ULTIMI AVVISI 2018 sul portale di Ateneo
27 Gennaio 201925 APRILE 2005 – 60° ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE DAL NAZIFASCISMO
27 Gennaio 2019
25 gennaio 2018
Teatro Miela Trieste – Piazza degli Abruzzi 3
SPECIALE RADIOFONICO del 22 gennaio 2018 RAI RADIO3 NAZIONALE SULLO SPETTACOLO TEATRALE – E’ BELLO VIVERE LIBERI !” Tratto dalla pluripremiata attrice/regista Marta Cuscunà, dalla biografia di Ondina Peteani scritta da Anna Di Gianantonio e Gianni Peteani.
Servizio televisivo sul Convegno
Interventi al convegno:
1) Gianni Peteani
COMITATO PERMANENTE ONDINA PETEANI
La memoria contro l’indifferenza e la discriminazione/
2) Roberto Mezzina
DIPARTIMENTO UNIVERSITARIO CLINICO DI SCIENZE MEDICHE, CHIRURURGICHE E DELLA SALUTE
Diritti umani e libertà fondamentali. La lezione della psichiatria a Trieste a 40 anni della legge 180/
3) Edoardo Milotti
DIPARTIMENTO DI FISICA
Scienza, responsabilità e destino
4) Daniele Del Santo
DIPARTIMENTO DI MATEMATICA E GEOSCIENZE
La matematica italiana e le leggi razziali/
5) Giorgia Kakovic
ASSOCIAZIONE DENIA FVG – GIOVANI E MEMORIA
Giovani e memoria: l’esperienza di promemoria di Auschwitz/
5° Convegno Convivere con Auschwitz”
Università degli Studi di Trieste
Il rafforzamento del Dovere della Memoria per la Pace e la Democrazia
nellottantesimo dal preannuncio a Trieste delle famigerate leggi razziali”
Teatro Miela Trieste – Piazza degli Abruzzi 3
giovedì 25 gennaio 2018 ore 14.00
INGRESSO LIBERO
Nella quinta edizione di Convivere con Auschwitz” grazie al coinvolgimento partecipativo di tutti e dieci i Dipartimenti, l’Università di Trieste, ha raggiunto la massima espressione di coesione e unità alla luce di un confermato e continuativo impegno comune cresciuto negli anni.
Il 2018, 80° anniversario del preannuncio a Trieste delle famigerate “leggi razziali” pone l’Ateneo compattamente unito, in prima linea nell’esigenza di ripercorrere attentamente la china che portò nel baratro la Nazione. La Risiera di San Sabba, unico Lager di sterminio nazista in Italia e nell’Europa meridionale è l’eredità dolente di cui siamo consapevoli detentori.
Molteplici e vaste sono le celebrazioni che vedranno l’anno prossimo Trieste al centro: i 100 anni dalla fine della Grande Guerra e sempre sul crinale della riaffermazione dei Diritti Umani e delle libertà fondamentali, il quarantennale della legge 180 che Franco Basaglia con la liberazione manicomiale esporta ancora nel mondo. Roberto Mezzina, Direttore del Dipartimento di Salute mentale di Trieste, membro dell’OMS è tra i nostri relatori.
Sinistri segnali manifestano il riemergere di fenomeni di razzismo e neofascismo, anche per questo la scelta di affidare a Liliana Segre, figura simbolo della Memoria della Shoah, l’apertura dei lavori (con un suo videomessaggio) esprime la volontà di porre la cultura, la conoscenza e la divulgazione della Memoria a sbarramento di qualsiasi prevaricazione e discriminazione.
Ricorre nel 2018 anche il decimo anniversario della prima Laurea Honoris Causa a un Ex Deportata nei campi di concentramento/sterminio tedeschi, conferita nel 2008 appunto a Liliana Segre, tredicenne segregata ad Auschwitz, testimone d’eccezione, di ineguagliabile capacità divulgativa:
Progredendo nell’esercizio dellinterdisciplinarietà si è raggiunto infatti il massimo livello di coesione, rafforzando ulteriormente il punto di forza di questo progetto: linconvenzionale criterio di analisi e divulgazione comparativa della Memoria, tematica di complessa e delicata trattazione, ma di straordinario valore morale, etico, politico/sociale.
Così è riportato nella controcopertina del programma:
Progredendo nell’esercizio dellinterdisciplinarietà si è raggiunto infatti il massimo livello di coesione, rafforzando ulteriormente il punto di forza di questo progetto: linconvenzionale criterio di analisi e divulgazione comparativa della Memoria, tematica di complessa e delicata trattazione, ma di straordinario valore morale, etico, politico/sociale.
