La vita di Alessio Tavecchio
27 Gennaio 20191984 – Nineteen Eighty-Four
27 Gennaio 2019Fahrenheit 451 di Ray Bradbury
Relazione del libro di Jacopo Cinquetti 5F 30/10/2006
TITOLO.- Fahrenheit 451
Notizie sull’autore:
Ray Bradbury nasce nel 1920 a Waukegan, nell’Illinois. Trascorre i primi anni nel Midwest poi, per ragioni di lavoro del padre, si trasferisce a Los Angeles.
E qui che Ray scopre il mondo della fantascienza: fin da piccolo lui ammirava queste storie al di fuori della normalità e con le nuove conoscenze californiane ha l’occasione di approfondire tali storie. Il suo primo racconto è pubblicato nel 1941, su “Super scienze stories”, è scritto in collaborazione con Hanry Hasse, un amico conosciuto a Los Angeles, e s’intitola “Pendutum”. Mentre con la collaborazione di un altro amico, Henry Kuttner, nel 1942 esce su “Weird Tales” un’altra sua storia con il titolo “The candle”.
Negli anni quaranta conosce la scrittrice di gialli, fantascienza e cinematografia, Leigh Brackett, che lo aiuterà a pubblicare i suoi primi racconti di fantascienza, che però avranno successo solo negli anni ottanta. Nel ’50 pubblicherà il volume “Cronache marziane” che lo renderà famoso anche oltre oceano, e per la prima volta tutte le sue storie pubblicate in varie riviste saranno inserite in unici volumi. Fra questi anche “Fahrenheit 451” che dopo essere stato pubblicato sulla rivista “Galaxy”, nel ’53 fu pubblicato in volume.
Dopo gli anni cinquanta Ray continua la sua attività nel campo della poesia, del teatro e del cinema.
Bradbury è una figura chiave della letteratura fantastica del dopoguerra e, nelle sue opere migliori, uno degli autori veramente capaci di impressionare un pubblico universale.
Riassunto:
E’ un racconto di fantascienza ambientato in un posto dove i vigili del fuoco, invece di spegnere gli incendi, bruciavano i libri e le case di chi li possedeva.
Narra dell’impossibilità per l’uomo di vivere senza leggere perché la lettura favorisce il pensiero critico. Infatti, il sistema politico del posto è una dittatura ed è basata sull’invadenza della televisione e della tecnologia nella vita delle persone, e questo fatto porta al condizionamento del pensiero e alla mancanza di dialogo tra gli uomini che sono sottoposti ad un controllo totale. Chi si ribella viene ucciso dal segugio meccanico che è un congegno elettronico infallibile sia sulla ricerca della vittima, che nelle esecuzioni.
A questo corpo di militi appartiene Guy Montag, il quale, se era inizialmente fiero di questo lavoro, lo svolge ora con molta riluttanza, cominciando a sentire il peso di un dovere così strano. La sua vita è sconvolta dall’incontro con una ragazza, Clarisse Mc Clellan, la quale lo fa riflettere sui valori di quella società che non dà spazio ad opinioni personali e che, invece, cresce uomini che non conoscono la natura e i veri sentimenti umani. Montag decide quindi di sottrarre alcuni libri dalle case che lui stesso incendia, raccogliendo così una certa quantità di volumi e comincia a pensare che forse nei libri c’è qualcosa d’importante poiché ci sono persone che si fanno bruciare insieme alla loro casa, piuttosto che vivere senza di essi. Così il protagonista in gran segreto inizia a leggerli, insieme alla moglie che rimane totalmente indifferente a ciò che c’era scritto, ma lui, invece, tramite questi capisce che in passato esisteva un mondo diverso, in cui c’era la libertà di pensiero e prova disgusto per il mondo in cui vive ora e vorrebbe cambiarlo.
Montag ne rimase talmente sconvolto che decise di lasciare il lavoro. Il capitano dei pompieri Beatty capisce ciò che il protagonista sta attraversando e cerca di persuaderlo a tornare alla vita “normale”, consigliandogli di non credere né alle parole di Clarísse, né a chi sostiene che i libri contengono la soluzione ai problemi; egli lo esorta a legarsi ai “divertimenti solidi e compatti”, ossia a tutte le cose superficiali e tangibili che portano benessere.
Ma Montag non gli dà ascolto e rintraccia un professore di nome Faber, il quale è disposto ad aiutarlo nell’interpretazione dei libri. Il maestro consegna a Montag un piccolo oggetto da inserire nell’orecchio e grazie ad esso i due potevano comunicare anche a distanza.
