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Analisi: Epistola a Cangrande della Scala
Obiettivi:
- comprendere le argomentazioni di Dante
- individuare i concetti chiave
- collegare con riferimenti alla Commedia
Valutazione:
- pertinenza e completezza dell’analisi p. 3
- coerenza argomentativi p. 2
- collegamenti appropriati con il testo p.3
- correttezza e proprietà lessicale p, 2
Consegne:
- tempo: 4 ore
- spazio: 4 colonne di foglio protocollo diviso a metà
Strumenti:
- vocabolario
- il testo della Commedia
Traccia:
Dante, tra il 1312 e il 1320, probabilmente nel 1316 anno in cui perse l’ospitalità presso i Malaspina, indirizzò un’epistola a Cangrande della Scala signore di Verona che accolse il poeta esule. Nella seconda parte della lettera, che viene prodotta in traduzione dal latino e con numerosi tagli, Dante espone i criteri generali di interpretazione del poema.
Individuate, dopo aver analizzato i concetti contenuti nel brano, i criteri di lettura proposti da Dante esemplificando con passi della Commedia che avete letto.
“Per chiarire quello che si dirà bisogna premettere che il significato di codesta opera non è uno solo, anzi può definirsi un significato polisemos, cioè di più significati. Infatti il primo significato è quello che si ha dalla lettera del testo, l’altro è quello che si ha da quel che si volle significare con la lettera del testo. Il primo si dice letterale, il secondo invece significato allegorico o morale o anagogico.
Ciò premesso è chiaro che il soggetto di un’opera, sottoposto a due diversi significati, sarà duplice. E perciò si dovrà esaminare il soggetto della presente opera se esso si prende alla lettera e poi se s’interpreta allegoricamente. E’ dunque il soggetto di tutta l’opera, se si prende alla lettera, lo stato delle anime dopo la morte inteso in generale; su questo soggetto e intorno ad esso si svolge tutta l’opera. Ma se si considera l’opera sul piano allegorico, il soggetto è l’uomo in quanto, per i meriti e i demeriti acquisiti con il libero arbitrio, ha conseguito premi e punizioni da parte della giustizia divina.
…il fine di tutta l’opera …consiste nell’allontanare quelli che vivono questa vita dallo stato di miseria e condurli a uno stato di felicità.
Il genere poi di filosofia nel cui ambito qui si procede …è l’attività morale, cioè l’etica; perché sia tutta l’opera sia la parte sono state concepite non per la speculazione ma per l’operare.”
Percorso consigliato:
- dopo aver letto e riletto numerate i concetti chiave e assegnate loro una parola chiave
- elaborate i concetti chiave argomentandoli con chiarezza
- esemplificate i concetti con riferimenti testuali appropriati distinguendo il significato letterale da quello allegorico
- in quali passi Dante induce delle riflessioni che dovrebbero allontanare dal peccato
- quali figure di uomo/donna avete finora incontrato nella lettura della Commedia che corrispondono a precise tipologie di comportamento dettate dai sentimenti e dalle passioni (o dalla loro assenza)
Maria Luisa Torti
fonte: http://www.mlt.it/collegamenti/terza/italian3/anal3/episto.htm