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7 Gennaio 2024John Ronald Reuel Tolkien nacque il 3 gennaio 1892 a Bloemfontein, nello Stato Libero di Orange, in Sudafrica, e morì il 2 settembre 1973
Di seguito alcune affermazioni dello scrittore sulla sua opera e sulla concezione della vita, nonché alcune citazioni dai suoi testi:
La lingua
- L’invenzione di linguaggi è il fondamento. Le ‘storie’ sono state create piuttosto per fornire un mondo ai linguaggi, che non il contrario. A me viene prima in mente un nome, e la storia in seguito. Per me è un esteso saggio di estetica linguistica, come dico talvolta alle persone che mi chiedono ‘di cosa parla?
La politica
- Mi chiedo se resterà una piccola nicchia, anche scomoda, per gli antiquati reazionari come me. I grandi assorbono i piccoli e tutto il mondo diventerà più piatto e noioso. Tutto diventerà una piccola, maledetta periferia provinciale. Quando avranno introdotto il sistema sanitario, la morale, il femminismo e la produzione di massa all’est, nel medio Oriente, nel lontano Oriente, nell’Urss, nella pampa, nel Gran Chaco, nel bacino danubiano, nell’Africa equatoriale, nelle terre più lontane dove esistono ancora gli stregoni, nel Gondhwanaland, a Lhasa e nei villaggi del profondo Berkshire, come saremo tutti felici. Ad ogni modo, questa dovrebbe essere la fine dei grandi viaggi. Non ci saranno più posti dove andare. E così la gente (penso) andrà più veloce. Il colonnello Knox dice che un ottavo della popolazione mondiale parla inglese e che l’inglese è la lingua più diffusa. Se è vero, che vergogna – dico io. Che la maledizione di Babele possa colpire le loro lingue in modo che possano solo dire “baa baa”. Tanto è lo stesso. Penso che mi rifiuterò di parlare se non in antico merciano. Ma scherzi a parte: trovo questo cosmopolitismo americano terrificante.
Il passato
- Guardiamo gli alberi, e li chiamiamo “alberi”, dopo di che probabilmente non pensiamo più alla parola. Chiamiamo una stella “stella”, e non ci pensiamo più. Ma bisogna ricordare che queste parole, “albero”, “stella”, erano (nella loro forma originaria) nomi dati a questi oggetti da gente con un modo di vedere diverso dal nostro. Per noi un albero è, semplicemente, un organismo vegetale, e una stella semplicemente una palla di materia inanimata che si muove lungo una rotta matematica. Ma i primi uomini che parlarono di “alberi” e di “stelle” vedevano le cose in maniera del tutto differente. Per loro, il mondo era animato da esseri mitologici. Vedevano le stelle come sfere di argento vivo, che esplodevano in una fiammata in risposta alla musica eterna. Vedevano il cielo come una tenda ingioiellata, e la terra come il ventre dal quale tutti gli esseri viventi sono venuti al mondo. Per loro, tutta la Creazione era intessuta di miti e popolata di elfi.
Incipit de Lo Hobbit
- In un buco nel terreno viveva uno hobbit. Non era una caverna brutta, sporca, umida, piena di vermi e di trasudo fetido, e neanche una caverna arida, spoglia, sabbiosa, con dentro niente per sedersi o da mangiare: era una caverna hobbit, cioè comodissima.
Il drago per Tolkien
- Un drago non è una fantasia oziosa. Quali che possano essere le sue origini, nella realtà o nell’invenzione, nella leggenda il drago è una potente creazione dell’immaginazione umana, ricca di significato più di quanto il suo tumulo sia ricco d’oro.
Explicit de Lo Hobbit
- “No!” disse Thorin. “In te c’è più di quanto tu non sappia, figlio dell’Occidente cortese. Coraggio e saggezza, in giusta misura mischiati. Se un maggior numero di noi stimasse cibo, allegria e canzoni al di sopra dei tesori d’oro, questo sarebbe un mondo più lieto. […]”
Allora Bilbo si allontanò, e se ne andò in disparte
Prologo del Signore degli anelli: La poesia dell’Anello
- Tre Anelliai Re degli Elfi sotto il cielo che risplende,
Sette ai Principi dei Nani nelle lor rocche di pietra,
Nove agli Uomini Mortali che la triste morte attende,
Uno per l’Oscuro Sire chiuso nella reggia tetra
Nella Terra di Mordor, dove l’Ombra nera scende.
Un Anello per domarli, Un Anello per trovarli,
Un Anello per ghermirli e nel buio incatenarli,
Nella Terra di Mordor, dove l’Ombra cupa scende
Incipit del Signore degli anelli
- Quando il signor Bilbo Baggins di Casa Baggins annunziò che avrebbe presto festeggiato il suo centoundicesimo compleanno con una festa sontuosissima, tutta Hobbiville si mise in agitazione.
Bilbo era estremamente ricco e bizzarro e, da quando sessant’anni prima era sparito di colpo, per ritornare poi inaspettatamente, rappresentava la meraviglia della Contea.
Fine del Signore degli anelli
- Infine, i tre compagni si allontanarono e partirono, tornando lentamente verso casa senza mai voltarsi; e non dissero una parola, ma ognuno traeva molto conforto dalla presenza degli amici sulla lunga strada grigia. Passarono infine i poggi e presero la Via Orientale, e Pipino e Merry cavalcarono verso la Terra di Buck; e già ricominciavano a cantare. Ma Sam prese la via per Lungacque, e tornò al Colle e di nuovo il giorno stava finendo. Egli vide una luce gialla e del fuoco acceso: il pasto serale era pronto, e lo stavano aspettando. Rosa lo accolse e lo fece accomodare, e gli mise la piccola Elanor sulle ginocchia. Egli trasse un profondo respiro. “Sono tornato”, disse.
Silmarillion
- Il Silmarillionfa la cronaca di come venne dato un ordine al mondo del Valar sotto il comando di Dio (in incognito, ma riconoscibile anche con il nome di Eru Iluvatar)
- Il Silmarillionnon era un libro, era l’humusal quale Tolkien attingeva da anni, sul quale costruiva la complicata mitologia usata negli altri suoi volumi. Ed ecco perché The Silmarillion, al quale Tolkien lavorava da più di cinquant’anni, non era finito e non poteva essere finito. (Gaia Servadio)
Letteratura inglese del novecento
Materiale scolastico
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Mito: bugia o verità? Una discussione fra C.S.Lewis e J.R.R. Tolkien, di Samuele Gaudio
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Tolkien di cara beltà
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Tolkien di fiction pub
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J. R. R. Tolkien di cultura cattolica
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Presentazione multimediale su Lo hobbit di Tolkien anche in versione power point (12 Mbyte)
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Relazione sul libro “Il signore degli anelli” di J.R.R. Tolkien di Stefano Magni
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Scheda di lettura de “Il signore degli anelli” di J.R.R. Tolkien” di Rachele Muzio
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Lo Hobbit di J.R.R. Tolkien di Daniel Migliozzi
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Una tesina su Tolkien di Luca “Reuel” , note di Gianluca Comastri
Siti utili
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La taverna del puledro impennato si vede che chi ha fatto questo sito ama Tolkien, come noi
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Tirion bellissime le pagine sul Silmarill’ion, e non solo
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Tolkien page of Torania all the tramas and the images of Tolkien’s works (in inglese, ma fenomenale)
Collevento, illustrazione di Samuele Gaudio
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