LE CROCIATE – storia medievale
18 Febbraio 2013Letteratura Italiana 800 – Giacomo Leopardi e la Teoria del piacere
19 Febbraio 2013CITTÀ’ MEDIEVALI
SPAZI DELLA CITTÀ’
– Città = spazio abitato delimitato dalle mura
» è più della somma degli edifici che la compongono
– Mura » sono il confine fisico della città con funzione di difesa militare
» segnano uno spazio fisico, militare ed economico
» fuori dalle mura l’attività economica stava nella produzione delle materie prime
» in città stava la sua elaborazione fino ad arrivare al prodotto finito e alla vendita
» forte interscambio e necessità tra campagna e città
– Porte » luogo dove si controllavano le merci importate ed esportate
» si pagava un dazio per entrare in città, sulla merce che entrava o usciva
– Spazio culturale
» nascita delle scuole, delle università,
– Spazio religioso
» la cattedraleè il simbolo dell’identità del cittadino perché conteneva e spoglie del patrono
» ogni città ha un patrono diverso le cui spoglie solitamente vengono conservate nel duomo
» la presenza del vescovo è fondamentale, senza il quale il territorio non veniva chiamato “città”
» le mura e la sede vescovile segnavano l’identità della città
» amministrazione ricalca quella dell’impero romano secondo diverse diocesi con a capo un vescovo
» i vescovi assumono supplenza nei momenti di debolezza politica
» vescovo è un’autorità politica, religiosa, ed è il depositario delle tradizioni identificative (perché
custodisce i simboli identificativi, tra cui anche le spoglie del patrono)
» il vescovo si fa affiancare da collaboratori, i cives che lo aiutano nei compiti amministrativi
– Spazio politico
» abitare dentro le mura assicura il privilegio di essere cittadini
» c’è il privilegio legale di poter partecipare al governo, di poter contare politicamente
– Spazio identitario
» emerge la consapevolezza dei cittadini di appartenere ad uno spazio che li identifica
» scatena l’orgoglio dei cittadini
RIPRESA DELL’ECONOMIA URBANA
– Crescita demografica» ripresa delle attività commerciali e produttive + espansione urbanesimo
» crescita demografica per il miglioramento della resa agricola (più nutrimento = + forze)
» la cittàcostituiva una forte attrazione per i contadini del territorio circostante
» se la città offre opportunità di lavoro, i contadini che si trasferiscono diventano artigiani, operai
» trasferirsi costituiva un modo di raggiungere la libertà
» contadini si recavano periodicamente nei mercati per mettere in vendita il surplus dei loro raccolti
» la maggiore produzione stimola i consumi, una popolazione sempre più numerosa
» questo nuovo dinamismo stimola a sua volta la produzione nelle campagne
– Luoghi » Val Padana, Toscana, Fiandra, Valle del Reno, soprattutto Europa centro-settentrionale
» in Italia c’è stata una ripresa della vita urbanapiù precoce ed intensa per vari motivi
1. Italia è dove si sono conservate le tradizioni e i modi di vita della società romana(= fondamentalmente urbana)
2. posizionata al centro del Mediterraneo » punto di contatto tra Oriente-Occidente
– Specializzazioni » netta divisione tra attività rurali e urbane: fattorie non producono più attrezzi
» si acquisisce una specializzazione sempre maggiore nei diversi ambiti lavorativi
» livello qualitativo dell’artigianato migliora
» settore guida nelle manifatture urbane è quello tessile (operazioni complesse di
produzione) e ha funzione trainante sulla produzione agricola e allevamento
» novità più importante: diffusione della produzione-lavorazione della seta
– Corporazioni » specializzazione porta alla formazione di associazioni di lavoratori
» vengono chiamate Arti o Corporazioni » si riuniscono tutti i maestri di un mestiere
» c’erano quelle + importanti (mercanti,tessitori) e quelle + umili (calzolai, cordai)
» il maestroera il proprietario delle bottega, attrezzi, materia prima, dirigeva i lavori
» operai » sono i socii= compagni di lavoro
» apprendisti» sono i discipuli = reclutati dall’età di 10/12 anni e avviati al tirocinio
» il tirocinio era lunghissimo perché richiedeva un’abilità profonda nella materia
» controllano tutte le attività di loro competenza, ciascuna per il proprio campo
» vietavano la concorrenza tra le botteghe, impedivano la pubblicità e iniziative
individuali che miravano a porre una bottega in eccessivo vantaggio rispetto alle altre
» tutelando la clientela, tutelavano anche il nome della corporazione
» erano anche associazioni di mutuo soccorso, dotate di una cassa e di amministrazioni
che gestivano i fondi per assistere i membri ammalati e infortunati (anche vedove)
» maestri eleggevano alcuni sovrintendenti, in Italia venivano chiamati priori
» priori dovevano sorvegliare il comportamento dei membri + organizzazione botteghe
» le controversie venivano risolte da un tribunale privato dell’Arte
ORGANIZZAZIONE DEL POTERE
– L’organizzazione del potere poteva essere di due tipologie nel medioevo:
1. dall’alto » quando deriva dall’individuo che ne è sommo detentore
» es: tutte le forme assunte dal potere teocratico (papato, monarchia, Impero)
2. dal basso » quando nasce dal consenso dei membri della comunità
» nelle città questa tendenza viene identificata nel comune
» nelle campagneviene espressa con la comunità di villaggio
» nel momento in cui i cittadini sentono delle necessità si muovono per colmarle
» principio di sussidiarietà = cittadini organizzano da soli risposte ai loro bisogni
– Campagne » le famiglie potevano vivere lontane se l’insediamento aveva carattere dispersivo
» normalmente vivevano tutte in un villaggio con castello, chiesa, case in legno/pietra
» i campi non venivano delimitati da nessuna recinzione particolare, ma erano definiti
» dopo la mietitura l’insieme dei campi veniva usato in comune per il pascolo
» oltre il campo si estendevano terreni incolti e boschi
» la manodopera di una famiglia non è suff. nei lavori stagionali che richiedono grande
quantità di sforzi in poco tempo » collaborazione di tutti i validi del villaggio
» quando venivano a mancare gli interventi delle autorità pubbliche, collaboravano
» avevano forme di autogoverno: assemblea degli appartenenti alla comunità decideva
l’uso delle terre comuni, il momento dell’aratura, della semina…
» la comunità del villaggio elegge individui incaricati di sorveglianza e rappresentanza
» oltre alla solidarietà materiale c’era quella religiosa, poiché dipendevano tutti da
un’unica parrocchia, veneravano gi stessi santi
– Disgregazione » presupposto di queste comunità era l’omogeneità sociale (= ricchezze omogenee)
campagne » dal XII sec si accentua una differenzazione economica nelle comunità contadine
» alcuni sfruttavano a loro vantaggio i prezzi agricoli, si inseriscono nei mercati
» contadini arricchiti portano una mentalità nuova, più moderna
ORGANIZZAZIONE SOCIALE
– Maggiori » gruppo di cives = aristocratici, nobili con compiti amministrativi, governativi, militari
» i cives sono i membri dell’aristocrazia militare, erano aristocratici che avevano feudi in
campagna ma si erano trasferiti in città
– Mezzani » grandi mercanti e professionisti specializzati
» contribuiscono tecnicamente alla vita della città
– Minori » lavoratori, artigiani, operai, braccianti
» non contribuiscono molto alla vita della città
ESPANSIONI
– XII-XIII sec » città, espandendosi, vogliono contare dal punto di vista politico
» guerre tra magnati (= nobili) e contado e tra gli stessi magnati
» guerre esterne con l’impero