ENEIDE – libro IV – riassunto
15 Marzo 2013ESSAY – about job
15 Marzo 2013OSSERVAZIONI
– Tragedia di Didone è comunque inserita in un poema epico (non è un testo teatrale)
» svolta di inserire la tragedia in un testo epico è attuata dal greco Apollonio Rodio
» in età ellenistica scrive un testo epico più aperto agli altri stili e soprattutto al pathos ma esagera
» solo Virgilio però è capace di accogliere sollecitazione extra genere e di controllarle
– Enea rimane unico grande protagonista, incarnazioni di valori così fondamentali da superare tutto
» per alcuni critici Enea appare freddo, rigido, incapace davanti ai sentimenti umani
» Enea è invece amante fino in fondo del destino, del suo compimento, della felicità completa per
cui mette il sentimento a servizio della ragione e non il contrario
– Enea » afferma che la vita è un cammino e perseguirlo ti porta al destino, cioè al tuo compimento
» questa consapevolezza viene maturata attraverso il dolore e la delusione davanti al fallimento
dei progetti umani davanti a quelli divini (nelle tappe pensava sempre di essere arrivato)
» le circostanze si rivelano un ostacolo perché il suo destino non viene da un suo progetto
» la scelta di seguire la meta si rinnova ad ogni passo, non è una decisione definitiva, ma un
cammino, ad ogni tappa decide sempre di fidarsi della volontà divina e rinunciare a sé
– Didone » concezione del destino diversa da quella di Enea
» come una donna moderna, ha una duplice dimensione: personale (donna) e politica (regina)
» è responsabile di sé e del suo popolo, Enea risponde ad entrambe le dimensioni (lo ama
come donna, è in grado di proteggere tutta Cartagine dai paesi confinanti a lei nemici)
» la partenza di Enea la distrugge sia come donna che come regina
» non accetta le conseguenze del destino (modello della letteratura tragica)
» come Francesca (V canto, Dante) si strugge tra sentimento e ragione, per poi cedere al 1°
» viene descritta la sua ferita del cuore, che ha il carattere di un’ustione