Quinta F
27 Gennaio 2019Ricerca su Tigri ed Eufrate
27 Gennaio 2019Eulero (Basilea 1707 – San Pietroburgo 1783), matematico svizzero, operò soprattutto nel campo della matematica pura; la sistematizzazione e la riformulazione dell’analisi che si trova nelle sue opere è alla base della matematica moderna e della teoria delle funzioni. Studiò all’università di Basilea come allievo del matematico svizzero Johann Bernoulli. Nel 1727, su invito dell’imperatrice russa Caterina I, entrò a far parte dell’Accademia delle Scienze di San Pietroburgo dove fu nominato professore di fisica (1730) e poi di matematica (1733). Nel 1741 accolse la proposta del re di Prussia Federico il Grande e si trasferì all’Accademia delle Scienze di Berlino dove rimase fino al 1766, anno in cui fece ritorno a San Pietroburgo. Sebbene fosse ostacolato fin dall’età di 30 anni da una progressiva perdita della vista, Eulero redasse un gran numero di importanti opere matematiche e centinaia di appunti che provano la sua straordinaria produttività scientifica. Nella sua Introduzione all’analisi infinitesimale (1748), diede la prima trattazione completa dell’algebra, della teoria delle equazioni, della trigonometria e della geometria analitica; precisò la definizione di funzione e affrontò la teoria delle serie. Inoltre studiò le superfici di secondo grado e le curve di secondo e terzo grado; dimostrò che le sezioni coniche sono rappresentate dall’equazione generale di secondo grado purché sussistano alcune relazioni tra i coefficienti della variabile. In altre opere si occupò di calcolo (compreso il calcolo delle variazioni), della teoria dei numeri, dei numeri immaginari. Sebbene fosse soprattutto un matematico, Eulero fornì anche notevoli contributi di astronomia, meccanica, ottica e acustica. Tra le numerosissime opere: Istituzioni di calcolo differenziale (1755), Istituzioni di calcolo integrale (1768-1770).