Così è riportato nella controcopertina del programma:
Il Convegno “Convivere con Auschwitz” riunisce nella sua quinta edizione tutti e dieci i Dipartimenti dell’Università di Trieste, ampliando ulteriormente il carattere multidisciplinare che lo distingue, esplorando ulteriori relazioni nell’ambito del Dovere della Memoria dell’Olocausto/Deportazione.
Devastando il corso della Storia, il nazifascismo ha perpetrato anche a Trieste aberranti crimini contro lUmanità, come l’annuncio delle leggi razziali nel 1938, la Risiera di San Sabba, unico Lager con forno crematorio realizzato in Italia e nell’Europa meridionale, la segregazione nei carri bestiame dal Silos della Stazione Ferroviaria di Trieste da cui partì alla volta di Auschwitz la maggioranza dei convogli di Deportate/i dalla Nazione: una drammatica eredità che è fondamentale ricordare.
Linumanità di Auschwitz è l’umana condizione da cui da allora dobbiamo difenderci. Convivere con Auschwitz” è il contributo di civiltà con cui l’Università di Trieste si pone a Memoria di quanto è stato, in antitesi al pregiudizio e all’intolleranza riemersi attraverso l’esercizio sistemico dei populismi, pericolosi generatori di regressione sociale, arretramento culturale e aggressione ai valori etico-morali della convivenza e dell’accoglienza.
In ottemperanza alla Legge 211/2000, istitutiva del Giorno della Memoria, il simposio persegue il monito di Primo Levi: analisi, studio e conoscenza dell’abominio di Shoah e Deportazione nei Lager di sterminio nazisti, come antidoto contro la reiterazione del crimine, che, con metodologie diverse ancora e sempre flagella l’umanità. Memoria, cultura e istruzione di quanto è stato, contro ogni forma di razzismo, qualsiasi discriminazione e prevaricazione razziale, sociale, culturale e religiosa, per la Pace e la Libertà.
programma
ore 14.00
saluto delle Autorità accademiche
moderatore
PIERLUIGI SABATTI
Presidente del Circolo della Stampa” di Trieste
ore 14.05
introduzione
MAURO BARBERIS
Docente di Filosofia del Diritto
Dipartimento di Scienze Giuridiche, del Linguaggio, dellInterpretazione e della Traduzione
Università degli Studi di Trieste
ore 14.10
presentazione
GIANNI PETEANI
Presidente Comitato permanente
Ondina Peteani, prima staffetta partigiana d’Italia,
Deportata Auschwitz 81672
ore 14.15
apertura lavori
videomessaggio
LILIANA SEGRE
Tredicenne Deportata ad Auschwitz,
Testimone simbolo del Dovere della Memoria
Decimo anniversario della prima Laurea Honoris Causa in Italia a un Ex Deportata/o nei Lager nazisti conferita dall’Università di Trieste nel 2008 a Liliana Segre
ore 14.30
SARA TONOLO
Docente di Diritto internazionale
Direttrice del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali
Università degli Studi di Trieste
Rilevanza ed effetti della Giurisprudenza del Tribunale per i crimini nella ex Jugoslavia sul Crimine di Genocidio”.
La recente chiusura delle attività del Tribunale per i crimini nella ex Jugoslavia istituito dal Consiglio di Sicurezza con ris. 827 del 25.5.1993 stimola la riflessione sugli effetti della giurisprudenza dellostesso rispetto al crimine di genocidio, come definito nella Convenzione adottata nel 1948 in seguito al genocidio di cui oggi ci impegnano a mantenere vivo il ricordo.
Tale riflessione non riguarda solo ed esclusivamente le caratteristiche del crimine, ma più ampiamente l’influenza che la giurisprudenza del tribunale internazionale ha avuto sugli ordinamenti nazionali determinandone profonde riforme.
ore 14.45
DANIELE DEL SANTO
Docente del Matematica
Collaboratore del Rettore per la Didattica, le Politiche per gli Studenti e il Diritto allo Studio
Dipartimento di Matematica e Geoscienze
Università degli Studi di Trieste
La Matematica italiana e le leggi razziali
La Matematica italiana, come tanti altri campi della scienza, della cultura e della società, subì, durante il ventennio della dittatura fascista un progressivo fenomeno di integrazione con il regime. Tale processo trovò il suo culmine con l’approvazione delle leggi razziali del settembre del 1938 e con l’espulsione dei matematici di “razza ebraica” dalle accademie, dalle università e da tutte le scuole italiane. In questo intervento vorrei ricordare alcune storie e persone connesse con questa vicenda.
