Titiro e Melibeo
27 Gennaio 2019Zaira Gangi
27 Gennaio 2019dalla Storia greca
di Carlo Zacco
I governi timocratici. A un certo punto, tra il VII e il VI secolo, i sistemi di governo basati sul potere del demos entrano in crisi: alcuni cittadini, infatti, si trovarono ad essere esclusi dalla gestione del potere, che passò nelle mani soltanto di coloro che possedevano la terra. Questo tipo di partecipazione alla vita politica, differenziato in base alla ricchezza viene detto timocrazia (timè = ricchezza). Questo sistema generò molti conflitti tra le diverse classi sociali:
1) I contadini impoveriti: poteva succedere che un contadino, a causa di un’annata sfavorevole, fosse costretto a vendere la sua terra (per pagare i debiti), e diventare bracciante o schiavo; in questo caso perdeva il diritto di partecipare alle assemblee;
2) Commercianti e artigiani: non erano poveri, ma erano comunque esclusi in quanto non possedevano terre; anch’essi rivendicavano maggior partecipazione, in modo da difendere i proprio interessi;
3) Le antiche aristocrazie: queste non si erano mai rassegnate al fatto di dover cedere il potere ad démos, e facevano di tutto per riprenderselo.
La tirannide. Queste classi sociali entrarono in conflitto sia con il potere ufficiale, che tra loro, e per risolvere questa situazione si affermò la figura del tiranno: a differenza del basilèus, che otteneva il potere legalmente, secondo le regole della pòlis ed era legittimato dai cittadini, il tiranno otteneva il potere illegalmente, con la forza. Solitamente il tiranno:
– era un personaggio audace e spregiudicato;
– godeva di grande consenso a causa delle sue imprese militari;
– si appoggiava sulle classi sociali escluse dall’esercizio del potere;
L’importanza dei tiranni. Oggi la parola tiranno è usata in senso negativo, ma nell’antica Grecia i tiranni hanno avuto un ruolo importante:
1) si poneva come il protettore delle fasce più povere della popolazione, contro lo strapotere e gli abusi degli aristocratici;
2) era circondato da un esercito addestrato e fedele (solitamente mercanti);
3) favoriva la popolazione tramite sussidi e lavori pubblici;
Esempi. Nelle colonie la tirannide durò di più, poiché erano più esposte agli attacchi, e il tiranno era in grado di difenderla meglio, ad esempio Agrigento e Siracusa furono governate a lungo da tiranni. Altri tiranni famosi furono:
1) Cipselo a Corinto: sotto il suo governo la città raggiunse il suo massimo splendore;
2) Policrate a Samo: aveva la più grande e potente flotta della Grecia;
3) Pittaco a Lesbo: che aveva tradito leteria per diventare tiranno, e per questo fu attaccato dal poeta Alceo; in realtà fu onesto ed equilibrato, e addirittura annoverato tra i Sette Sapienti, modello di saggezza per la Grecia arcaica. Questo dimostra anche la faziosità delle fonti di cui disponiamo (Alceo).
Anche Atene visse l’esperienza della tirannide, intorno al 550 a.C, con Pisistrato.