Montag intanto torna a casa e legge un libro alla presenza delle amiche della moglie che rimangono scandalizzate e attonite da ciò che c’era scritto. La sera stessa Montag decide di tornare al lavoro ma quando suona l’allarme in caserma e la squadra degli incendiari si dirige verso la casa da incendiare, egli scopre che la dimora che doveva bruciare era la sua.
Montag è così costretto ad incendiare la propria casa; poi, preso dall’ira, uccide Beatty e scappa, nonostante gli fosse stata anestetizzata una gamba. Si crea nella notte una vera e propria caccia all’uomo, ripresa in diretta dalla televisione e seguita da milioni di persone.
Il protagonista riesce a rifugiarsi a casa dì Faber e, su consiglio dell’anziano, scappa dì nuovo e raggiunge la periferia della città, i così detti luoghi isolati, e raggiunge un gruppo di persone costrette a vivere ai margini del paese, perché anch’essi erano considerati dei rivoluzionari. Era un posto situato lungo le rotaie di una ferrovia abbandonata. Montag è salvo e la polizia non accettando l’insuccesso cattura un pedone solitario, facendo credere a tutti i telespettatori che si trattava del fuggitivo. Il protagonista, ormai salvo, si aggrega ad alcuni “uomini- libro”, cioè persone come lui, ex professori, che decisero di cambiare il mondo, infondendo la cultura letta all’interno dei libri.
Ognuno di loro ricorda a memoria un pezzo di un libro, cosicché non se ne perda il contenuto.
Intanto inizia una guerra nella città e proprio con questa scena finisce il libro.
Personaggi:
Montag: L’autore descrive Montag indirettamente dalle azioni che fa. Descrive soprattutto l’aspetto psicologico in quanto muta durante la narrazione ed è proprio attorno a questo cambiamento che ruota tutto il romanzo.
E’ il protagonista del romanzo, un uomo di circa trent’anni che durante la sua vita compie un profondo cambiamento in quanto passa da essere un vigile del fuoco che brucia i libri ad essere un amante dalla lettura.
All’ inizio del libro Montag è una persona come tutte le altre che vive in maniera controllata e ripetitiva. Come tutti gli abitanti della città crede di essere felice poiché gli viene detto che lo è. Grazie a Clarisse e a Faber, Montag cambia la propria personalità, si può dire che apre gli occhi e si rende conto che i libri sono molto importanti ed inizia a leggesse alcuni.
Sotto indicazione dì Faber decide di scappare dalla città e di raggiungere gli uominilibro, delle persone che imparano a memoria i libri per conservarli. Così finisce il cambiamento di Montag in quanto anche lui impara a memoria un libro e decide di vivere con loro cambiando completamente modo di vivere.
Clarisse: è la nuova vicina di casa di Montag. E’ una ragazza di diciassette anni, dalla carnagione bianca come il latte e dagli occhi neri, scintillanti e vivi. Lei stessa si definisce pazza ma Montag la considera bizzarra ed esasperante- In un mondo caratterizzato dalla presenza invadente dei televisori, lei raramente guarda la TV e preferisce chiacchierare con la sua famiglia sulla veranda di casa sua. E’ un’attenta osservatrice e ha una forte capacità d’identificazione; lei capisce che Montag non è felice e che non è come gli altri. Clarìsse rappresenta la gioventù che ha il desiderio dì cambiare vita, desiderio che però viene stroncato dalla società con la sua morte.
Faber: è un professore amante della lettura che aiuta Montag a raggiungere la libertà. Lui rappresenta una piccolissima parte della società che si rende conto dell’ importanza dei libri.
Era stato costretto dal sistema a lasciare la sua attività di professore universitario perché non c’era posto per la cultura, che era volta alla formazione di uomini liberi. Faber, all’interno del romanzo, assume il ruolo di guida del protagonista: aiuta infatti Montag a capire le falsità di quel mondo e gli trasmette nuovi valori.
Mildred: è la moglie di Montag e rispecchia esattamente il tipo di persona che vuole la società. Lei infatti è schiava della televisione che le lava il cervello. Montag la stima ma si rende conto che è impossibile farle cambiare idea.
Beatty: è il capitano dei vigili del fuoco, nella prima parte del racconto è un grande amico di Montag, ma nella seconda parte è colui che guida la ricerca di Montag ed infine la sua presunta cattura.
