Contro-ricorso Concorso Dirigenti – di Silos Ignance
28 Ottobre 2011TFA, avanti ma con giudizio – Risultato del sondaggio di Atuttascuola
30 Ottobre 2011A questo punto, dopo la pubblicazione dei risultati completi relativi al superamento della prova preselettiva del concorso per dirigenti scolastici, un primo parziale bilancio lo si può tracciare. Un concorso che, alla luce degli ultimi eventi, rischia, invece che svolgersi nelle aule scolastiche, di trasferirsi nelle aule di giustizia.
Già, perché stando al recente comunicato di una sola delle associazioni sindacali che si stanno occupando della vicenda per conto dei concorrenti, sarebbero già duemila le adesioni al ricorso per invalidare la prova preselettiva, numero che cresce di giorno in giorno. Ma facciamo un poco di conti, sulla scorta dei dati ufficiali. Le domande complessive pervenute sono state 42.158, ben 6.891 delle quali, il 16,35%, presentate nella sola regione Campania. Le prove preselettive corrette sono state in tutto 33.531. Dunque, senza considerare gli ammessi alla prova con riserva, sono 8.627 i docenti che, pur avendo presentato la domanda, non hanno partecipato alla prova, pari al 20,46% dei richiedenti, in pratica un docente su cinque. I partecipanti che hanno superato la prova sono stati complessivamente 9.113, con una percentuale complessiva media, tra tutte le regioni, del 27,18%, e con una forbice che va dal 36,53% della Liguria al 23,94% del Molise. I posti messi a concorso sono 2.386. Dunque la percentuale di coloro che, superata la fase preselettiva, risulteranno vincitori del concorso sarà mediamente del 26,18%, poco più di un docente su quattro, con probabilità maggiori nel Friuli Venezia Giulia ( 37,70% ) e minori in Campania ( 15,09% ). Fin qui i dati ufficiali. Orbene sommando coloro che non si sono presentati alla prova preselettiva a coloro che non l’hanno superata si arriva al totale di 33.045 docenti, pari al 78,38% di quanti hanno presentato domanda, la maggior parte dei quali sono sul piede di guerra ed annunciano ricorsi contro il bando e contro la prova effettuata, per presentare i quali già si è mobilitato un buon numero di studi legali sparsi in tutta Italia, alcuni dei quali facenti capo ad organizzazioni sindacali o ad associazioni di categoria. Si aggiunga a questo la mobilitazione dei partiti e la presentazione di diversi documenti in Parlamento, l’ultimo dei quali costituito da un’interrogazione a risposta scritta al Ministro dell’istruzione, presentata nella seduta del 24 ottobre scorso, dall’on. Alessandro Pagano (PdL), nella quale preso atto che “risulta evidente che la gestione della procedura di pre-selezione affidata dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca al FORMEZ-ITALIA ha dato luogo a diverse anomalie che quasi certamente daranno origine a una pioggia di ricorsi (alcuni già presentati) innanzi al giudice amministrativo ” si chiede al Ministro “se non ritenga opportuno valutare la possibilità, anche per evitare il proliferare di eventuali ricorsi dei candidati esclusi al giudice amministrativo, di annullare completamente la prova preselettiva di cui in premessa e riproporla secondo criteri e modalità caratterizzati da maggiore chiarezza e attendibilità “. Ed in tutto questo il Ministero tace, visto che, sul relativo sito, l’ultima notizia ufficiale, che riguarda il concorso, risale al 12 ottobre scorso, quando si stava effettuando la prova preselettiva, laddove, in queste ore, già si annuncia uno slittamento delle prove scritte che, invece che a novembre, come si ipotizzava, dovrebbero svolgersi a dicembre. Ma il condizionale è d’obbligo, dando quasi per scontato, alla luce di pregresse analoghe esperienze, che alle diverse migliaia di ricorrenti, che non hanno superato la prova preselettiva, verrà concessa una sospensiva per poter partecipare con riserva alle successive prove. In conclusione, anche alla luce di quanto sta accadendo per l’altro concorso in atto, quello per 145 posti di dirigente tecnico, è fin troppo facile prevedere sin d’ora che il periodo indicato per le prove scritte slitterà, non escludendo la possibilità, come auspicato nell’interrogazione succitata, che la prova preselettiva venga annullata e riproposta con criteri e modalità diverse che garantiscano ” maggiore chiarezza ed attendibilità “.
Gennaro Capodanno
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