Il nostro destino… così intensamente umano – di Don Savino
3 Settembre 2016LUCREZIO, DE RERUM NATURA – proemio V libro (vv.1-54): traduzione, analisi, …
3 Settembre 2016Epicuro, nella “Lettera ad Erodoto” (75-76 nel Thesaurus), offre un’interessante teoria sull’origine del linguaggio, fondata sul rapporto tra natura (φύσις) e ragione (λογισμός). La sua analisi si articola in tre fasi fondamentali, che spiegano come il linguaggio si sia sviluppato naturalmente e sia stato successivamente perfezionato dall’uomo.
1. La φύσις (Natura): l’origine spontanea del linguaggio
Epicuro attribuisce alla natura un ruolo primario nell’origine del linguaggio.
- Stimoli concreti: Gli uomini, stimolati da emozioni e percezioni derivanti dalla realtà concreta, emettevano spontaneamente suoni con un significato specifico.
- Assenza di convenzione: I nomi delle cose non furono inizialmente il prodotto di accordi o convenzioni, ma derivarono dalla risposta naturale a determinati stimoli.
- Diversità culturale: La variazione dei suoni originari tra i popoli è attribuita alla diversità degli stimoli ambientali, in quanto derivati dalla natura stessa, la quale varia da luogo a luogo.
2. Il λογισμός (Ragione): la convenzionalità del linguaggio
Col tempo, l’uomo passò dalla spontaneità della φύσις a una forma organizzata e convenzionale del linguaggio.
- Significati condivisi: Gli uomini iniziarono a dare significati convenzionali ai suoni spontanei, organizzandoli in parole strutturate e definite.
- Progresso graduale:
- In alcune epoche e culture il perfezionamento del linguaggio avvenne più rapidamente, in altre più lentamente.
- Si passò da una comunicazione ambigua a un’espressione più precisa e rapida.
- Concetti astratti: Gli individui più intelligenti, dotati di maggiore capacità filosofica e razionale, introdussero nomi per concetti complessi e astratti, arricchendo il linguaggio. Questo aspetto, tuttavia, non è menzionato da Lucrezio.
3. Συνθήκη (Patto sociale): il linguaggio come base per la sopravvivenza
Epicuro sottolinea l’importanza del linguaggio nell’ambito sociale:
- Necessità della giustizia primitiva: Gli uomini iniziarono a organizzarsi e a stabilire convenzioni per assicurare la sopravvivenza della razza umana, evitando l’autodistruzione.
- Apprendimento dalla natura: Le prime conoscenze linguistiche derivarono dalla necessità di rispondere a esigenze concrete della realtà. Successivamente, la ragione affinò e perfezionò questi strumenti, portando a nuove scoperte.
Ciclicità del progresso linguistico
Epicuro riconosce che il progresso non è stato lineare:
- Epoche di apprendimento: Ci furono periodi di grande produttività intellettuale e linguistica, alternati ad altri di stagnazione o corruzione.
- Perfezionamento costante: L’uomo, spinto dalla necessità, ha sempre migliorato quanto ricevuto dalla natura, ma con ritmi diversi a seconda dei luoghi e delle epoche.
Conclusione
Epicuro propone una visione del linguaggio che parte dalla natura, passa attraverso la ragione e culmina nella convenzione sociale. La φύσις offre gli strumenti di base, il λογισμός li organizza e li perfeziona, mentre il συνθήκη garantisce l’uso comune per la sopravvivenza e la coesione sociale. In questa prospettiva, il linguaggio non è un prodotto arbitrario, ma il risultato di una necessità naturale e razionale, influenzata dal contesto storico e culturale.
Schema sintetico di studio
L’origine del linguaggio → epistola di Epicuro ad Erodoto (75-76 nel thesaurus)
- Φύσις: porta gli uomini a emettere suoni con un significato
- Λογισμός: gli uomini danno di comune accordo dei significati convenzionali alle parole, organizzano questi suoni che ha prodotto la natura → si sviluppano lingue diversi in luoghi diversi
- Gli uomini più intelligenti, più capaci dal punto di vista intellettivo e filosofico introducono concetti astratti e complessi e danno loro un nome → fase totalmente taciuta da Lucrezio
- Συνθήκη patto sociale → altrimenti la razza umana rammollita non avrebbe potuto sopravvivere. C’è qualcosa di positivo si sviluppa la prima rudimentale giustizia e c’è più possibilità di sopravvivere.
- L’uomo ha appreso molte cose dalla natura per necessità naturale. Prima la natura dell’uomo impara per costrizione degli avvenimenti della realtà.
- In un secondo tempo la ragione, il ragiona, entro abbia perfezionato è trovato qualcosa in più (composti con diverse preposizioni) perfezionato ciò che le era stato consegnato da parte di questa (natura) ciò che aveva preso dalla natura in seguito lo perfezionò e porto a nuove successive scoperte presso alcuni uomini più velocemente presso altri più lentamente. In alcuni periodi di tempo… Poi corruzione. Idea che ci furono epoche di maggiore apprendimento epoche di minore produttività
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