In principio era Dylan
27 Gennaio 2019Alda Merini
27 Gennaio 2019di Chaim Potok
Andrea Pardi
1-Notizie sull’autore
Chaim Potok è nato nel 1929 e si è laureato allo Jewish Theological Seminary. Dopo essere stato ordinato rabbino, ha servito come cappellano militare durante la guerra di Corea e per molti anni è stato datore capo della Jewish Publication of America. Vive in Pennsylvania con la moglie e i suoi tre figli.
1990 Danny l eletto
1992 Il dono di Asher Lev
1992 La scelta di Rauven
1993 Io sono l argilla
1994 L arpa di Davita
1996 Il maestro della guerra
2-Riassunto
Reuven era un ebreo americano figlio di un giornalista studioso del Talmud che studiava in una yeshivà. Un giorno, negli anni in cui era in corso la seconda guerra mondiale, venne organizzata una partita di softball tra la squadra della sua scuola e quella di un altra yeshivà. Proprio durante la partita un giocatore avversario, Danny Saunders, scagliò una palla molto violenta che lo colpì sul volto. Rauven volò a terra e dovette essere portato urgentemente all ospedale.
Il dottore disse che una scheggia degli occhiali, che il ragazzo portava, era finita nell occhio e l aveva tagliato. Qualche giorno dopo venne operato con successo, ma dovette stare in ospedale per una settimana senza poter leggere.
In questa settimana, mentre gli alleati erano sbarcati in Francia e la fine della guerra si avvicinava, Danny lo andò a trovare per scusarsi, ma Rauven arrabbiato con lui per quello che aveva fatto, lo cacciò. Venuto a conoscenza di ciò, il padre di Rauven, David Malter, lo rimproverò per non averlo ascoltato e perdonato; così il giorno seguente Danny tornò e fece pace con Reuven.
Danny e Reuven, così, divennero grandi amici nonostante triste il fatto che li aveva uniti. Danny era il figlio del rabbino Saunders, uno dei più importanti rabbini di tutta la città. Il rabbino aveva un particolare rapporto con il figlio: infatti i due non si parlavano mai, tranne che nelle discussioni del Talmud.
Quando Reuven fu dimesso dall ospedale, poté conoscere il padre di Danny.
Il rabbino fu molto felice dell amicizia tra suo figlio e Reuven, poiché il ragazzo faceva da tramite tra lui e il figlio, permettendogli di comunicare”.
Da allora i due ragazzi passarono molto tempo insieme e Reuven scoprì molte qualità del compagno. Venne a sapere, infatti, che Danny era un vero fenomeno sia a scuola che nello studio del Talmud, favorito della sua memoria visiva aveva iniziato a studiare da solo il tedesco e si apprestava a leggere Freud.
Qualche tempo dopo i due amici si iscrissero anche allo stesso college: Danny seguendo la specializzazione di psicologia e Reuven con quella di logica simbolica.Danny rimase molto deluso dal corso di psicologia, perché il suo professore odiava la psicanalisi ed il metodo di Freud, che lui amava molto. Successivamente anche la guerra in Europa terminò e si venne a conoscenza degli orrori commessi da Hitler; si scoprì che sei milioni di ebrei avevano perso la vita nei campi di concentramento.Le reazioni furono molteplici: il padre di Reuven cominciò a trascurarsi per scrivere articoli e per fare conferenze sull accaduto, il rabbino Saunders richiuse tutto il dolore del suo popolo in sé stesso e spesso veniva visto dai suoi fedeli in lacrime.Alla fine della guerra le due diverse concezioni religiose, del padre di Danny e di quello di Reuven, si scontrarono e ci dovettero rimettere proprio i rispettivi figli. Il rabbino Saunders, infatti, dopo aver letto un articolo di David Malter sulla creazione di uno stato ebraico, si imbestialì ed emise una scomunica nei confronti di Reuven e di suo padre.Così Danny e Rauven da amici intimi dovettero smettere di vedersi.
Reuven rimase molto scosso da questa scelta, e per un periodo di tempo trascurò anche la scuola, ma successivamente dovette rassegnarsi.
