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27 Gennaio 2019Ingiustizia è fatta
27 Gennaio 2019Il vecchio e il mare, scritto da Ernest Hemingway, narra la storia di un pescatore di cuba di nome Santiago, uomo dal glorioso passato da lupo di mare, ma ora perseguitato da una persistente sfortuna, che si accanirà su di lui fino alla fine, poiché non riesce a catturare un pesce da oltre ottantaquattro giorni.
Nel romanzo Il vecchio e il mare”, catalogabile nel genere dell’avventura, le vicende , narrate in ordine cronologico, ma con qualche flash-back da parte del vecchio nel ripensare alle sue avventure passate, si svolgono in quattro giorni consecutivi.
Nel romanzo è possibile individuare cinque lunghe macrosequenza caratterizzate dalla presenza di sequenze descrittive, narrative e soprattutto riflessive :da «Era un vecchio che pescava da solo» a «ora che la luna era sotto le colline.», in cui viene sottolineata la sfortuna di Santiago, da «A volte, in una barca, qualcuno parlava» a «quasi impercettibile», in cui viene sottolineata l’importanza del mare per Santiago riassunta in tre aggettivi ammirazione, affetto, ma soprattutto rispetto in cui è facilmente individuabile nei seguenti righi “Ma il vecchio lo pensava sempre al femminile e come qualcosa che concedeva o rifiutava grandi favori e se faceva cose strane o malvagie era perché non poteva evitarle. La luna lo fa reagire come una donna, pensò.” da «”Che pesce” disse» a «la mano del vecchio non aveva più il crampo» in cui viene descritta nei minimi particolari la cattura del pesce e la sfida che Santiago andrà ad affrontare, da «”Cattive notizie per te, pesce”disse» a «era argenteo e immobile e fluttuava con le corde.» in cui la lunga lotta iniziata da Santiago col grande pesce è giunta a conclusione e dall’atteggiamento ostile che egli manifestava verso il Marlin adesso nutriva grande ammirazione, rispetto e quasi un risentimento nell’ucciderlo, da «Il vecchio guardò attentamente» a «Sono andato troppo a largo» in cui Santiago è avvolto da un senso di colpa per aver ucciso il marlin ed è possibile notarlo nella seguente similitudine “Quando il pesce era stato colpito fu come se fosse stato colpito lui stesso“, da «Quando entrò nel piccolo porto» alla fine in cui Santiago nonostante la sconfitta subita dentro di sé non ha perso la speranza di rincorrere i suoi sogni e i leoni sono la cosa più importante che sia rimasta a Santiago; l’Africa in un certo senso è la patria in cui egli si rifugia dopo la sconfitta ed è questo, secondo me, il significato che vuole trasmettere la frase”il vecchio sognava i leoni”
Il romanzo è scritto in terza persona, il narratore cioè è eterodiegetico, ma in alcuni momenti, pur senza passare al racconto in prima persona, il narratore assume il punto di vista di Santiago, così alcuni fatti e riflessioni vengono riportati come se a raccontarli fosse Santiago.
I personaggi del romanzo sono tre:
Santiago:
è una persona magra e scarna, il cui viso è segnato con rughe profonde. Sulle guance ha le chiazze del cancro alla pelle, provocato dai riflessi del sole sul mare tropicale. Le mani hanno cicatrici profonde che gli sono venute trattenendo con le lenze i pesci pesanti. Tutti segnali di una vita dura e piena di sacrifici. E’ vecchio e sciupato, ma i suoi occhi hanno ancora la vitalità di un ragazzo.
Manolin:
è il ragazzo che ha imparato dal vecchio come pescare all’età di cinque anni e che ha diviso con lui i suoi migliori momenti, ma che ora è obbligato dal padre ad andare a pescare su un’altra barca vista la sfortuna persistente che affligge il vecchio. Ha un carattere molto forte e riconoscente, in qualche modo può essere considerato l’aiutante, perché nei momenti di difficoltà cerca di sostenere il vecchio, .
L’affetto che c’è tra i due è dunque evidente. Il vecchio quando è in mare da solo non riesce a smettere di pensare di volere il ragazzo accanto a lui per farsi aiutare. E forse è proprio il desiderio di far vedere il pesce al ragazzo che gli dà la forza di continuare.
Marlin:
anche se non è una figura umana è il vero antagonista perché ingaggia un durissimo duello con Santiago che porta anche il protagonista a pensare di morire per riuscire a sconfiggerlo. Era enorme , con strisce viola che lo circondavano e testardo perché sta per più di due giorni e tre notti con l’esca in bocca, trascinando con se sia la barca che Santiago.
Il tempo della storia non coincide con quello del racconto poiché vi sono numerose pause (quando il vecchio Santiago è in barca da solo che pensa) e diverse ellissi
presenti soprattutto nella terza macrosequenza come: “mezzogiorno-quattro ore dopo-dopo la calata del sole-quando il sole è più alto”.
Il racconto si svolge in un periodo piuttosto breve, ma non ben definito, probabilmente negli anni ’50 poiché viene citato più volte il giocatore di baseball Joe di Maggio. I fatti narrati durano all’incirca una settimana.
Le vicende sono ambientate , in un primo momento, in un piccolo villaggio di pescatori situato vicino a Cuba. Successivamente in aperto oceano, dove , tramite gli occhi del vecchio, veniamo in contatto con le più particolari creature di questo ambiente: tartarughe, uccelli e molluschi. Inoltre vengono messe anche in risalto le condizioni ambientali , come il vento, la profondità dell’oceano, il movimento delle nuvole e il volo degli uccelli per rendere più realistica la narrazione e si ha anche la presenza di numerose descrizione caratterizzate da colori scuri che indicano l’ignoto e il mistero del mare come “L’acqua era di un azzurro scuro, adesso, così scuro che pareva violetto” . Numerose sono anche le similitudini presenti nel testo ad esempio: “Come una donna” – Quando il pesce era stato colpito fu come se fosse stato colpito lui stesso” – Ora le nuvole a terra si alzavano come montagne” – Le cime delle colline azzurre che si stendevano bianchi come se fossero incappucciate di neve”. Si ha la presenza di un campo semantico dominante che è quello appartenente alla pesca e tutto ciò che riguarda il mare .
Il lessico adoperato è semplice, ma non banale poiché è scorrevole e avvincente.
Le frasi, legate da numerose congiunzioni soprattutto dalla “e”, risultano incisive e molto espressive. Inoltre l’autore fa uso del discorso indiretto libero, in cui i pensieri di Santiago sono riportati come gli si presentano nella mente.
La profonda unità tra l’uomo e la natura è il tema dominante del racconto. Il protagonista si sente fortemente unito con l’ambiente circostante: i pesci, gli uccelli, il mare, le stelle sono suoi fratelli e sorelle; la sua stessa preda non è un nemico da distruggere, ma un compagno, al quale, durante il lungo inseguimento, il vecchio pescatore si rivolge con rispetto e simpatia.
Importante è anche la figura di Manolin, commuovente e dai tratti umani. In lui si trovano la semplicità di un ragazzino e le caratteristiche di un grande amico, disponibile nel momento del bisogno, altruista e comprensivo.
Secondo me la storia del romanzo è paragonabile a quello che proviamo noi durante la vita ed è proprio questo il significato che più di tutti mi ha colpita, il desiderio, l’attesa di qualcosa che deve accadere e poi magari tutto passa velocemente, ma noi siamo ugualmente felici di aver provato queste emozioni e soprattutto l’importanza dei ricordi perché sono i ricordi dei bei tempi che ci aiutano ad andare avanti nei momenti peggiori.
di Luana
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