Il periodo ipotetico dipendente
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28 Dicembre 2019Il diciannovesimo capitolo de La Vita Nova di Dante Alighieri è particolarmente significativo poiché introduce il concetto della “poetica della lode” e contiene il sonetto “Donne ch’avete intelletto d’amore”, uno dei componimenti più celebri dell’intera opera, .
Questo capitolo segna un punto di svolta nella narrazione del rapporto di Dante con Beatrice, in cui l’amore viene celebrato e idealizzato attraverso la lode.
Contenuto del Diciannovesimo Capitolo
Nel diciannovesimo capitolo, Dante racconta come, dopo aver vissuto intensi momenti di sofferenza a causa dell’amore per Beatrice, decide di esprimere la sua venerazione per lei attraverso la poesia, inaugurando quella che viene definita la “poetica della lode”. In questo capitolo, Dante spiega che il suo intento non è più solo quello di raccontare il dolore che l’amore gli provoca, ma di esaltare le virtù e la bellezza spirituale di Beatrice.
Il Sonetto “Donne ch’avete intelletto d’amore”
Testo del sonetto:
Donne ch’avete intelletto d’amore,
i’ vo’ con voi de la mia donna dire,
non perch’io creda sua laude finire,
ma ragionar per isfogar la mente. 4
Io dico che pensando il suo valore,
Amor sì dolce mi si fa sentire,
che s’io allora non perdessi ardire,
farei parlando innamorar la gente. 8
E io non vo’ parlar sì altamente,
ch’io divenisse per temenza vile;
ma tratterò del suo stato gentile 11
a rispetto di lei leggeramente,
donne e donzelle amorose, con vui,
ché non è cosa da parlarne altrui.» 14
Analisi del Sonetto
- Invocazione alle donne:
- Dante si rivolge alle donne che “hanno intelletto d’amore”, riconoscendo in loro la capacità di comprendere la profondità del sentimento amoroso. L’invito a partecipare alla lode di Beatrice è un riconoscimento del ruolo delle donne come custodi e interpreti dell’amore cortese.
- La lode di Beatrice:
- Dante non si propone di esaurire la lode di Beatrice, consapevole dell’impossibilità di descrivere pienamente la sua bellezza e virtù. Tuttavia, sente il bisogno di parlare di lei per alleviare il proprio animo. Questo bisogno di esprimere l’amore è un tema centrale della “poetica della lode”.
- L’effetto dell’amore:
- Dante descrive come il pensiero di Beatrice gli procuri una dolcezza infinita, al punto da rendere l’amore un’esperienza quasi ineffabile. Ammette che, se non fosse per il timore e la reverenza che prova, sarebbe in grado di far innamorare chiunque con le sue parole.
- Modestia del poeta:
- Nonostante l’intensità dei suoi sentimenti, Dante sceglie di parlare “leggeramente” di Beatrice, dimostrando umiltà e rispetto per la grandiosità del soggetto. Questa umiltà è una caratteristica della sua poetica, che cerca sempre di mantenere un tono misurato e decoroso.
- Esclusività della lode:
- Dante conclude affermando che la lode di Beatrice è un tema da trattare solo con donne che comprendono l’amore. Questo sottolinea il carattere elitario e spirituale del suo amore per Beatrice, che non può essere compreso da chiunque.
La Poetica della Lode
Nel diciannovesimo capitolo, Dante introduce la “poetica della lode” come un nuovo approccio alla poesia d’amore. Questo stile si concentra sull’esaltazione delle qualità spirituali e morali dell’amata, piuttosto che sulla semplice celebrazione della bellezza fisica o sulla descrizione del dolore amoroso. Con questa poetica, Dante innalza Beatrice a un livello quasi divino, facendone un simbolo di virtù e grazia, e rende la poesia uno strumento di elevazione spirituale, non solo per il poeta, ma anche per chi ne fruisce.
La poetica della lode si pone quindi in continuità con la tradizione dell’amor cortese, ma la trascende, conferendo all’amore una dimensione etica e religiosa che prepara la strada per la visione mistica e teologica che caratterizzerà la successiva opera dantesca, la Divina Commedia.