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31 Agosto 2018
” Nera di malasorte che ammazza e passa oltre
nera come la sfortuna che si fa la tana dove non c’è l’una
nera di falde amare che passano le bare”
C’è acqua che scorre e acqua che ristagna, acqua di fonte e acqua inquinata. La storia di una città si perde tra i vicoli stretti dove il sole fatica ad arrivare, mare e petrolio che tingono il cielo di grigio sulle note di canzoni che raccontano come la morte restituisca alla vita l’anima di un ricordo sempre vivo. Per non dimenticare il tempo si è fermato, mescolando pioggia e dolore, desideri e malinconia, il sole di un ritorno che sfuma di nostalgia e chiede di essere ascoltato. Ci sono storie che non hanno inizio né fine, tornano a colorare il presente di nuda verità, la canzone di un tempo infinito fatto di eroi senza gloria, legati al filo di un’unico destino, parole che diventano, come per incanto, luce di un nuovo giorno, simboli della memoria del tempo, promesse mai mantenute. C’è un ponte sospeso che cambia il paesaggio, geografia di una umanità che si interroga sul presente e sul futuro, guardando oltre le apparenze che coprono come un velo le false verità.