ENEIDE – libro IV – versi 1/30 – testo, traduzione, analisi
3 Aprile 2013Tapescript inglese – space
4 Aprile 2013LA SORELLA ANNA E L’INGANNO DIVINO
Versi 31-159
RIASSUNTO
– Anna risponde a Didone con due diverse argomentazioni
1. rimando ad una comune sensibilità femminileche impone di non rinunciare all’amore
2. sottolinea i vantaggi politiciderivanti da un’unione dinastica, per giunta gradita
3. suggerisce di trattenere Enea con qualche pretesto
» sa che, nonostante il giuramento sacro appena fatto, Didone è pronta per acconsentire l’amore
– le due donne chiedono un responso divino e sacrificano una vacca
» stanno attente al volere di Giunonein particolare perché è protettrice del vincolo coniugale
– poi Didone vaga per la città cercando Enea (similitudine con una cerva ferita a morte dallo strale)
» trovandolo lo guida per Cartagine facendogli vedere la bellezza delle ricchezze del luogo
» la passione allontana dai propri doveri la regina che non si preoccupa più di seguire i lavori di
fortificazione, segue Enea ovunque vada e lo ascolta come incantata
– la scena si sposta sull’Olimpo (inganno divino)
» Giunone, rivale dei troiani, propone a Venere di dare seguito all’amore e trasformarlo in un legame
» Venere intuisce il reale obbiettivo di tenere lontani i troiani dall’Italia » finge di assecondarla
» l’amore dei mortali è solo parzialmente autonomo
– ritornando a Cartagine, dove Didone, Enea e i troiani si preparano per una caccia
» compare in primo piano la figura di Enea per la prima volta nel poema
» la sua bellezza viene paragonata a quella di Apollo che torna in primavera dalla sacra Delo
» nella caccia si distingue per abilità Ascanio » abilità che rimanda a quella del padre
IL TEMPORALE FATALE E LA MALEFICA FAMA
Versi 160-197
RIASSUNTO
– Raffigurazione di una tempesta e dello sconvolgimento del mare e della terra, specchio di quello interiore e drammatico dei due protagonisti
» molte allitterazioni e ripetizioni del suono m/n richiamano al muggire del vento che è simbolo a sua
volta del lamento umano, del piano disperato (specchio della vicenda di Didone ed Enea)
» fonosimbolismo » descrizione del suono che imita l’oggetto di cui parla, per cui ciò che descrivo è
rappresentato e caratterizzato anche dal suono che produce (es: miagolio)
» onomatopea » parola che scrive il suono ma non ha significato lessicale (es: miao)
– Personificazione della Fama
» prevalgono i toni solenni e le figurazioni maestose » richiamo alla tradizione epica greca
» diffonde a tutti il problema della colpa che l’amore tra i due porta con sé
» con il suo amore Didone viola la fedeltà verso il morto Sicheo e anche verso il pretendente Iarba
– Né la fides umana né la pietas degli dei riesce a fermare il suo sentimento » sono gli dei stessi a travolgerla attraverso il patto tra Venere e Giunone, che a conduce alla rovina
– Dramma di Enea: l’aderire al proprio destino e al volere divino sono motivo di pena interiore
» l’innamoramento per lui è una parentesi di follia, che verrà superata dall’eroe
» la follia di Didone invece travolgerà ogni cosa, compresi i doveri per la patria e se stessa
IARBA E IL MESSAGGIO DIVINO
Versi 198-295
RIASSUNTO
– Re africano Iarba, figlio di Giove, viene a sapere dell’amore tra Didone ed Enea dalla Fama
» aveva accolto nella propria terra Didone, lei in cambio gli aveva concesso la sua mano
» vedendosi rifiutare come sposo si lamenta invocando il padre Giove di fare giustizia
– Giove lo ascolta e manda Mercurio, messaggero degli dei, da Enea con l’incarico di ricordargli che la madre Venere non lo ha preservato due volte dalle armi per perdere tempo (expectare) a Cartagine ma per un destino più alto (sub leges mittere erbem, “sottomettere il mondo alla legge” )
» contrapposizione dell’ordinata iusromana con la legge consuetudinaria, flessibile, barbara
» viene esaltato l’ordine che, nella cosmogonia, ha permesso la creazione del bello dal Caos
– Sorvola l’Atlante, investe aspramente l’eroe e lo spaventa e chiama uxorius “sottomesso ad una donna”
» l’apparizione punitivaterrorizza Enea anche perché presagisce in qualche modo la futura tragedia
– Viene qui raggiunta l’akmè, il rivolgimento dell’equilibrio iniziale, sconvolto e portato all’estremo
» attraverso la passione inizia un’inesorabile discesa » Enea obbedisce consapevole del dramma
» è cardine dell’opera teatrale di tipo tragico » poi si ristabilisce un nuovo ordine
» da questo sconvolgimento rimane per sempre una traccia nel nuovo ordine, un segno del forte
momento che sarà estinto, di solito è una perdita di qualcosa (qui la morte della regina)