Sintesi delle conoscenze e delle abilità che un docente deve possedere
27 Gennaio 2019Ablativo assoluto
27 Gennaio 2019Promemoria.
di A. Lalomia
L’O.M. n. 44 del 5-05-10, Prot. n. 3446 (“Istruzioni e modalità organizzative ed operative per lo svolgimento degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado nelle scuole statali e non statali. Anno scolastico 2009/2010.”), all’ art. 6 (“DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE”), recita:
” 1. I consigli di classe dell’ultimo anno di corso elaborano, entro il 15 maggio, per la commissione d’esame, un apposito documento relativo all’azione educativa e didattica realizzata nell’ultimo anno di corso.
2. Tale documento indica i contenuti, i metodi, i mezzi, gli spazi e i tempi del percorso formativo, i criteri, gli strumenti di valutazione adottati, gli obiettivi raggiunti, nonché ogni altro elemento che i consigli di classe ritengano significativo ai fini dello svolgimento degli esami. [……]
5. Al documento stesso possono essere allegati eventuali atti relativi alle prove effettuate e alle iniziative realizzate durante l’anno in preparazione dell’esame di Stato, nonché alla partecipazione attiva e responsabile degli alunni ai sensi del Regolamento recante le norme dello Statuto delle studentesse e degli studenti emanato con DPR n. 249 del 24/6/98, modificato dal DPR 21-11-2007,n. 235.
6. Prima della elaborazione del testo definitivo del documento, i consigli di classe possono consultare, per eventuali proposte e osservazioni, la componente studentesca e quella dei genitori.
7. Il documento è immediatamente affisso all’albo dell’istituto e consegnato in copia a ciascun candidato. Chiunque ne abbia interesse può estrarne copia.” .
Oltre a quanto scritto nell’O.M. -che dovrebbe essere applicato in modo puntuale (1)-, sarebbe auspicabile, per le scuole che dispongono di un sito, pubblicare il “Documento” sul sito medesimo.
Il testo, come si evince dall’O.M., deve contenere tutti i dati che siano in grado di fornire alla componente esterna della Commissione un quadro quanto più possibile completo e aggiornato della classe (2). In caso contrario, vorrei aggiungere, tutta la procedura seguita per elaborarlo si rivelerà una pura perdita di tempo (3) e il “Documento” stesso sarà privo di qualunque validità.
Soprattutto, deve trattarsi di un testo verosimile, e comunque che non presenti una situazione lontana dalla realtà, perché altrimenti si rischia di ottenere l’effetto opposto, rispetto alle aspettative, sia sul Presidente che sui commissari esterni.
I mistificatori non sono mai piaciuti, tranne forse che in certi ambienti.
In altre parole, non è opportuno scrivere sul “Documento”, per esempio, che la frequenza degli studenti è stata nel complesso accettabile, quando poi sul Registro di classe compaiono nominativi di allievi che si sono assentati per oltre l’80 % delle lezioni (e non per ragioni di salute).
Non bisogna dimenticare che tra la documentazione che viene trasmessa al Presidente e ai commissari, rientra anche il numero di assenze di ogni candidato. Il controllo, quindi, risulta molto semplice. Senza contare che il Presidente può chiedere di esaminare in modo dettagliato il suddetto Registro di classe, che deve essergli consegnato immediatamente.
E’ necessario quindi andarci cauti con certe affermazioni, perché le stesse rischiano di creare -prima ancora dell’inizio delle prove- un clima di sospetti e di diffidenza, quando non addirittura di ostilità.
Non è scrivendo bugie che si tutelano i ragazzi. Anzi, è vero il contrario. Il Presidente e i commissari esterni, dopo aver accertato la verità, potrebbero assumere un atteggiamento poco favorevole verso l’intera classe e a subirne le conseguenze potrebbero essere anche coloro i quali si sono sforzati di frequentare con un minimo di regolarità, conseguendo profitti dignitosi o addirittura buoni.
E’ legittimo cercare di aiutare allievi che si sono seguiti magari per anni, ma bisogna dimostrarsi quanto più sinceri possibile, altrimenti, appunto, si ottiene il risultato opposto.
E il discorso vale anche per le griglie usate nelle simulazioni. Queste griglie devono essere ragionevoli, devono rispondere ad un minimo di buonsenso, prima ancora che di obiettività e di rigore, e soprattutto devono essere adeguate linguisticamente (4). Ne va anche del decoro professionale dei docenti. Altrimenti queste stesse griglie, in sede d’esame, faranno la fine della carta straccia e il giudizio del Presidente e dei commissari esterni, nei confronti di chi le ha usate, non sarà certo benevolo. Il Presidente potrebbe addirittura denunciare il fatto nella sua relazione finale, con tanto di nome e cognome del docente che ha ritenuto opportuno usare nelle sue simulazioni griglie poco compatibili con le direttive del Ministero.
Per concludere, vorrei ricordare che tra i testi che devono essere citati nel “Documento”, si trovano anche le simulazioni che si sono svolte fino appunto alla data di chiusura dello stesso (5), testi che devono essere elencati con cura.
Inoltre, nella presentazione della classe, vanno evidenziati i risultati conseguiti in ciascuna delle suddette simulazioni (6).
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Note
(1) Mi riferisco in primo luogo alla data ultima entro cui deve essere redatto (e affisso) il “Documento” e alla consegna di una copia ad ogni candidato. Purtroppo, si ha notizia di qualche scuola che predispone il testo con un ritardo di giorni, senza preoccuparsi poi di consegnarne copia a ciascun allievo, così come stabilito dall’O.M. .
(2) Valide indicazioni si ricavano dai testi già presenti su questo portale, con speciale riguardo a quelli del Liceo “Bramante” di Magenta (“Documento del Consiglio di Classe”), che ritengo particolarmente ampi e puntuali.
(3) E’ appena il caso di osservare che i Consigli di Classe convocati per definire il “Documento” devono prevedere una precisa verbalizzazione. Sarebbe grave se ciò non avvenisse. Altrettanto spiacevole sarebbe apprendere che per la redazione del suddetto “Documento” non si è svolto alcun Consiglio di Classe e che gli allievi non hanno potuto leggere il testo prima della sua affissione all’albo della scuola.
(4) Per intenderci, non si può usare una griglia che riporti formule come “Correttezza sintattica non corretta”; oppure “Correttezza lessicale disinvolta e corretta”; oppure, ancora, “Utilizzazione delle conoscenze, qualità dei contenuti e coesione logica apprezzabile, corretta e coeso” . Che idea si faranno i commissari esterni e il Presidente di fronte a svarioni di questo tipo ? Una griglia del genere, anche se è stata approvata in una riunione ufficiale della scuola, non ha alcuna legittimità e il docente provvisto di un minimo di buonsenso ha il dovere, prima ancora che il diritto, di non utilizzarla
e di ricorrere a qualche altro testo che non lo esponga alle critiche degli esterni.
(5) Il “Documento” va consegnato in segreteria entro il 15 maggio. Questo comunque non deve impedire ai docenti, se lo ritengono opportuno, di svolgere ulteriori simulazioni dopo il suddetto termine, soprattutto se chi aveva l’obbligo di organizzare tali simulazioni si è dimostrato incapace di adempiere a questo compito elementare.
(6) In tal senso, visto che si deve rispettare la data del 15 maggio, è sconsigliabile fare eseguire una simulazione il giorno prima, perché in questo caso potrebbe mancare il tempo per la correzione della prova.
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