Cristo vita della mia vita
8 Febbraio 2016Preghiera
8 Febbraio 2016“Dovevo essere io le Tue braccia! Ma in realtà Tu mi hai abbracciato così forte che le tue braccia si sono confuse con il mio niente!
Grazie mio Signore perché mi hai preso con Te sulla Croce, abbracciando il mio dolore per farlo diventare un po’ come il Tuo: segno di un amore infinito per me e per ogni singolo uomo!
Grazie mio Signore perché hai mantenuto la promessa che mi era stata fatta da giovane: “Dio non permette che accada qualche cosa, se non per la maturità, se non per una maturazione di coloro che Egli ha chiamati. Questo vale innanzitutto per la vita della persona, ma ultimamente e più profondamente per la vita della sua Chiesa, perciò, analogamente, per la vita di ogni comunità”.
Aiutami ora a coltivare e conservare questa maturità affinché non perda nulla di tutto quello che ho visto e imparato in questi mesi: abbandonarmi al Tuo volere ed essere lieto perché Tu mi hai preso!
Grazie mio Signore per le innumerevoli testimonianze di affetto di tanti Tuoi figli che mi hanno fatto accorgere del bene immenso che mi vuoi anche attraverso la mia miseria, il mio peccato e la mia dimenticanza!
Grazie Gesù per avermi guarito non solo dalla malattia, ma dalla tentazione di un protagonismo e, peggio, di un sospetto di inutilità solo misurato su esiti che non erano i tuoi!
Grazie mio Signore perché ora sono molto lieto per la certezza che Tu sei in me e io ti porto, così come sono, come la Speranza di ogni fratello e sorella che mi fai incontrare.
Grazie mio Signore perché sono Tuo e ora non ho altro desiderio che quello espresso da Maria, Madre Tua e mia: ACCADA DI ME SECONDO LA TUA PAROLA!”
P.S. La gratitudine commossa al mio Signore e alla Madonna della Cintura e’ stata attraversata dalla Fede e dal mare di preghiere di tutto il Popolo di Corsico a cui va il mio grazie infinito!
Corsico, 21/9/2014
Riflessione di Don Savino Gaudio in occasione della sua donazione alla Parrocchia dei SS. Pietro e Paolo di Corsico del crocifisso posto poi nella parete dietro l’altare come ringraziamento per il momentaneo miglioramento delle condizioni di salute