Invasioni barbariche e crollo dell’impero romano nel quinto secolo d.C.
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28 Dicembre 2019Sant’Elena di Costantinopoli (248/250-328 d.C.) era la madre dell’imperatore romano Costantino I (r. 306-337 d.C.). Ha notoriamente fatto un pellegrinaggio a Gerusalemme, dove la tradizione afferma di aver trovato la vera croce di Cristo e costruito la Basilica del Santo Sepolcro.
È venerata come santa e considerata la patrona degli archeologi, dei convertiti, dei matrimoni difficili, dei divorziati, delle imperatrici, dell’isola di Sant’Elena e delle nuove scoperte.
Primi anni di vita
Elena nacque a Depranum (l’odierna Trapani) in Bitinia, che Costantino in seguito ribattezzò Helenopolis in onore della madre. La data esatta della sua nascita è sconosciuta. Non si sa nulla della sua famiglia, quindi è possibile concludere che non fossero membri dell’aristocrazia. Alcuni autori affermano che Helena fosse una stabularia, che potrebbe significare una prostituta o una cameriera in una locanda, che potrebbe essere stata o meno di proprietà di suo padre.
Incontrò il futuro imperatore Costanzo I Cloro (r. 305-306 d.C.) nel 272 d.C. e gli storici suggeriscono che divenne la sua concubina o moglie. Secondo una legge romana chiamata Lex Julia et Papia Poppaea, i nobili romani non potevano sposare donne di origini inferiori, e quindi l’ipotesi del concubinato è ampiamente accettata. Da questa unione nacque il futuro imperatore Costantino I ex obscuriore matrimonio, cioè i suoi genitori non erano sposati; potrebbe essere considerato un figlio bastardo.
Si dice che Costanzo abbia divorziato o ripudiato Elena nel 293 d.C. per sposare Teodora, figlia di Massimiano (r. 286-305 d.C.), imperatore d’Occidente. Diocleziano (r. 284-305 d.C.), imperatore d’Oriente, aveva stabilito la tetrarchia in cui l’Impero Romano era governato da quattro popoli (la parte orientale e quella occidentale governate ciascuna da un Augusto e un Cesare) e credeva che gli imperatori non dovessero solo legati da legami politici ma anche di sangue. Pertanto, i matrimoni erano importanti per costruire relazioni familiari e mantenere il potere centralizzato.
Dopo la separazione di Elena e Costanzo, Elena scompare dai documenti storici fino al 306, quando Costantino diventa imperatore. È possibile che abbia vissuto a Treviri oa Roma, ma la mancanza di informazioni storiche lo rende incerto.
La corte di Costantino e il cristianesimo
NON CI SONO PROVE CONCLUSIVE DEL RUOLO DI HELENA NELLA CONVERSIONE DI COSTANTINO.
Costantino divenne imperatore nel 306 d.C. quando fu proclamato Augusto dalle sue truppe. Ha combattuto guerre civili contro altri imperatori – Massenzio e Licinio – e ha condotto varie campagne contro Franchi e Visigoti, tra gli altri. Il nuovo imperatore fece di Bisanzio la sua capitale, dando a quel tempo alla città il nome di Nuova Roma; in seguito, in onore dell’imperatore, si iniziò a chiamarla Costantinopoli (l’odierna Istanbul).
Nel 306 d.C. Elena andò a vivere con suo figlio a corte. Indipendentemente dalle sue origini o dal suo passato, Costantino amava molto sua madre e la elevò ad Augusta, il che significa che era considerata un’imperatrice e una persona santa.
Nella storiografia non ci sono prove conclusive del ruolo di Elena nella conversione di Costantino al cristianesimo. Costantino ebbe sempre una grande tolleranza per i cristiani, motivo per cui promulgò l’Editto di Milano nel 313 d.C., ponendo fine alla persecuzione iniziata da Diocleziano nel 303 d.C. Quando trasferì la capitale dell’impero a Costantinopoli, decise di decorarla e iniziò la costruzione di diversi templi e anche di molte chiese. Preferiva che i funzionari dell’impero fossero cristiani e non nascondeva la sua preferenza, ma impiegava anche pagani.
Conversione di Costantino
La data della conversione di Costantino è controversa, poiché molti storici affermano che il suo battesimo avvenne solo sul letto di morte, ma è un dato di fatto che Costantino allevò i suoi figli all’interno della fede cristiana. La teoria è ampiamente accettata secondo cui Helena era cristiana dalla nascita e quando andò a vivere con suo figlio a corte, influenzò anche lui a diventare cristiano. Tuttavia, secondo Eusebio di Cesarea (morto nel 339 d.C.), un vescovo considerato il padre della storia della chiesa, la sua conversione al cristianesimo seguì a Costantino che divenne imperatore. Qualunque sia la verità, sappiamo che a Elena fu concesso l’accesso al tesoro imperiale per individuare le reliquie della tradizione cristiana. Inoltre, ha anche costruito alcune chiese e ha fatto beneficenza, aiutando i più poveri. È spesso associata alla scoperta della vera croce di Cristo e alla costruzione di chiese a Gerusalemme.