ore 15.00
RENZO S. CRIVELLI
Professore emerito
Dipartimento di Studi Umanistici
Università degli Studi di Trieste
Immigrati sulle navi della disperazione:
la «Morning Star» e i suoi derelitti
La tragedia dell’emigrazione dall’Europa agli Stati Uniti, specie nella seconda metà dell’Ottocento, è costellata di terribili esperienze vissute durante la navigazione sull’Atlantico. Con migliaia di uomini e di donne costretti a subire, fame, relegazione, malattie mortali. Joseph OConnor, romanziere irlandese, ha ricostruito nella Stella del mare” (2003, Guanda) la storia emblematica d’una tragica traversata”.
ore 15.15
FRANCESCO PAULI
Docente di Statistica
Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali, Matematiche e Statistiche
Università degli Studi di Trieste
Discriminati dalle macchine
Sempre più decisioni, nei campi più vari, sono prese impiegando algoritmi a supporto o in sostituzione dell’intervento umano. Questi strumenti, essendo di natura statistica, si basano su generalizzazioni in cui al singolo individuo – che subisce la decisione – si attribuiscono le caratteristiche di individui a lui simili. Se questi automatismi possono portare a una maggiore imparzialità, di per sé non garantiscono di non perpetuare forme di discriminazione esistenti.
ore 15.30
SABINA PASSAMONTI
Docente di Biochimica
Dipartimento di Scienze della Vita
Università degli Studi di Trieste
Cachessia – come il corpo si consuma
Le estreme condizioni di vita subite dai deportati hanno trasformato i loro corpi fino a farne dei relitti, che le immagini fotografiche hanno consegnato alla nostra perenne memoria. Com’è possibile sopravvivere a tali durezze? Lorganismo umano mette in atto ancestrali meccanismi biologici di sopravvivenza per mantenere in funzione gli organi vitali il più a lungo possibile.
ore 15.45
FABIO DEL MISSIER
Docente di Psicologia
Dipartimento di Scienze della Vita
Università degli Studi di Trieste
I meccanismi del male. Alcune riflessioni
dalla psicologia cognitiva e sociale
Quando si affrontano i genocidi documentati dalla ricerca storica, la domanda che inevitabilmente ci si pone è Come è stato possibile?” La risposta a questa domanda, cruciale per evitare che tali orrori si ripetano, è complessa e riguarda molteplici piani, ma certamente non può prescindere dai meccanismi cognitivi e sociali che determinano la deumanizzazione dell’altro, l’annullamento dell’empatia e la disattivazione del giudizio morale sulle condotte inumane. Proporremo alcune riflessioni basate sulla ricerca relativa a questi meccanismi.
ore 16.00
MAURO BARBERIS
Docente di Filosofia del Diritto
Dipartimento di Scienze Giuridiche, del Linguaggio, dellInterpretazione e della Traduzione
Università degli Studi di Trieste
Banalizzare il male. Come parlare del nazifascismo
Fascismo e antifascismo, oggi, sono anche problemi di comunicazione. Ad esempio, le risposte standard alla strategia comunicativa messa in opera dalle recenti manifestazioni neonaziste sono state spesso banali, moralistiche e inefficaci. Partendo dal caso della diffusione del Mein Kampf di Hitler insiemecon il Giornale”, l’intervento esplora la possibilità di alternative meno rituali a tali risposte.
ore 16.15
ALESSANDRA RICCARDI
Docente di Interpretazione tedesca
Dipartimento di Scienze Giuridiche, del Linguaggio, dellInterpretazione e della Traduzione
Università degli Studi di Trieste
Lagerdolmetscher – Interpreti nei campi di concentramento
Nei campi di concentramento nazisti gli internati appartenevano a più di 35 diversi gruppi etnici parlanti lingue diverse. L’unica lingua ufficiale era il tedesco la
cui conoscenza era fondamentale per la sopravvivenza nel campo, mentre era proibito l’uso della lingua dei prigionieri. Grazie ai resoconti degli internati conservati negli archivi dei campi di concentramento come il Memoriale-Museo di Auschwitz Birkenau, recentemente, vari studiosi hanno potuto ricostruire il ruolo degli interpreti, i loro doveri e obblighi.
