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Enzo Jannacci
27 Gennaio 2019
Legge privacy
27 Gennaio 2019Il Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione (D.lgs. 16 aprile 1994, n. 297) contiene alcune disposizioni rilevanti per l’inserimento e la scolarità dei cittadini stranieri. Sebbene il Testo Unico non sia specificamente dedicato agli alunni stranieri, stabilisce principi generali che si applicano a tutti gli studenti, integrati successivamente con normative specifiche.
Ecco i punti principali relativi agli alunni stranieri presenti nel Testo Unico e nelle normative collegate:
Principi Generali
- Accesso universale all’istruzione:
- Il diritto all’istruzione è garantito a tutti i cittadini, compresi gli stranieri.
- Gli obblighi di frequenza scolastica e di accesso al sistema scolastico valgono anche per i minori stranieri presenti in Italia.
- Iscrizione scolastica:
- I minori stranieri possono iscriversi in qualunque momento dell’anno scolastico.
- Possono accedere alla classe corrispondente alla loro età anagrafica, salvo diversa valutazione sulla base del percorso formativo pregresso e delle competenze linguistiche.
Disposizioni Specifiche e Collegamenti Normativi
Le integrazioni al Testo Unico e altre normative successive si concentrano sul diritto all’istruzione per gli alunni stranieri, incluso il Decreto Legislativo 286/1998 e il DPR 394/1999, che si collegano ai principi generali del Testo Unico.
- Articolo 38 del D.lgs. 286/1998 (Testo Unico sull’Immigrazione):
- Stabilisce che i minori stranieri presenti in Italia, anche se privi di documentazione regolare, hanno diritto all’istruzione obbligatoria.
- Il diritto comprende sia il ciclo primario che quello secondario, fino al compimento dell’obbligo scolastico.
- Regolamento di Attuazione (DPR 394/1999):
- Specifica che le scuole devono accogliere i minori stranieri, favorendo la loro integrazione culturale e linguistica.
- Introduce misure per la personalizzazione del percorso educativo, come:
- Corsi di alfabetizzazione.
- Mediazione linguistico-culturale.
- Linee guida del MIUR:
- Suggeriscono pratiche e strategie per garantire il successo formativo degli studenti stranieri.
- Si promuove la partecipazione delle famiglie e l’organizzazione di percorsi interculturali.
Strumenti per l’integrazione scolastica
- Alfabetizzazione linguistica: Programmi specifici per insegnare la lingua italiana come L2 (lingua seconda).
- Supporto educativo: Attività extracurriculari per facilitare il processo di integrazione.
- Coinvolgimento delle famiglie: Comunicazione tra scuola e famiglie mediante mediatori culturali e traduzioni.
Estratto dal Testo unico sulla scuola D.Leg. 297/1994
Capo II
Disposizioni sulla scolarità dei cittadini stranieri
Art. 115.
Formazione scolastica dei figli di cittadini comunitari residenti in Italia
1. In attuazione della direttiva CEE n. 77/486 del 25 luglio 1977, gli alunni figli di stranieri residenti in Italia che abbiano la cittadinanza di uno dei Paesi membri dell’Unione Europea, sono iscritti alla classe della scuola d’obbligo successiva, per numero di anni di studio, a quella frequentata con esito positivo nel Paese di provenienza.
2. La domanda di iscrizione va presentata al provveditore agli studi, che individua, possibilmente nell’ambito del distretto in cui è domiciliato l’alunno, la scuola più idonea per struttura e disponibilità a garantire il migliore inserimento.
3. L’iscrizione effettuata ai sensi del presente articolo non è soggetta a ratifica da parte del Ministero.
4. L’assegnazione alle classi degli alunni iscritti ai sensi del presente articolo è effettuata, ove possibile, raggruppando alunni dello stesso gruppo linguistico che, comunque, non devono superare il numero di cinque per ogni classe.
5. Nelle scuole che accolgono gli alunni di cui al precedente comma 1, la programmazione educativa deve comprendere apposite attività di sostegno o di integrazione, in favore degli alunni medesimi, al fine di:
a) adattare l’insegnamento della lingua italiana e delle altre materie di studio alle loro specifiche esigenze;
b) promuovere l’insegnamento della lingua e della cultura del Paese d’origine coordinandolo con l’insegnamento delle materie obbligatorie comprese nel piano di studi.
6. Per l’attuazione di quanto previsto nel precedente comma, si provvede secondo le disposizioni contenute nell’articolo 455.
7. Alle riunioni del consiglio di classe e di interclasse, può partecipare, qualora non faccia già parte del consiglio stesso, un rappresentante dei genitori degli alunni medesimi.
8. Il Ministero della pubblica istruzione adotta apposite iniziative per l’aggiornamento dei docenti che impartiscono l’insegnamento nelle attività di cui al comma 5.
9. Ai fini dell’attuazione del comma 5, lettera b), per l’insegnamento della lingua e della cultura di origine, ove queste non siano oggetto d’insegnamento nella provincia di residenza dell’alunno, si provvede nel quadro di intese tra i Ministeri degli affari esteri e della pubblica istruzione e la rappresentanza diplomatica dello Stato di cui l’alunno medesimo abbia la cittadinanza.
Audio Lezioni sulla Pedagogia e organizzazione della scuola del prof. Gaudio
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