PROGRAMMA DI GEOGRAFIA
27 Gennaio 2019Rapporto tra la scuola e il mondo del lavoro
27 Gennaio 2019didattica del riassunto
Leggi il testo seguente e poi svolgi l’esercizio in fondo alla pagina
Fratellini abbandonati a scuola I genitori attesi invano fino a tarda sera all’istituto di via Muzio. Aperta un’inchiesta
I genitori li abbandonano a scuola. Loro trovano rifugio per una notte a casa delle maestre. E’ una brutta storia quella dei due bimbi “dimenticati” in classe da mamma e papà. Sono i figli di due filippini: un fratellino e una sorellina nati entrambi a Milano. Il maschietto è il più grandicello: ha appena sette anni ed è un bambino gracile e vivace; la sorellina, invece, è capace di spiaccicare solo qualche parola. Frequentano tutti e due la scuola di via Muzio, dalle parti di Via Melchiorre Gioia, un istituto che accoglie sia i bambini delle elementari sia quelli delle materne. Giovedì, così come ogni giorno, sono entrati in aula, davanti alla propria maestra. La mattinata è passata tranquilla: compitini, giochi di gruppo, prima colazione e, alla fine, tanta voglia di tornare a casa. La scuola chiude alle 16.30. Capita qualche volta che i genitori tardino ad arrivare, ma in genere avvertono. I due filippini, invece, hanno scelto la via del silenzio. Non un avviso al mattino e nemmeno una chiamata nel pomeriggio. Le maestre hanno aspettato un paio d’ore, poi hanno chiamato i vigili urbani della zona Garibaldi. “Che cosa facciamo?”. I vigili hanno allora tentato di rintracciare mamma e papà a casa, ma è stato un buco nell’acqua. Nell’appartamento dalle parti di Melchiorre Gioia, non c’era nessuno e nessuno sapeva dove fossero i due genitori. Così si è deciso di chiedere il parere del Tribunale dei minori. Ma prima di interpellare il magistrato sono state le stesse maestre a offrire ospitalità ai due piccoli: ognuna al proprio allievo. Per la dottoressa Del Moro, pm di turno, nulla in contrario. L’autorizzazione all’affido temporaneo è arrivata alle 20 e a quell’ora erano ancora tutti a scuola: maestre, bambini e vigili urbani. In pochi minuti la questione si è risolta. Con una raccomandazione: caso mai mamma e papà fossero arrivati nella notte dai carabinieri o dalla polizia a chiedere dei bimbi, che non si azzardassero a disturbare i piccoli nel sonno Per riportarli a casa. E’ stata una raccomandazione che però non è servita a nulla, dato che nella notte nessuno si è fatto vivo. I due bimbetti hanno così trascorso ore tranquille, coccolati dalle “mamme-maestre”. Probabilmente, però, anche i genitori hanno passato la notte senza preoccupazioni per la testa. Almeno così si direbbe a giudicare dalla giustificazione che hanno dato per l’abbandono dei figli: hanno raccontato ai vigili che ognuno aveva dato all’altro l’incarico di andare a prendere a scuola i piccoli. Insomma: lei pensava ci andasse lui e viceversa. Così nessuno si è presentato ai cancelli di via Muzio. E, sempre stando al loro racconto, poiché entrambi non sono rientrati a casa per la notte il “disguido” non si è scoperto che ieri mattina all’alba. La versione è sembrata a tutti decisamente poco convincente. Così adesso il magistrato ha aperto un fascicolo sulla vicenda e la squadra di polizia giudiziaria dei vigili sta raccogliendo informazioni sulla famiglia. Mentre i bambini sono stati riconsegnati ai due filippini, a carico dei quali per il momento non è ipotizzato alcun reato. Sembra che i due bambini abbiano già avuto delle disavventure. Almeno in un’occasione il maschietto sarebbe arrivato a scuola con giornali osé: “Li ho trovati in giro per casa” avrebbe raccontato al direttore.
Giusi Fasano
(«Corriere della Sera», 14 dicembre 1996)
Esercizio3a: riassumi il testo, in modo da crearne uno di circa 50 parole, poi salva il lavoro con il nome riassunto3a.doc:
Esempio di svolgimento dell’alunno DOLCI Francesco