ore 16.00
GIOVANNI FRAZIANO
Docente di Composizione
Architettonica e Urbana
Collaboratore del Rettore per lEdilizia, il miglioramento della qualità degli spazi e delle strutture didattiche
Dipartimento di Ingegneria e Architettura
Università degli Studi di Trieste
Trionfo della morte, brevi considerazioni sull’architettura di Albert Speer
Burocrate eccellente, amministratore e organizzatore tra i più abili, gran cerimoniere del Nazismo, Albert Speer è l’architetto chiamato alla costruzione della scena del trionfo. Sfondo che ponendo al centro l’esaltazione dell’ordine, della potenza, si traduce in gigantismo spettrale e gravido di morte, in cui allincommensurabilità dellArchè è anteposta la risolutezza della tecnica. La stessa con cui è concepita la somma violenza: la shoah.
ore 16.45
LIVIO VASIERI
Assessore ai beni culturali della Comunità Ebraica di Trieste
Trieste, 1938
Leggi razziali” a 80 anni dall’istituzione: dalla preparazione del 1936 alle conseguenze catastrofiche che portarono ad Auschwitz.
ore 17.00
ROBERTO MEZZINA
Direttore Dipartimento di Salute Mentale, Centro Collaboratore Organizzazione Mondiale della Sanità, Azienda Sanitaria Universitaria Integrata Trieste
Dipartimento Universitario Clinico di Scienze mediche, chirurgiche e della salute
Università degli Studi di Trieste
Diritti umani e libertà fondamentali: la lezione della psichiatria a Trieste a 40 anni della legge 180
La straordinaria esperienza basagliana a Trieste ha dimostrato quanto le istituzioni totali e i saperi che le giustificano siano inevitabilmente basate sulla sistematica violazione dei diritti umani e sulla negazione delle libertà fondamentali. La parola dignità risuona oggi nelle convenzioni e nei trattati internazionali che tutelano tali diritti.
La chiusura dei manicomi che la legge 180, di cui si festeggia nel 2018 il quarantennio, legittimò, rese possibile la restituzione delle persone al diritto primigenio, quello di avere una vita degna di essere vissuta. Se la vita non ha senso né valore, se la persona è negata, allora tutto si rende cosa” – ed è possibile ogni abuso.
ore 17.15
EDOARDO MILOTTI
Docente di Fisica sperimentale
Coordinatore del Centro interdipartimentale per le Scienze computazionali
Dipartimento di Fisica
Università degli Studi di Trieste
Scienza, responsabilità e destino
Il nazismo ha messo le sue radici nella disperazione della classe operaia ed è cresciuto grazie allirresponsabilità della borghesia. Quei tedeschi che hanno cercato di contrastare quello che sembrava un destino ineluttabile sono spesso andati incontro alla tortura e alla morte.
Anche quello che viviamo è un tempo di crisi e per alcuni di disperazione, e di fronte alla complessità dei problemi la politica è spesso inadeguata ed impotente nel suo confronto con le soluzioni semplicistiche dei populismi. Ora, i modelli matematici di cui disponiamo permettono non solo di capire come funzionano sistemi fisici complessi ma anche di prevedere – entro certi limiti – il comportamento di sistemi che coinvolgono le risorse e l’ambiente umano. Ad inizio 2018, cosa ci dicono i modelli? Forse possiamo utilizzare le loro previsioni per anticipare crisi ancor più gravi ed evitarne le conseguenze come guerre e carestie, affrontando responsabilmente il nostro destino.
ore 17.30
MAURIZIO PRATO
Docente di Chimica Organica
Dipartimento di Scienze Chimiche
e Farmaceutiche
Università degli Studi di Trieste
Frammenti di chimica nei campi di concentramento
Il ruolo della chimica nella seconda Guerra mondiale è purtroppo molto triste, legato non solo ai gas nervini utilizzati per lo sterminio di massa, ma anche al fatto che l’industria chimica tedesca sfruttava migliaia di deportate/i come uomini di fatica o come cavie per esperimenti letali. Primo Levi si ritrovò a lavorare nella grande fabbrica chimica Buna-Monowitz, dove si salvò solo grazie alle sue abilità di chimico.
