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8 Marzo 2024Il corso di formazione per diventare Medico di Medicina Generale (MMG) è un percorso formativo destinato ai medici che aspirano a diventare medici di famiglia, il punto di riferimento primario per la salute dei cittadini.
Purtroppo nel corso degli anni la figura del medico di base in Italia ha perso sempre più appeal: le incombenze burocratiche hanno preso il sopravvento sulla componente clinica e medica. Ormai è un dato di fatto che spesso questo corso rappresenta un piano B per tanti giovani medici che non riescono a perseguire il proprio sogno di superare il test di ammissione per la scuola di specialità. Infatti la carriera da medico di medicina generale è caratterizzata da una netta disparità di trattamento economico rispetto ai colleghi ospedalieri, sia fiscale che anche assicurativo (per approfondire la questione delle assicurazioni medici per il corso mmg vi rimandiamo a siti specializzati come ad esempio https://rcmedici.eu/ ).
Dal punto di vista economico, infatti, se consideriamo solo gli anni della formazione, la borsa di studio per chi frequenta il corso di Medico di Medicina Generale (MMG) è circa 12.000 euro, circa la metà dei colleghi specializzandi; lo stipendio del medico di base si attesta intorno ai 65.000 euro lordi, mentre uno specialista affermato può superare i 150.000 euro.
In questo articolo, esploreremo dettagliatamente il percorso formativo per diventare MMG, analizzando i requisiti di accesso al corso, la struttura del programma di formazione e le prospettive di carriera per i medici di base.
Ruolo del Medico di Base
Anzitutto vediamo di definire cosa si diventa al termine del corso. Il medico di base, o medico di famiglia o medico di medicina generale (tutti sinonimi), è un professionista della sanità che si prende cura della salute globale dei suoi pazienti lungo tutto l’arco della loro vita. Oltre a fornire cure mediche di routine, il medico di base indirizza i pazienti verso specialisti quando necessario e prescrive terapie farmacologiche di supporto. L’ambulatorio è il luogo principale dove il medico di base svolge le sue prestazioni lavorative, che può essere un’attività individuale o associata con altri professionisti del settore. La sua presenza diffusa sul territorio gli consente di avere una conoscenza approfondita del contesto di vita dei suoi pazienti e di fornire un’assistenza personalizzata e mirata.
Inoltre, il medico di famiglia contribuisce alla creazione di una rete di relazioni con altri professionisti del settore sanitario e sociale, favorendo così la cooperazione e la condivisione delle informazioni. L’ambulatorio del medico di famiglia rappresenta un importante servizio a libero accesso, garantendo a tutti un’assistenza immediata e gratuita ai propri bisogni di salute.
Competenze del Medico di Base
Il medico di base deve possedere una vasta gamma di competenze mediche, che vanno dalla gestione delle malattie comuni al riconoscimento dei sintomi delle patologie più complesse. Inoltre, è essenziale che il medico di base abbia un’elevata capacità empatica e comunicativa, poiché deve essere in grado di stabilire rapporti di fiducia con i pazienti e di ascoltarne le preoccupazioni.
Il Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale (CFSMG)
L’accesso al CFSMG avviene tramite un concorso annuale, il cui bando è pubblicato autonomamente da ogni regione. I requisiti di ammissione includono il possesso di una laurea in medicina e chirurgia, l’abilitazione all’esercizio della professione medica in Italia e l’iscrizione all’albo dei medici chirurghi di un ordine provinciale.
Il CFSMG ha una durata triennale e prevede un totale di 4800 ore di formazione, suddivise tra attività didattica pratica e teorica. Le attività pratiche si svolgono presso sedi ospedaliere e ambulatoriali, mentre le attività teoriche comprendono seminari e lezioni frontali.
Fasi e periodi formativi
Il corso si articola in due fasi, distribuite in sette periodi formativi durante i tre anni.
La prima fase, denominata “Medicina generale e clinica”, dura 14 mesi e si focalizza sulle attività cliniche ospedaliere, come medicina clinica, emergenza-urgenza, chirurgia, ostetricia e ginecologia.
La seconda fase, chiamata “Medicina generale e territorio”, dura complessivamente 22 mesi e si concentra sulle attività territoriali presso i servizi sociosanitari e gli studi dei medici di medicina generale. Include anche esperienze presso strutture sociosanitarie territoriali come hospice, RSA e case di comunità.
Requisiti generali per l’accesso al concorso di Medicina Generale
Per partecipare al concorso di accesso al Corso di Formazione Specialistica in Medicina Generale, è necessario soddisfare una serie di requisiti generali. Questi includono:
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Cittadinanza italiana o di uno degli stati membri dell’Unione Europea, con la possibilità per altri cittadini di partecipare in base a specifici criteri;
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Età minima di 18 anni;
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Idoneità fisica per svolgere le mansioni richieste, con la possibilità di sottoporsi a visita medica di controllo;
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Godimento dei diritti civili e politici;
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Assenza di condanne penali o procedimenti penali pendenti che possano impedire l’assunzione presso la Pubblica Amministrazione;
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Posizione regolare nei confronti dell’obbligo di leva per i candidati di sesso maschile nati entro una certa data.
Medico di Medicina Generale: prospettive per il futuro
L’analisi condotta dalla Fondazione Gimbe evidenzia una grave carenza di medici di famiglia in Italia, con conseguenze significative sull’assistenza sanitaria. Attualmente, mancano quasi 2.900 medici di famiglia, e entro il 2026 si prevede che questa cifra aumenterà a oltre 3.400.
La situazione è resa ancora più critica dal fatto che il 42,1% dei medici operanti supera il numero massimo di assistiti previsto dalle normative, compromettendo la qualità dell’assistenza. Questo scenario è il risultato di una serie di fattori, tra cui pensionamenti imminenti, politiche sindacali non sempre favorevoli al ricambio generazionale e una distribuzione disomogenea dei medici sul territorio nazionale. Inoltre, la programmazione per garantire il ricambio generazionale non è stata adeguata, e le soluzioni temporanee adottate finora, come l’innalzamento dell’età pensionabile, non risolvono il problema di fondo.
È essenziale implementare una strategia multifattoriale, che comprenda una migliore programmazione del fabbisogno, la pubblicazione tempestiva dei bandi per le borse di studio, l’adozione di modelli organizzativi basati sul lavoro di squadra e l’implementazione piena delle riforme previste dal Pnrr. Solo così si potrà affrontare efficacemente la carenza di medici di famiglia e garantire un’assistenza sanitaria di qualità per tutti i cittadini.