Confronto tra Kant e Hume
13 Ottobre 2024Critica della ragion pratica di Kant
13 Ottobre 2024La “Critica della ragion pura” è una delle opere fondamentali di Immanuel Kant, pubblicata per la prima volta nel 1781, e rappresenta un momento cruciale nella filosofia moderna.
In questo testo, Kant si propone di indagare i limiti e le possibilità della ragione umana, distinguendo tra ciò che possiamo conoscere attraverso l’esperienza e ciò che va oltre i nostri sensi.
Kant inizia con una critica alle pretese della ragione pura di conoscere realtà metafisiche al di là dell’esperienza sensibile, come Dio, l’anima e il mondo come totalità. La sua tesi centrale è che la ragione non può fornire prove empiriche per queste idee, ma può solo fare riferimento a loro in un modo regolativo. Kant distingue tra due tipi di giudizi: i giudizi analitici, che sono a priori e derivano dalla logica, e i giudizi sintetici, che possono essere sia a posteriori (basati sull’esperienza) che a priori (indipendenti dall’esperienza).
Una delle sue innovazioni più significative è il concetto di “schematismo trascendentale,” che descrive il modo in cui le categorie dell’intelletto, come causalità e unità, sono applicate alle intuizioni sensibili per formare l’esperienza. In questo contesto, Kant introduce le idee trascendentali della ragione, che includono le idee psicologiche, cosmologiche e teologiche, come guide per l’orientamento nella conoscenza.
Un altro aspetto cruciale della “Critica della ragion pura” è la distinzione tra fenomeno e noumeno. I fenomeni sono gli oggetti così come appaiono all’esperienza, mentre i noumeni rappresentano la realtà in sé, che rimane inaccessibile alla nostra conoscenza. Questa distinzione sottolinea i limiti della ragione umana e il fatto che, sebbene possiamo conoscere il mondo attraverso l’esperienza, non possiamo accedere direttamente alla sua essenza ultima.
Kant conclude affermando che, mentre la ragione è fondamentale per organizzare e comprendere l’esperienza, essa deve riconoscere i propri limiti per evitare illusioni e confusione. La “Critica della ragion pura” segna un passaggio dalla metafisica tradizionale a una filosofia che si concentra sulla capacità della ragione di strutturare la conoscenza e di fondare un nuovo approccio alla scienza, all’etica e alla metafisica, influenzando profondamente il pensiero filosofico successivo.