La peste vista da Boccaccio e da Lucrezio
27 Gennaio 2019Laboratorio di Poesie
27 Gennaio 2019Nella seconda metà dell’800 si sviluppa in Francia una corrente culturale che influenzerà il 900: il Decadentismo.
Il termine decadente” fu usato inizialmente per identificare una nuova generazione di poeti considerati al di fuori della norma: sia nella produzione letteraria sia nella vita.
Teorico del Decadentismo fu Paul Verlaine.
I decadenti criticavano il Positivismo e vi si contrapponevano attraverso atteggiamenti anticonformisti e anticonvenzionali; pur consapevoli di essere rifiutati dalla società borghese ne fanno motivo di orgoglio, rivendicando la propria superiorità.
Il Decadentismo è considerato il proseguimento in forma estrema di alcuni temi del romanticismo come: il sogno, l’immaginazione e la fantasia.
Con essi, inoltre condividevano tutto ciò che era legato alla dimensione irrazionale.
Tra gli eroi decadenti troviamo la figura dell’inetto: un uomo senza volontà afflitto da una malattia interiore che gli impedisce di vivere. Ha davanti a se due strade: il suicidio o il sogno.
Un’altra figura che emerse fu quella del superuomo: individuo che compie imprese eccezionali per realizzare se stesso.
L’ultima figura del Decadentismo è rappresentata dal dandy: individuo vestito in modo stravagante. I dandies” erano gli esponenti della cultura dell’apparenza, dell’estetismo decadente. Precursore del dandismo fu Huysmans, il cui romanzo A ritroso” è considerato la bibbia” del Decadentismo.
Precursori del Decadentismo
I precursori ottocenteschi furono: in Francia Baudelaire, Rimbaud, Verlaine e Mallarmé, iniziatore del Simbolismo; in Inghilterra Oscar Wilde; in Italia Pascoli e D’Annunzio.
Maggiore esponente del Decadentismo è Baudelaire secondo cui la realtà è quella che si cela dietro l’apparenza.
Il Decadentismo diede vita al Simbolismo il cui maggiore esponente fu Mallarmé, secondo cui la poesia è un mistero di cui il lettore deve cercare la chiave. Per i simbolisti solo la poesia era lo strumento in grado di cogliere il mistero profondo della realtà.
I principi della poetica
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l’artista è un veggente, colui che va al di la delle apparenze che la società non può percepire
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l’artista è un esteta
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la tecnica espressiva è quella della poesia pura; il linguaggio è ricco di metafore, analogie e simboli; la parola diventa pura e astratta, e ha valore solo per la sua fonicità e la sua musicalità.
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la sintassi diventa imprecisa
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la metrica tradizionale lascia il posto al verso libero
Il Decadentismo in Inghilterra
Nella metà dell’800 il movimento del Preraffaellismo, fondato da Rossetti, aveva anticipato l’Estetismo, sostenendo un’arte naturale, semplice, e piena di religiosità.
Uno dei decadenti inglesi più celebri fu Oscar Wilde, che con i suoi modi raffinati e con il suo comportamento anticonformista fece scandalo nella società perbenista dell’epoca vittoriana.
Appunti di Stella
“L’uso della parola” – Magritte