I COMMERCI – Basso medioevo
20 Gennaio 2013UNIT 6 – testo
22 Gennaio 2013
POESIA
«Donna de Paradiso, Accurre, donna e vide «Como essere porria, «Madonna, ello è traduto, «O Pilato, non fare «Crucifige, crucifige! «Prego che mm’entennate, «Traiàn for li latruni, «O mamma, o’ n’èi venuta? «Figlio, ch’eo m’aio anvito, «Mamma, perché te lagni? «Figlio, questo non dire! C’una aiàn sepultura,100 «Mamma col core afflitto, Ioanni, èsto mea mate: «Figlio, l’alma t’è ‘scita, Figlio bianco e vermiglio, Figlio bianco e biondo,120 Figlio dolc’e piacente, Ioanni, figlio novello, Che moga figlio e mate |
ANALISI
» rima imperfetta eso/iso
» qui sta parlando Giovanni
» ha valore impersonale (on francese)
» forma tipica dell’Italia meridionale
» scambiare –u- per -o- era tipico nell’
Italia centrale arcaica
» eco biblica (vangelo di Luca)
» dal latino extutare, è voce dialettale
» richiama alla figura della Trinità, ed è
anche analoga a quella che si trova in
Dante nell’invocazione alla Vergine
nell’ultimo canto della Commedia
“Vergine madre, figlia del tuo figlio” .
» non era mai successo che in uno scritto
Gesù chiamasse Maria “mamma” , c’è
un’immedesimazione semplice e
profonda nella vicenda
» perché scurita dal dolore (nel centro-
Italia si adora la Madonna scura »
caratteristica umbra in risalto)
» lemma tipico di Iacopone
» latinismo, forma locale ancora presente
nell’umbro moderno
» forma arcaica ancora consueta
» dall’aceto che Gesù bevve sulla croce,
vocabolo che viene dal latino toscum
» qui si rivolge a lui come quando era
bambino, vediamo la scena dagli occhi
di una madre che rivuole il suo piccolo
» nel vangelo dell’infanzia di Gesù ci
sono due profezie che preannunciano il
dolore che dovrà sopportare Maria
1) Simone alla presentazione nel tempio
secondo il Vangelo di Luca
2) Quando Maria lo ritrova a discutere con i sapienti nel tempio
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PARAFRASI
“Signora del Paradiso,
tuo figlio Gesù Cristo beato,
è stato preso.
Accorri, donna, e guarda
come la gente lo percuote;
credo che lo uccideranno,
tanto l’hanno flagellato.”
“Come può essere
che mi abbiano preso
Cristo, la mia speranza,
dal momento che non commise peccato?”
Mafonna, egli è stato tradito,
Giuda l’ha venduto;
ne ha ricavato trenta denari,
ci ha fatto un buon affare.”
“O Pilato, non fare
tormentare mio figlio,
perché ti posso dimostrare
che è stato accusato a torto.”
“Crocifiggi! Crocifiggi!
chi si fa re,
secondo la nostra legge
si oppone al senato.”
“Prego che mi ascoltiate,
che pensate al mio dolore!
forse allora cambierete
opinione.”
“Tiriamo fuori i ladroni,
che siano suoi compagni;
lo si coroni di spine,
visto che si è chiamato re!”
“Mamma, dove sei venuta?
ciò mi dà una ferita mortale,
perché il tuo pianto mi uccide,
perché lo vedo così tormentoso.”
“Figlio, ne ho ben ragione,
figlio, padre e marito!
figlio, chi ti ha ferito?
figlio chi ti ha spogliato?” .
“Mamma perché ti lagni?
voglio che tu rimanga,
e che tu conservi i compagni
che ho acquistato in questo mondo” .
“Figlio non dire così!
voglio morire con te,
non me ne voglio andare
finché non trarrò l’ultimo respiro.
dovremo avere una sola sepoltura,
figlio di mamma infelice,
dovranno trovarsi nel supplizio
la madre e il figlio soffocato!” .
“Mamma con il cuore afflitto,
ti metto nelle mani
di Giovanni, il mio prediletto,
e sia per te come un figlio.”
“Giovani, ecco mia madre:
prendila per carità filiale,
abbine pietà ,
perché ha il cuore trafitto” .
“Figlio l’anima ti è uscita dal corpo;
figlio della donna sgomenta,
figlio della donna disperata,
figlio avvelenato!
Figlio candido e rubicondo,
figlio senza uguali,
figlio, a chi mi appoggerò?
figlio mi hai lasciato del tutto”
figlio candido e biondo,
figlio dal volto giocondo,
figlio, perché ti ha il mondo
figlio, così disprezzato?
Figlio dolce e amato,
figlio di una donna addolorata,
figlio la gente
ti ha trattato male.
Giovanni, nuovo figlio,
è morto tuo fratello.
ora sento la spada
che mi fu profetizzata.
Muoiano insieme madre e figlio
straziati dalla stessa morte,
che si trovino abbracciati
la madre e il figlio impiccato!” .
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Audio Lezioni di Letteratura delle origini, duecento e trecento del prof. Gaudio
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