Pellegrinaggio a Gerusalemme e scoperta della vera croce
Nel 326 d.C., Costantino fece giustiziare suo figlio Crispo, dopo l’accusa di sua moglie, Fausta, di un presunto crimine sessuale. Successivamente, ordinò anche che Fausta fosse assassinata con l’accusa di adulterio, poiché si diceva che Fausta avesse accusato Crispo nel tentativo di nascondere i suoi atti adulteri. Alcuni storici affermano che Costantino decise di uccidere Fausta perché Elena sarebbe stata profondamente ferita dalla perdita del nipote.
Dopo questi eventi, Helena ha deciso di andare in pellegrinaggio a Gerusalemme per distribuire elemosine e costruire chiese, specialmente nei luoghi santi, come i luoghi della morte e dell’ascensione di Gesù Cristo. È in questo periodo che emerge la storia per la quale Helena è meglio conosciuta. La narrazione del ritrovamento della croce è una delle leggende più importanti e conosciute della tarda antichità, tanto che Jacopo de Varazze, nella sua Legenda Aurea del XIII secolo, descrive il mito della croce e afferma anche che Elena era considerato un cristiano esemplare all’interno della Chiesa cattolica.
Si dice che mentre si recava a Gerusalemme, Elena trovò tre croci, una delle quali era la croce di Cristo e anche i chiodi. La leggenda dice che vennero tre malati, il primo toccò una delle croci, il secondo ne toccò un’altra, ma non accadde nulla finché la terza persona non toccò la croce di Cristo; fu guarito come per miracolo. Si narra che nel luogo esatto del ritrovamento sia stata costruita la Basilica del Santo Sepolcro. A lei si attribuisce anche la costruzione della Chiesa della Natività. La croce di Cristo e altre reliquie furono in futuro oggetto di numerose controversie all’interno della chiesa.
Santità
Quando Helena morì all’età di 80 anni, c. 328 d.C. (alcune fonti dicono 329 e persino 330 d.C.), era già associata a molti monumenti a Roma, Betlemme e Gerusalemme, ed era anche raffigurata su molte monete. Fu sepolta nella basilica di nuova costruzione in Via Labicana a Roma, e oggi il suo sarcofago si trova nel Museo Pio-Clementino in Vaticano.
È diventata santa per i suoi successi nella Chiesa cattolica e anche per essere un esempio di fede e un modello di donna che ha portato stabilità e continuità alla famiglia e alle dinastie. Helena è venerata come santa dalle Chiese ortodosse orientali, ortodosse orientali, cattoliche orientali e romane, nonché dalla Comunione anglicana e dalle Chiese luterane. Il suo presunto teschio è esposto nella cattedrale di Treviri, in Germania. Ci sono anche reliquie alla basilica di Santa Maria in Ara Coeli a Roma, all’Église Saint-Leu-Saint-Gilles a Parigi e all’Abbaye Saint-Pierre d’Hautvillers.
Ipotesi paternità britannica
C’è una leggenda in Gran Bretagna secondo cui Helena era la figlia di un re d’Inghilterra, chiamato Cole di Colchester, che era un alleato di Costanzo, ma ci sono prove che Helena abbia vissuto in Gran Bretagna o sia nata lì. Costanzo morì nella città di York quando Costantino era con lui, ma in questo periodo i suoi genitori erano già separati. È possibile che la storia sia stata scritta per rendere Helena un’eroina britannica dei romanzi cavallereschi medievali e per rivendicare la sua nazionalità a causa del legame di suo figlio con la città di York.
La narrazione secondo cui Helena sarebbe stata la figlia di re Cole appare in un romanzo scritto da Louis de Wohl, The Living Wood, pubblicato nel 1947. Helena appare anche in un romanzo moderno, scritto dall’autrice Evelyn Waugh, come personaggio principale. È anche la protagonista dell’opera fantasy Priestess of Avalon di Marion Zimmer Bradley e Diana Paxson, dove le viene dato il nome Eilan. Infine, nel 2021, è apparsa come personaggio in Eagle Ascending di Dan Whitfield, dove è ritratta come una donna che ha vissuto fino a 118 anni, come risultato dei poteri speciali ricevuti dopo aver scoperto la Vera Croce.