ore 17.45
LAURO ROSSI
Vice Presidente ANRP
Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia, dallInternamento, dalla Guerra di Liberazione e loro familiari
Liberi in un mondo di schiavi. I militari italiani internati in Germania
Sappiamo quale è stata la storia dei nostri militari internati nel Terzo Reich. Dopo l’8 settembre le truppe italiane che si trovavano nella Francia meridionale, in Corsica, in Croazia, in Dalmazia, in Albania, in Grecia, nelle Isole Ionie e in quelle dellEgeo furono abbandonate a se stesse. Il destino di questi soldati apparve subito assai peggiore di quello delle truppe che si erano in precedenza arrese agli anglo-americani nell’Africa orientale e nell’Africa settentrionale. I tedeschi, infatti, le trattarono con alterigia e disprezzo, ma soprattutto con il rigore che essi riservavano a coloro che avevano disertato. Oltre a ciò i militari italiani si trovavano esposti alle rappresaglie e alla vendetta di quelle popolazioni delle quali avevano creduto di ergersi a conquistatori.
ore 18.00
GIORGIA KAKOVIC
Vicepresidente Associazione Deina FVG
Laureata in Scienze Politiche Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste, frequenta il corso di Diplomazia e Cooperazione internazionale
Giovani e Memoria: l’esperienza di Promemoria-Auschwitz
Il progetto Promemoria-Auschwitz è un percorso in cui le nuove generazioni, con laffiancamento di tutor competenti e di guide specializzate, visitano lex campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau. Un percorso di crescita personale e collettivo che mira a promuovere e sviluppare un uso consapevole e appassionato della storia e delle memorie, per interpretare il presente, scolpire lo spirito critico e immaginare il futuro.
direzione scientifica
MAURO BARBERIS
Docente di Filosofia del Diritto
Dipartimento di Scienze Giuridiche, del Linguaggio, dellInterpretazione e della Traduzione
Università degli Studi di Trieste
organizzazione
GIANNI PETEANI
Presidente Comitato permanente Ondina Peteani,
prima staffetta partigiana d’Italia, Deportata Auschwitz 81672
Il Convegno “Convivere con Auschwitz” riunisce nella sua quinta edizione tutti e dieci i Dipartimenti dell’Università di Trieste, ampliando ulteriormente il carattere multidisciplinare che lo distingue, esplorando ulteriori relazioni nell’ambito del Dovere della Memoria dell’Olocausto/Deportazione.
Devastando il corso della Storia, il nazifascismo ha perpetrato anche a Trieste aberranti crimini contro lUmanità, come l’annuncio delle leggi razziali nel 1938, la Risiera di San Sabba, unico Lager con forno crematorio realizzato in Italia e nell’Europa meridionale, la segregazione nei carri bestiame dal Silos della Stazione Ferroviaria di Trieste da cui partì alla volta di Auschwitz la maggioranza dei convogli di Deportate/i dalla Nazione: una drammatica eredità che è fondamentale ricordare. Linumanità di Auschwitz è l’umana condizione da cui da allora dobbiamo difenderci. Convivere con Auschwitz” è il contributo di civiltà con cui l’Università di Trieste si pone a Memoria di quanto è stato, in antitesi al pregiudizio e all’intolleranza riemersi attraverso l’esercizio sistemico dei populismi, pericolosi generatori di regressione sociale, arretramento culturale e aggressione ai valori etico-morali della convivenza e dell’accoglienza. In ottemperanza alla Legge 211/2000, istitutiva del Giorno della Memoria, il simposio persegue il monito di Primo Levi: analisi, studio e conoscenza dell’abominio di Shoah e Deportazione nei Lager di sterminio nazisti, come antidoto contro la reiterazione del crimine, che, con metodologie diverse ancora e sempre flagella l’umanità. Memoria, cultura e istruzione di quanto è stato, contro ogni forma di razzismo, qualsiasi discriminazione e prevaricazione razziale, sociale, culturale e religiosa, per la Pace e la Libertà.
info: [email protected]
In collaborazione con il Teatro Miela e Stazione Rogers
Scarica il programma in pdf, in word e la locandina del convegno
ampio servizio Rai nel TGRegionale è andato in onda oggi alle 14: http://www.rainews.it/dl/rainews/TGR/multimedia/ContentItem-681f3e0c-0b1a-4543-9ed3-396f6bdc1fcf.html
Registrazione integrale della Conferenza stampa curata da Trieste Cafe:
Video Estratto del Telegiornale su Convivere con Auschwitz 2018
https://www.facebook.com/triestecafeTv/videos/488421994884824/
Il Friuli – ‘Convivere con Auschwitz’: convegno a Trieste per la Giornata della Memoria