Qualche tempo dopo lo stato di salute del padre di Reuven peggiorò ed ebbe un attacco cardiaco.Il tempo passava e Reuven frequentava, ormai, la quarta classe; continuava a non poter incontrare Danny anche se lo vedeva tutti i giorni in refettorio. Alcuni mesi più tardi, anche se con qualche difficoltà, lo stato ebraico venne creato; Reuven e suo padre, che ormai si era ripreso, poterono festeggiare questo avvenimento, molto importane per le loro vite.
Conseguentemente il rabbino Saunders rassegnatosi all esistenza dello stato ebraico ritirò la scomunica nei confronti di Reuven e Danny lo poté rincontrare.
I ragazzi ricominciarono a vedersi; Danny continuava a leggere Freud e aveva cominciato ad apprezzare la psicologia sperimentare, che all inizio non riusciva a gradire. Aveva cominciato a pensare, anzi, di intraprendere la carriera studentesca, rifiutando così la carica ereditaria di rabbino, e passandola al fratello Levi. Comunicare la sua scelta al padre fu un impresa parecchio ardua, ma il rabbino, questa volta, comprese le scelte del figlio.
Finito il college, così, le strade dei due amici si divisero; Danny si avviò a diventare uno psicologo professionista e Reuven a essere un rabbino.
3-Personaggi
Reuven Malter: è il protagonista della vicenda, nonché il narratore interno del romanzo. Si presenta da solo nel corso della vicenda.
E un ebreo abitante a New York ed appartenente ad una delle tante sinagoghe della città. Fa parte della classe borghese ed è orfano della madre.
Il padre fa il giornalista e lo studioso del Talmud.
Anche Reuven è un accanito studioso del Talmud e della matematica; frequenta una yeshivà, dove studia l inglese e pratica attività sportive. Proprio durante una partita di softball, viene colpito da una palla e ricoverato urgentemente all ospedale, dove rischia la perdita della vista durante un operazione all occhio.
Successivamente diventa grande amico di Danny Saunders, con cui si confronta e, per un certo periodo, vive in conflitto, a causa della guerra e della loro diversa visione della religione.
Va al college a studiare logica simbolica, e dopo averlo terminato, diventa rabbino.
Danny Saunders: è il secondo protagonista del libro, con Reuven, viene presentato, indirettamente, da Danny durante il romanzo.
E il figlio del rabbino Saunders, uno dei più importanti della città, e dovrà succedergli per continuare la tradizione di famiglia. Non ha, quindi, la possibilità di scegliersi un futuro, avendolo già segnato.
Porta i tipici riccioli che ancora oggi distinguono gli ebrei e, spesso, per questo, viene osservato dalle persone.
Ha una particolare capacità di memorizzazione, dovuta alla memoria fotografica di cui è dotato. Grazie a questa studia anche il tedesco e i complicatissimi scritti di Sigmund Freud, a cui si appassiona.Per questo si iscrive allo stesso college di Reuven e studia psicologia.
Alla fine del romanzo, dichiara al padre di non volere fare il rabbino e di passare la carica al fratello, per poter frequentare l università e diventare psicologo.
David Malter: è un personaggio secondario. Viene presentato indirettamente durante la partita di softball. Fa il giornalista e l insegnante in un college.
E un padre molto apprensibile e pacato; non sgrida quasi mai il figlio e discute spesso con lui dei suoi problemi. Rimane sconvolto per il genocidio della sua popolazione in Europa. Proprio per questo dedica tutto il suo tempo e le sue energie al suo lavoro, per creare una nuova generazione di rabbini e lo stato ebraico”. Per fare questo si trascura fisicamente e viene colpito da due attacchi cardiaci, per i quali viene ricoverato in ospedale.
Il rabbino Saunders: è un personaggio secondario. Viene presentato dal narratore durante la vicenda. E il padre di Danny, ma con lui non parla mai, tranne durante lo studio del Talmud. Comunica con lui solo grazie all amico del figlio. Durante lo studio fa dei piccoli test al figlio per vedere il suo livello di preparazione. Il rabbino è convinto oppositore della formazione di uno stato ebraico; egli crede, infatti, che questo possa accadere solo dopo l avvento del messia. Alla fine del romanzo rimane molto deluso della scelta del figlio, ma la accetta senza fare opposizione.
