studenti, permettendo così di coprire eventuali criticità derivanti dall’assenza del personale ATA.
2.Presenza sufficiente di docenti:
Con l’eccezione di un solo docente assente, la maggior parte dei docenti era regolarmente in servizio, consentendo il proseguimento delle attività didattiche e della vigilanza nelle aule durante le lezioni.
3.Impossibilità di sospendere il servizio senza ragioni oggettive:
Ai sensi delle normative vigenti, il servizio scolastico deve essere garantito laddove esistano le condizioni di sicurezza. Nel caso in esame, non sussistevano motivazioni tali da giustificare la chiusura del plesso.
4.Comunicazione preventiva alle famiglie:
È stata fornita alle famiglie un’informazione trasparente sulla situazione organizzativa, specificando che, nonostante lo sciopero, la scuola sarebbe rimasta aperta e funzionante.
- Gestione dell’operatività
- La vigilanza sugli spazi comuni, come corridoi e bagni, è stata assicurata grazie alla collaborazione tra i docenti e il personale incaricato dal Comune.
- Eventuali emergenze sono state gestite attraverso l’adozione di un piano straordinario di sicurezza, predisposto in anticipo.
- La decisione di mantenere la scuola aperta, pur in un contesto complesso, risponde alla necessità di garantire il diritto all’istruzione e alla continuità didattica, senza compromessi rispetto alla sicurezza degli alunni e del personale presente.
Due svolgimenti dettagliati e discorsivi, ma completamente diversi, dello Studio di caso sulla chiusura di un plesso per sciopero di tutti i collaboratori scolastici
Risposta Affermativa: Chiusura del plesso
Contesto della decisione Un plesso scolastico si trova a fronteggiare uno sciopero totale dei collaboratori scolastici. Sebbene i docenti siano presenti ad eccezione di uno, la mancanza di personale ATA comporta un’assenza critica di presidio per la sicurezza e la gestione operativa. In tale scenario, il dirigente scolastico deve decidere se mantenere aperta la scuola o chiuderla.
Motivazioni per la chiusura
- Sicurezza degli alunni e del personale:
- I collaboratori scolastici sono responsabili di compiti essenziali legati alla sicurezza e alla vigilanza, come l’accesso ai locali, la gestione delle emergenze e il controllo delle aree comuni (corridoi, bagni, ingressi). La loro assenza totale rende impossibile garantire un ambiente sicuro.
- Secondo l’art. 1256 del Codice Civile, in caso di impossibilità oggettiva a svolgere un servizio, come garantire la sicurezza, l’attività può essere sospesa.
- Obbligo di vigilanza da parte dei docenti:
- I docenti possono vigilare sugli alunni durante l’orario di lezione, ma non possono supplire ai collaboratori scolastici per sorvegliare spazi comuni o gestire l’accesso ai locali.
- La Nota del Ministero dell’Istruzione sugli scioperi richiede al dirigente scolastico di valutare l’impatto dello sciopero e sospendere le attività se la sicurezza non è garantita.
- Comunicazione e gestione dell’emergenza:
- Una chiusura deve essere preceduta da una comunicazione tempestiva alle famiglie, specificando i motivi e il periodo di chiusura.
- In caso di assenza completa del personale ATA, anche solo per un giorno, è necessario garantire che gli studenti non si rechino a scuola.
Conclusione La decisione di chiudere il plesso è motivata dall’impossibilità oggettiva di garantire la sicurezza degli alunni e del personale presente. La responsabilità primaria del dirigente scolastico è quella di tutelare l’incolumità e il benessere della comunità scolastica.
Azioni intraprese:
- Verifica preventiva con il personale rimasto in servizio e analisi delle condizioni operative.
- Comunicazione immediata e chiara alle famiglie.
- Predisposizione di piani per il recupero delle giornate scolastiche perse, ove necessario.
Risposta Negativa: Apertura del plesso
Contesto della decisione Un plesso scolastico si trova a fronteggiare uno sciopero totale dei collaboratori scolastici, ma i docenti sono presenti ad eccezione di uno. Il dirigente scolastico deve decidere se chiudere il plesso o mantenerlo operativo, considerando le condizioni di sicurezza e il diritto all’istruzione.
Motivazioni per mantenere aperto il plesso
- Garantire il diritto all’istruzione:
- La continuità didattica è un principio fondamentale della scuola pubblica. Interrompere il servizio scolastico senza un motivo oggettivamente insuperabile rischia di ledere tale diritto.
- L’assenza di un docente non pregiudica la capacità complessiva del plesso di operare.
- Piano straordinario di sicurezza:
- Con l’assistenza del Comune o di altre istituzioni locali, è possibile predisporre presidi temporanei per garantire sicurezza e vigilanza durante le ore scolastiche.
- I docenti presenti possono collaborare per assicurare la sorveglianza necessaria nelle aree comuni.
- Precedenti e riferimenti normativi:
- L’impossibilità di mantenere aperto un plesso deve essere oggettivamente documentata e non basata su ipotesi. Nel caso specifico, la presenza della quasi totalità dei docenti permette di garantire lo svolgimento delle lezioni.
- La sospensione del servizio può avvenire solo se le condizioni di sicurezza risultano gravemente compromesse, ma in questo caso sono state predisposte misure straordinarie.
Gestione pratica della situazione:
- Comunicazione preventiva:
- Le famiglie sono state informate che, nonostante lo sciopero, il plesso rimarrà aperto.
- Sono state fornite istruzioni dettagliate sulle procedure straordinarie di sicurezza.
- Vigilanza sugli spazi comuni:
- I docenti si sono organizzati per coprire, su base turni, la sorveglianza di corridoi e bagni durante le pause.
- Il personale del Comune ha fornito supporto negli orari di ingresso e uscita.
- Piano di emergenza:
- Un piano straordinario è stato adottato per gestire eventuali emergenze, con una linea diretta attivata con le autorità locali.
Conclusione Mantenere il plesso aperto rappresenta una soluzione equilibrata, che tutela il diritto all’istruzione degli alunni senza compromettere la sicurezza. La decisione è stata presa in virtù della presenza di docenti sufficienti e della collaborazione con enti esterni per garantire il funzionamento del servizio.
Azioni intraprese:
- Predisposizione di misure straordinarie in collaborazione con il Comune.
- Organizzazione di turni tra i docenti per la vigilanza.
- Comunicazione trasparente con le famiglie e il personale scolastico.
Audio Lezioni sulla Pedagogia e organizzazione della scuola del prof. Gaudio
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