Corre voce che il nuovo inquilino di casa Agazzi, il signor Ponza, abbia alloggiato la suocera, la signora Frola, nell’appartamento situato di fronte a quello del signor Agazzi.
Lei dice che Ponza non le permette di vedere la figlia. Al piano superiore.
Il Signor Ponza dice che lo fa per evitarle un trauma, perché in realtà la figlia è morta e la donna con cui vive è la sua seconda moglie.
Tra tutti quello che partecipano alla discussione, Lamberto Laudisi esprime lo scetticismo e il relativismo di Pirandello.
Così è (se vi pare) – finale
Signora Ponza:
La verità: è solo questa: che io sono, sì, la figlia della signora Frola, – e la seconda moglie del signor Ponza; sì, e per me nessuna! nessuna!
Il Prefetto:
Ah, no, per sé, lei, signora, sarà l’una o l’altra!
Signora Ponza:
Nossignori. – Per me, io sono colei che mi si crede!
Guarda, attraverso il velo, tutti, fieramente, e si ritira. Un silenzio.