Levi Saunders: è un personaggio secondario. Viene presentato nel corso del romanzo. Non viene nominato molte volte nel corso del libro, ma ha una funzione molto importante. Egli, infatti, ha il compito di continuare la dinastia di rabbini, quando il fratello decide di intraprendere la carriera universitaria.
Viene descritto come un giovane ragazzo molto gracile e spesso malato; è anche ricoverato in ospedale a causa di una malattia del sangue.
Altri personaggi: la sorella di Danny, Tony Savo (vicino di letto all ospedale),Billy (vicino di letto all ospedale ), Davey Cantor ( compagno di squadra), il professor Galanter ( allenatore di sotfball ), Manya ( la domestica russa ).
4-Ambienti
Il campo da softball: è il luogo in cui si svolge a rottura dell equilibrio. Non viene descritta.
L ospedale: è il luogo in cui vengono ricoverati Reuven e, successivamente, David Malter. Il primo per un colpo inflitto dalla palla e il secondo per un attacco cardiaco. E formato da più piani, è diviso in reparti, che a loro volta si suddividono in grandi stanze in cui i pazienti giacciono sui letti.
La casa di Reuven: è un grande edificio. E diviso in diverse stanze: le camere di Reuven e del padre, la cucina, il salotto.
In queste stanze Reuven trascorre la sua vita quotidiana, svolgendo i compiti e studiando il Talmud con il padre.
Per un certo periodo è costretto a restarvi da solo, a causa del ricovero del padre.
La casa è dotata di una veranda nella quale Reuven è abituato riposare.
La casa di Danny: è molto grande ed è annessa alla sinagoga. Reuven va a viverci durante il periodo del primo ricovero del padre.
E sempre affollata di persone che vogliono incontrare o semplicemente vedere il rabbino Saunders.
La città in cui si svolge la vicenda è New York. Reuven e Danny vivono nel quartiere ebreo a cinque isolati di distanza.
5-Tematiche
In questo libro il tema principale è l’amicizia, l’amicizia di Reuven e Danny e si potrebbe definire la cerniera narrativa tramite la quale Potok confronta due modi di concepire la fedeltà alla tradizione e due diversi modi di vivere l’esistenza. Con ciò Potok ci vuole mostrare che l’amicizia non è impossibile, seppur tra due persone che hanno tradizioni e modi di vivere completamente diversi. Reuven afferma inizialmente: Danny e io non ci saremmo mai conosciuti, ovvero la nostra conoscenza sarebbe avvenuta in circostanze affatto diverse, se l’America non fosse entrata nella seconda guerra mondiale, e se quindi alcuni insegnanti d’inglese delle scuole ebraiche non si fossero piccati di mostrare ai gentili che gli alunni delle loro yeshivà,, avevano la stessa efficienza fisica degli alunni di una qualsiasi altra scuola americana. E si misero a dimostrarlo organizzando squadre sportive nelle scuole ebraiche del nostro quartiere e di quelli adiacenti”, ed è proprio tramite una partita di softball che Reuven Malter comincia a frequentare Danny Saunders, e comincia a capire che c’è qualcosa in lui che lo attrae terribilmente, capisce che è diverso da tutti gli altri chassid della sua comunità e può riporre in lui tutti i suoi pensieri e la fiducia necessaria (possiamo trovare nel testo una citazione di Reuven: il giorno prima lo odiavo, e adesso ci chiamavamo per nome. Rimasi a sentirlo parlare, stregato dal semplice fatto di udire quell’inglese così impeccabile che fluiva dalle labbra di un essere vestito da chassid. […] le poche volte che mi era successo di parlare con un chassid, il mio interlocutore aveva usato unicamente lo yiddish. Adesso viceversa Danny Saunders parlava in inglese, e quel che diceva e il modo in cui lo diceva sembravano in pieno contrasto con gli abiti che indossava, coi riccioli che gli calavano Dalle tempie e con le frange che gli pendevano sotto la giacca scura”), capisce che ha scelto finalmente il suo amico, così come insegna il Talmud (Un filosofo greco disse che due veri amici sono come due corpi con un’anima sola”).
