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4 Gennaio 2012
SE abbiamo deciso di partecipare al concorso
è anche perché crediamo che abbiano ragione i nostri alunni, quando cantano con Jovanotti ” non c’è montagna più alta di quella che non scalerò, non c’è scommessa più persa di quella che non giocherò “ .
SE continuiamo a pensare che, infondo infondo, abbiamo fatto bene a partecipare
è anche per lo stupore che abbiamo provato nel vedere quale ricchezza sia nascosta in testi, documenti e circolari che in precedenza avevamo decisamente sottovalutato
SE ci è venuta l’idea di collaborare
è anche perché il concorso ci ha permesso di conoscere persone assai diverse da noi, per competenza e impostazione ideologica, ma che si sono rivelate essere di grande valore. Non vogliamo perderle, perché lavorare con loro è un bene per noi stessi.
SE abbiamo scelto questo percorso tra i tanti possibili
è perché ci permette di prepararci all’eventuale orale minimizzando lo sforzo e massimizzando i risultati, ma
é anche perché ci permette di fare qualcosa di significativo in sé, indipendente dall’esito degli scritti, qualcosa che ha significato ORA.
E’ nato così
Collab ORAle
Praticamente l’idea è
metterci insieme per costruire una raccolta-documento
composta da schede, a loro volta organizzate in sezioni:
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OTTO ORE DI FUOCO : ognuno riscrive il proprio elaborato concorsuale. Può scegliere la forma discorsiva o una scaletta non troppo sintetica, ma comunque verosimilmente uguale a come lo ha effettivamente realizzato, in modo da avere anche una base su cui impostare l’eventuale discussione con la commissione in quanto, secondo il bando ” La prova orale consiste in un colloquio interdisciplinare sulle materie indicate … all’art.8 e accerta la preparazione professionale del candidato anche con eventuali riferimenti ai contenuti degli elaborati scritti”
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IN LINGUA l’elaborato può essere tradotto, ad esempio da Google Traduttore, in un attimo. Al massimo si tratta di rileggerlo e fare qualche limatura. Questo permette di prendere in mano terminoligia e fraseologia specifiche, visto che “La prova orale accerta, altresì, la capacità di conversazione su tematiche educative nella lingua straniera prescelta dal candidato.”
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COL SENNO DI POI ognuno propone miglioramenti, completamenti e critiche al proprio elaborato. Potrebbe servire sia per “elaborare il lutto” ( ci continua a venire in mente cosa avremmo dovuto fare e non abbiamo fatto) sia per anticipare eventuali obiezioni della commissione.
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COL SENNO DEGLI ALTRI facciamo girare gli elaborati e ci diamo dei pareri onesti. Usando la posta elettronica, il tutto può rimanere strettamente riservato, in modo da non interferire in alcun modo con il lavoro di valutazione delle commissioni.
Se anche tu vuoi partecipare puoi:
- preparare una scheda con le prime 3 sezioni
- inviare il tuo lavoro a [email protected]
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ti verrà assegnato un identificativo, in modo da lavorare in anonimato
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riceverai il lavoro di un collega: scrivi in tuo parere nella sezione CON IL SENNO DEGLI ALTRI, reinvia appena puoi (diciamo entro 2-3 giorni) e ne avrai un altro
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Naturalemente sei libero di utilizzare come credi il file ricevuto (ad es riadattandolo per inserirlo nei tuoi appunti), ma solo per uso personale.
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Se altri colleghi sono interessati, passa loro questa proposta e invitali a mandare un loro elaborato.
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Dopo gli orali decideremo insieme come uscire dall’anonimato e cosa fare del materiale.
Se la preselettiva ci ha fatto ” gareggiare contro noi stessi” per arrivare oltre quota 80, gli scritti ci hanno messo in competizione, e per questo le collaborazioni sono state poche. Ormai però crediamo che sia un problema superato, e che si possa benissimo fare un gioco di squadra.
Se riusciamo a coinvolgere nel progetto un numero adeguato di persone ci possiamo trovare a fare ciascuno un lavoro limitato, e comunque ben finalizzato rispetto all’orale, ma ad avere alla fine una buona base di ripasso generale, visto che i temi delle diverse regioni coprono quasi tutte le 8 aree. E sarebbe interessante anche vedere come lo stesso tema è stato sviscerato dai candidati della stessa regione: già all’uscita abbiamo visto che c’erano enormi differenze di impostazione. Soprattutto sarebbe un lavoro CONCRETO per mettersi a produrre qualcosa di tangibile e costruire qualcosa che serva in sé. Potrebbe infatti venire una interessante documentazione, magari da regalare agli attuali Dirigenti o da consultare un domani che qualcuno di noi sarà DS. E chi non sarà ammesso all’orale non avrà comunque buttato via due mesi a ripassare in astratto.
dicono che è vero che ad ogni speranza corrisponde stessa quantità di delusione
dicono che è vero sì ma anche fosse vero non sarebbe giustificazione
per non farlo più, per non farlo più
ora