Vita di Cesare
27 Gennaio 2019A SCUOLA CON … RINNOVATA ENERGIA!
27 Gennaio 2019Paradossalmente, bisognerebbe partire dalla realtà , quando si fa scuola, e questo dovrebbe essere riconosciuto da tutti.
La pratica è al tempo stesso la fonte della conoscenza”, come ha detto Marcel Crahay in una conferenza su “Scuola dell’obbligo fra conoscenza e competenze” (1)
Eppure è tanto grande la sedimentazione degli schemi astratti, che oggi vale la pena di recuperare il rapporto originario della scuola, e quindi della educazione, con la realtà .
Guardare la realtà e trarne il problema, la problematizzazione: questo è, o dovrebbe essere, il punto di partenza del lavoro scolastico.
L’autore, il testo sono realtà , gli schemi narratologici no.
Le parole fanno parte della realtà , ed esse sono un unicum. La fonologia, la morfologia, la sintassi, rischia di parcellizzare una realtà che originariamente è, invece, unica.
La competenza riconduce allo scopo della scuola, che è quello dell’affronto della realtà .
La didattica è responsabile solo se è capace di rispondere al desiderio di conoscere la realt dei ragazzi.
In questo senso, non c’è contraddizione fra competenze (che sarebbero realistiche) e conoscenze 8che sarebbero astratte).
Imparare o è una esperienza, oppure è solo informazione.
Il rischio è che si cominci, in prima primaria, con un rapporto diretto con la realtà , un rapporto che poi con il passare degli anni si perde.
O le discipline sono una risorsa per far conoscere sempre di più la realtà , oppure non servono a niente.
Io, docente, lavoro con lo studente se vogliamo far maturare competenze.
Occorre che il docente non si nasconda dietro il libro di testo.
Del resto, la realtà non è fatta solo di fenomeni fisici, chimici, ma è fatta anche dell’uomo. La realtà di cui parla la matematica, per esempio, è il soggetto uomo. La matematica non sussisterebbe se non fosse lo sguardo dell’uomo sulla realtà . La matematica corrisponde ad una serie di rappresentazioni della realtà da parte dell’uomo. Non bisogna credere che l’astrazione non abbia alcun rapporto con la realtà . L’astrazione matematica non allontana dalla realtà .
Nota:
(1) AAVV (2010), La scuola dell’obbligo tra conoscenze e competenze, Genova, Associazione TreEllle, pag 62