Un altro tema che ricorre spesso, è l’educazione dei figli: anche da questo punto di vista notiamo delle enormi differenze tra le due comunità religiose: infatti il padre di Danny, secondo la tradizione del suo popolo, educa il figlio basandosi sul silenzio, ritenendo che le parole travisano quel che si prova veramente in cuore”, quel silenzio che Danny non capisce e che lo allontana sempre più dal padre. Invece in casa Malter padre e figlio hanno un rapporto più acceso”, il padre educa il figlio secondo gli insegnamenti del talmud dialogando apertamente con lui, mettendolo in guardia sulle difficoltà della vita e incoraggiandolo per le scelte più difficili.
Non possiamo scordarci di affermare però, che in questo libro si parla di religione, la religione ebraica, vissuta dai due protagonisti in modo diverso. Ed è proprio tramite l’amicizia di Danny e Reuven che Potok riesce ad accostare differenti idee e culture, seppur fondamentalmente nella stessa religione. Sempre parlando di religione, in questo romanzo possiamo notare un aspetto misterioso quanto affascinante: infatti, con una lettura accurata ci accorgiamo che Potok non parla mai direttamente di Dio, perché Dio è già presente nei fatti narrati che i personaggi non si preoccupano di parlarne, se non nei momenti di profonda crisi, quando Dio diventa un problema”, insomma, quando viene messo in dubbio, e ciò accade per esempio quando Danny invoca direttamente Dio dopo aver appreso gli orrori dell’Olocausto. Oppure all’inizio del romanzo quando il professor Galanter nomina Gesù, appena ha appreso che l’occhio di Reuven gioca brutti scherzi con la luce. E ancora quando il signor Malter racconta al figlio la storia degli ebrei, e tra persecuzioni, massacri e rivolte, afferma: che cosa poteva dire a Dio il nostro popolo durante la rivolta di Chmielnicki? Non poteva ringraziarL o per La strage che avveniva sotto i suoi occhi, e neppure voleva negare l’esistenza di Lui” e durante le preghiere: recitai la seconda benedizione e la preghiera di ringraziamento che si rivolge a Dio in occasione di una grave disgrazia scongiurata” Sintetizzando possiamo concludere dicendo che gli ebrei religiosi difficilmente parlano esplicitamente di Dio, essi parlano a Dio, combattono con Dio, vivono il verbo di Dio (l’uomo è stato creato da Dio, e gli ebrei hanno una missione nella vita […] Ubbidire a Dio”).
Nell’ultima parte del romanzo un avvenimento imprevisto sconvolge l’amicizia di Danny e Reuven; i due non si possono più frequentare: tutto accade da quando in America cominciano a diffondersi i movimenti sionistici che miravano alla riunificazione della Palestina distrutta da Hitler. Il signor Malter aveva preparato da mesi e mesi unaccurata relazione sul sionismo e sul futuro di quel paese devastato, e il suo discorso in Madison Square Garden aveva riscosso un enorme successo, un successo che però non andava giù al gruppo antisionistico della massa studentesca chassidica e di conseguenza anche il rabbino Saunders faceva parte di questi ultimi e fu il primo ad opporsi brutalmente all’amicizia del figlio con Reuven. Ma un giorno accadde il miracolo: lo stato d’Israele si era formato e ogni lega antisionistica si era sciolta e finalmente (dopo anni e anni) Danny e Reuven possono riparlarsi e frequentarsi. Questo per spiegare come la religione e il fanatismo di gente con stampo simile a quello del rabbino Saunders, possa (in parte) incidere considerevolmente su un’amicizia inossidabile.
6-Narratore
Il narratore nel romanzo è interno perché i fatti narrati sono raccontati in prima persona, però l’autore si potrebbe definire esterno perché non è lui che ha vissuto direttamente le esperienze raccontate, il narratore è appunto Reuven.
7-Giudizio personale
Questo libro mi ha colpito, e mi ha fatto riflettere molto, da tutti i punti di vista.
Ai nostri giorni è piuttosto difficile capire la cultura ebraica per i non ebrei.
Per questo Danny leletto è il libro migliore per cominciare ad affrontare un mondo completamente diverso dal nostro, un mondo che provoca dei cambiamenti nell’animo della persona, dei cambiamenti che ci fanno capire come siamo fatti dentro
Andrea Pardi