Codice disciplinare dei Dirigenti Scolastici

Per capire la responsabilità e il ruolo del DS all’interno della scuola occorre tener conto che anche lui è valutato, e, in casi di scorretteze, sanzionato

Svolgimento

Il Dirigente Scolastico, come parte del personale dirigente pubblico, è soggetto a un preciso regime disciplinare che regola il suo comportamento e stabilisce sanzioni in caso di violazioni. Vediamo in dettaglio come funziona.

Normativa di riferimento

Il codice disciplinare dei DS si basa su diverse normative, tra cui:

• D.Lgs. 165/2001 (Testo Unico sul Pubblico Impiego)
• CCNL della Dirigenza scolastica (Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro)
• D.Lgs. 150/2009 (Riforma Brunetta)

Queste norme stabiliscono sia le regole di comportamento che le sanzioni applicabili ai DS.

Comportamenti disciplinarmente rilevanti

Le infrazioni disciplinari per i DS includono una gamma di comportamenti che vanno dalle violazioni dei doveri di servizio a comportamenti contrari all’etica professionale. Alcuni esempi tipici:

• Violazione dei doveri di trasparenza e di corretta gestione delle risorse.
• Condotte scorrette nei confronti del personale scolastico, come abusi d’autorità o mobbing.
• Mancata applicazione delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
• Omesso controllo delle attività didattiche e organizzative dell’istituto.
• Inosservanza delle direttive del Ministero dell’Istruzione o dell’USR (Ufficio Scolastico Regionale).

Procedura disciplinare

La procedura disciplinare nei confronti di un DS è generalmente avviata dall’Ufficio Scolastico Regionale (USR), che ha la competenza a valutare le eventuali violazioni commesse.

1. Segnalazione: Il processo inizia con una segnalazione di presunta violazione, che può provenire dal personale scolastico, dai genitori o persino dal Ministero.
2. Indagine: L’USR avvia un’indagine interna per verificare i fatti. Se vengono riscontrate irregolarità, il DS viene convocato per un colloquio difensivo.
3. Sanzioni: A seguito dell’indagine, se il DS viene ritenuto colpevole di violazioni, vengono applicate sanzioni disciplinari.

Sanzioni applicabili al DS

Le sanzioni disciplinari per i Dirigenti Scolastici variano in base alla gravità della violazione. Possono essere suddivise in sanzioni lievi e sanzioni gravi.

1. Sanzioni lievi

Queste sanzioni si applicano per infrazioni meno gravi, ad esempio ritardi nella gestione amministrativa o piccole irregolarità.

• Censura: Un richiamo formale che viene annotato nel fascicolo personale del DS.
• Sospensione fino a 10 giorni: Sospensione temporanea dal servizio, con corrispondente decurtazione dello stipendio.

2. Sanzioni gravi

Si applicano in caso di comportamenti più gravi, come la violazione sistematica dei doveri d’ufficio o reati più gravi.

• Sospensione oltre i 10 giorni: In caso di irregolarità gravi ma non continuative, il DS può essere sospeso per un periodo più lungo.
• Destituzione: La massima sanzione, che prevede il licenziamento del DS e la cessazione del rapporto di lavoro. Questa sanzione si applica in caso di gravi violazioni dei doveri professionali o reati penali come la corruzione o l’abuso d’ufficio.

Violazioni più gravi

Oltre alle sanzioni disciplinari, in caso di violazioni particolarmente gravi, il DS può essere soggetto a procedimenti penali (per reati come peculato, abuso d’ufficio, corruzione) e a responsabilità contabile presso la Corte dei Conti per danni erariali.

Conclusione

Il DS, pur avendo ampi poteri decisionali e gestionali, è vincolato da un codice disciplinare rigido e deve rispondere di eventuali violazioni con sanzioni proporzionate alla gravità dei fatti. Questo sistema serve a garantire che i DS operino con integrità, trasparenza ed efficienza, nel rispetto delle normative e dei valori del sistema educativo.

Audio Lezioni sulla Pedagogia e organizzazione della scuola del prof. Gaudio

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