Verso il primo conflitto mondiale
27 Gennaio 2019N. 00139 2012 REG.RIC.xml
27 Gennaio 2019della dottoressa Cristiana Scoppetta
Sociologa iscritta allANS n. 1531
In un periodo come questo, in cui si fanno i conti con i disagi sociologici dovuti alla freneticità della vita quotidiana e dove il malessere psico-fisico diventa quasi ovvio” come risposta allo stile di vita, è molto importante proporre”, come alternativa, un metodo che insegni, già dai primi anni di vita, a gestire i propri spazi, i tempi, i modi, ma soprattutto che insegni a riconoscere i propri sentimenti e le proprie emozioni. Tutto questo allo scopo sia di conoscere i propri limiti e le proprie aspirazioni, acquisendo una buona capacità nel riconoscere le priorità , sia di smussare la difficoltà che porta disagi di iperattività o introversione nel bambino fino a casi di bullismo nell’adolescenza od individui adulti non integrati nel proprio stile di vita . Per permettere al soggetto di prevenire qualunque forma di ansia, senso di inadeguatezza e difficoltà di relazionarsi con gli altri, è stato pensato un progetto dedicato agli studenti di qualsiasi grado che usi la creatività .
Creatività deriva dal verbo latino creare”.
Famosa la definizione del matematico Henri Poincarè:
Creatività è unire elementi esistenti con connessioni nuove, che siano utili”.
La creatività contiene ordine e disordine, paradosso e metodo.
La creatività è sempre innovativa perché realizza un qualcosa che ancora non esisteva e che conterrà di sicuro una parte di utilità intesa come arricchimento sia in senso economico, che culturale, che patrimoniale, che di arricchimento proprio dell’individuo. Non richiede realizzazioni pratiche ma spesso è astratta.
La creatività porta a superare le regole, i limiti; non richiede particolari conoscenze o requisiti e stimola la curiosità , combatte l’apatia, lo stress, distoglie la mente, è antidepressiva, fortifica l’autostima e ci rende consapevoli di quanto sia meraviglioso sperimentare.
La creatività è estremamente utile ed efficace nelle situazioni più difficili: se mi ritrovo da solo in un bosco sperduto, usando la creatività prima di tutto ridurrò lo stato di stress o panico ed in secondo luogo potrò vedere una via d’uscita che mi permetterà di sopravvivere in una situazione non facile.
La creatività è una capacità presente in ognuno di noi, non esiste un protocollo da seguire per usarla, non serve che qualcuno giudichi la nostra creatività ; è solo un modo semplice per esprimere sentimenti, sensazioni, emozioni e per mettere in contatto il corpo con il nostro io.
Perché è stata scelta la scuola come veicolo di questo progetto? Innanzitutto la scuola è il modo più veloce per raggiungere alunni e studenti su tutto il territorio italiano. La scuola italiana è in grado di garantire che il progetto venga portato a termine senza manipolare fini e scopi che possano danneggiare i ragazzi. Ma soprattutto perché le famiglie si trovano a gestire una generazione che cambia in maniera molto veloce (teniamo conto che negli ultimi vent’anni c’è stata una rivoluzione a livello di comunicazione che prima non è avvenuta nemmeno in secoli) e si trovano spaesati e disorientati; così da un punto di vista sociologico proprio la figura dell’insegnate risulta la più funzionale in quanto in grado di veicolare e guidare nel modo giusto.
E’ stato scelto un progetto che punti sulla promozione della propria città perché è un argomento che può essere sviluppato in qualunque parte d’Italia ma soprattutto per gestire il problema etologico dei soggetti. Ogni essere vivente se non vive in un ambiente a lui adatto e secondo certe armonie si ammala per forza, un ambiente malsano si ripercuote sull’individuo e sul sistema. Così si è colta l’occasione per favorire il miglioramento verso un ambiente ad hoc; insegnare ai giovani fin da bambini ad aver cura del proprio ambiente/territorio responsabilizzandoli e favorendo lo sviluppo, poiché conoscere il proprio ambiente fa mettere radici e quindi crea individui per un ambiente più stabile.
Usare la creatività è un metodo semplice, che non richiede investimento di denaro, sviluppa capacità soggettive ed ambientali, favorisce l’aspetto relazionale e l’integrazione, migliora lo stile di vita e rende la quotidianità più divertente. Allora perché non provare?
Sociologa iscritta allANS n. 1531
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