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3 Febbraio 2024Piaget e Vygotskij hanno approfondito la psicologia dello sviluppo, ma con un taglio differente l’uno rispetto all’altro-
Vygotsky pone maggiore enfasi sulla cultura che influenza lo sviluppo cognitivo.
A differenza di Piaget, che enfatizzava il cambiamento cognitivo universale (vale a dire, tutti i bambini avrebbero attraversato la stessa sequenza di sviluppo cognitivo indipendentemente dalle loro esperienze culturali), Vygotsky ci porta ad aspettarci uno sviluppo variabile a seconda della diversità culturale.
Ciò contraddice la visione di Piaget degli stadi universali di sviluppo (Vygotsky non si riferisce agli stadi come fa Piaget).
Pertanto, Vygotsky presuppone che lo sviluppo cognitivo vari tra le culture, mentre Piaget afferma che lo sviluppo cognitivo è per lo più universale tra le culture.
Vygotskij pone molta più enfasi sui fattori sociali che contribuiscono allo sviluppo cognitivo.
Vygotsky afferma l’importanza del contesto culturale e sociale per l’apprendimento. Lo sviluppo cognitivo deriva dalle interazioni sociali derivanti dall’apprendimento guidato all’interno della zona di sviluppo prossimale mentre i bambini e i loro partner co-costruiscono la conoscenza.
Al contrario, Piaget sostiene che lo sviluppo cognitivo deriva in gran parte da esplorazioni indipendenti in cui i bambini costruiscono conoscenza.
Per Vygotsky, l’ambiente in cui i bambini crescono influenzerà il modo in cui pensano e a cosa pensano.
L’importanza delle impalcature e della lingua può differire per tutte le culture. Rogoff (1990) sottolinea l’importanza dell’osservazione e della pratica nelle società preindustriali (ad esempio, imparare a usare una canoa tra gli isolani della Micronesia).
Vygotsky pone maggiore (e diversa) enfasi sul ruolo del linguaggio nello sviluppo cognitivo.
Secondo Piaget, il linguaggio dipende dal pensiero per il suo sviluppo (cioè il pensiero viene prima del linguaggio). Per Vygotsky, pensiero e linguaggio sono inizialmente sistemi separati fin dall’inizio della vita, che si fondono intorno ai tre anni di età, producendo il pensiero verbale (discorso interiore).
Nella teoria di Piaget, il discorso egocentrico (o privato) scompare gradualmente man mano che i bambini sviluppano un linguaggio veramente sociale, in cui controllano e adattano ciò che dicono agli altri.
Vygotsky non era d’accordo con questo punto di vista, sostenendo che poiché il linguaggio aiuta i bambini a pensare e controllare il proprio comportamento, costituisce una base importante per abilità cognitive complesse.
Man mano che i bambini invecchiano, questo discorso autodiretto diventa discorso silenzioso (o privato), riferendosi ai dialoghi interiori che abbiamo con noi stessi mentre pianifichiamo e svolgiamo attività.
Per Vygotskij lo sviluppo cognitivo è il risultato dell’interiorizzazione del linguaggio.
Secondo Vygotsky gli adulti sono un’importante fonte di sviluppo cognitivo.
Gli adulti trasmettono gli strumenti di adattamento intellettuale della loro cultura che i bambini interiorizzano.
Al contrario, Piaget sottolinea l’importanza dei pari, poiché l’interazione tra pari promuove l’assunzione di una prospettiva sociale.
Pedagogia antica
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