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28 Dicembre 2019Sant’Agostino
28 Dicembre 2019Il confronto tra Ugo Foscolo e Vittorio Alfieri permette di esplorare due figure chiave del Neoclassicismo e del primo Romanticismo italiano, che condividono un’intensa passione civile e patriottica ma presentano significative differenze stilistiche e ideologiche.
1. Ideali patriottici e libertà
Sia Foscolo che Alfieri sono animati da un profondo amore per la patria e da una strenua opposizione alla tirannia e all’oppressione straniera, anche se con accenti diversi.
- Alfieri vede la libertà come valore assoluto e innato, necessario alla dignità umana e alla vita pubblica. Nelle sue tragedie, come Saul, Mirra e Antigone, i protagonisti combattono per la libertà personale e politica, rifiutando compromessi e talvolta arrivando all’autodistruzione pur di non piegarsi. Il concetto di libertà in Alfieri è spesso assoluto e radicale, legato all’idea del sacrificio eroico e dell’esaltazione della forza di volontà individuale.
- Foscolo condivide l’idea della libertà, ma il suo patriottismo si fa più melanconico e disilluso. Se Alfieri era disposto a sacrificare la propria vita per un ideale, Foscolo, influenzato dalle delusioni post-napoleoniche e dall’esilio, sviluppa una visione tragica e pessimista. Il tema del sacrificio patriottico diventa in Foscolo una nostalgia della patria perduta (come in A Zacinto e In morte del fratello Giovanni) e si esprime nella consapevolezza dell’impossibilità del ritorno.
2. Pessimismo e visione della morte
Entrambi i poeti hanno una concezione della vita segnata dal pessimismo, ma essa assume tratti differenti:
- Alfieri incarna una visione della vita tragica e stoica. Il suo pessimismo si lega a una visione della realtà dominata dal conflitto e dal sacrificio: l’eroe alfieriano è disposto a morire pur di preservare la propria dignità e libertà. La morte è quindi una sorta di “trionfo”, una liberazione gloriosa per chi rifiuta di sottomettersi.
- Foscolo è pessimista ma più intimista: la morte è per lui una “fatal quiete”, come la descrive nel sonetto Alla sera, cioè una liberazione dalle sofferenze della vita. Tuttavia, Foscolo trova un modo per mitigare questo pessimismo: la memoria e la poesia come forme di immortalità. In Dei Sepolcri, Foscolo celebra la sepoltura e la poesia come strumenti per preservare il ricordo e i valori umani, mantenendo viva la connessione con il passato e con la patria.
3. Stile e linguaggio
- Alfieri adotta uno stile essenziale e vigoroso, con una prosa asciutta e un linguaggio energico. Le sue tragedie sono caratterizzate da un linguaggio incisivo e da versi privi di orpelli, che rispecchiano la volontà di esprimere valori eroici e severi senza abbellimenti. Alfieri disprezzava ogni concessione alla retorica vuota e si concentrava sull’essenzialità dell’azione e della parola.
- Foscolo, invece, ha un linguaggio più melodioso e poetico, spesso intriso di immagini mitologiche e classiche che rimandano alla cultura greco-latina. Nei suoi sonetti, nelle odi e nel carme Dei Sepolcri, Foscolo si avvicina all’eleganza del neoclassicismo ma con toni più lirici e intimi, esprimendo sentimenti di malinconia e contemplazione. Il suo stile è più ricco e complesso, con un uso abbondante di figure retoriche come le allusioni e le metafore mitologiche.
4. Rapporto con il Neoclassicismo e il Romanticismo
Alfieri e Foscolo sono considerati rappresentanti di una transizione tra Neoclassicismo e Romanticismo, ma con accenti diversi:
- Alfieri è considerato un classico e un neoclassico, pur con tratti che anticipano il Romanticismo, soprattutto nella rappresentazione dei conflitti interiori e delle passioni eroiche dei suoi personaggi. Alfieri, infatti, si ispira alla classicità per esaltare i valori di coraggio e sacrificio, ma il suo ideale di eroismo individuale anticipa il Romanticismo per la centralità del sentimento e dell’impulso personale.
- Foscolo si colloca tra Neoclassicismo e Romanticismo: da un lato attinge alla mitologia e ai modelli classici, come nella celebrazione della bellezza e dell’armonia in Le Grazie e negli ideali estetici espressi nelle odi; dall’altro, esprime sentimenti di inquietudine e nostalgia, che lo avvicinano al Romanticismo. La sua visione della poesia come creazione di un ideale immortale e la sensibilità malinconica anticipano gli ideali romantici.
5. Eredità e contributo alla letteratura italiana
- Alfieri ha avuto un profondo impatto sulla letteratura italiana per il suo contributo alla tragedia e per aver diffuso un ideale di eroismo legato all’impegno e alla libertà. Le sue opere ispirarono le generazioni successive, e il suo esempio di vita come “voto alla libertà” fece di lui una figura leggendaria.
- Foscolo è ricordato per l’innovazione nella poesia lirica italiana e per la sua capacità di fondere cultura classica e sensibilità romantica. I suoi sonetti e Dei Sepolcri sono considerati capolavori della letteratura italiana, mentre la sua poetica dell’immortalità e della memoria influenzò autori successivi, tra cui Leopardi.
Conclusione
Vittorio Alfieri e Ugo Foscolo sono due autori centrali del panorama culturale italiano a cavallo tra Neoclassicismo e Romanticismo. Mentre Alfieri incarna un ideale eroico e tragico, orientato al sacrificio individuale per la libertà, Foscolo esprime una visione più malinconica e intimista, trovando nella poesia un mezzo per superare la mortalità e preservare la memoria della patria. Entrambi hanno profondamente influenzato la letteratura italiana, incarnando due modelli diversi di poeta patriota: l’eroe solitario e combattivo di Alfieri e il poeta lirico e malinconico di Foscolo.