Spazio:
Le vicende del romanzo sì svolgono quasi per intero in una città, della quale non è indicato il nome. In tal modo essa diventa la città-tipo del mondo futuro immaginato dall’autore.
In questa città ci si sposta o mediante la ferrovia sotterranea o in automobile; agli automobilisti si impone di guidare sempre a grande velocità e chi viene trovato a procedere lentamente può essere arrestato. 1 pedoni sono visti come dei soggetti irregolari degli anticonformisti che è bene sopprimere. Tutto questo accade perché il sistema vuole solo gente sempre occupata, sempre di corsa, sempre in tensione, affinché non abbia il tempo per pensare e porsi delle domande. 1 cittadini ignorano quasi tutti che poco fuori dalla città vi è un ambiente naturale, c’è un fiume, ci sono animali e c’è la possibilità di ritmi di vita diversi. Si preferisce però che gli uomini rimangano negli spazi urbani, dove sono meglio controllabili e dove tutto è già organizzato e previsto.
Gli spazi chiusi presenti nel testo sono la casa di Montag e della moglie Mildred e la sede dei vigili del fuoco. La casa dei due coniugi ha come luogo centrale il salotto, di cui tre pareti sono occupati dagli schermi della televisione: qui Mildred passa la maggior parte del suo tempo, occupata ad assorbire tutto ciò che lo schermo propina. Allo stesso modo si comportano altri milioni di donne e uomini, disposti a prendere per vero tutto ciò che è tel’etrasmesso. Sia la casa, sia il posto di lavoro, sono luoghi in cui il protagonista vive molto a disagio e li sente come estranei.
Fuggendo da questi luoghi in vivibili, Montag scoprirà un rifugio nella natura, presso uomini liberi, non allineati con la massa.
Tempo:
Gli avvenimenti del romanzo accadono in un tempo futuro, sul quale però non si danno indicazioni precise; mancano, in effetti, nel libro date e ogni tipo di indicazione cronologica.
“Fahrenheit 451 ” è un libro di pura invenzione, anche se, per delinearlo, l’autore si ispira a cose e situazioni del mondo contemporaneo, come, ad esempio, la presenza invadente dei televisori, le automobili superveloci, ecc. Uno dei pochi elementi temporali presenti nel testo è il confronto, che alcuni personaggi compiono tra il presente e le epoche passate. Clarisse, ad esempio, sa che un tempo i pompieri spegnevano i fuochi invece dì appiccarli, e che in passato le persone avevano maggiore libertà e indipendenza di pensiero. Il sistema politico però fa di tutto per persuadere i cittadini che il mondo è sempre stato così e che la forma di vita attuale è la migliore che sia possibile.
Narratore:
Il romanzo è in terza persona e la narrazione è affidata alla voce narrante che è esterna alla vicenda; essa domina e guarda dall’alto il succedersi dei fatti. L’autore non interviene direttamente con le sue opinioni o i suoi giudizi, ma lascia spazio ai numerosi e vivaci dialoghi. Si può però conoscere il suo punto di vista attraverso le idee e il comportamento dei due personaggi emergenti: Guy Montag e il professor Faber.
Tematiche:
Il messaggio che l’autore vuole dare ruota intorno alla proibizione dei libri. Il mondo da lui presentato è senza libri e pieno di televisione. Da questa terribile situazione ne esce un mondo desolante e tristissimo, poiché è dai libri che si possono ascoltare le voci dei più grandi scienziati, studiosi, letterati. Quello proposto da Bradbury è un grande messaggio di libertà e si oppone a tutte quelle realtà attuali in cui le idee personali sono messe a tacere, poiché esse non sono gradite a chi detiene il potere politico.
Commento personale:
Ho trovato “Fahrenheit 451 ” un romanzo piuttosto bello e di facile lettura, in esso si possono anche trovare dei riferimenti e delle riflessioni sulla realtà contemporanea. Il mondo descritto nel racconto appare dominato da un potere che non ama troppo la libertà dei cittadini.
Il modo di vita “consigliato” è quello di vivere come fanno tutti e di avere come riferimento centrale ciò che viene detto per televisione. Ci sono persone nel romanzo che passano quasi ogni istante della loro giornata incollate davanti al video: per loro finisce per diventare realtà ciò che è soltanto immagine, si dimenticano di sé stesse, delle persone che hanno vicino e rinunciano ad un contatto vero e diretto con il mondo.
Questa voglia di spingersi oltre, di arrivare a comprendere qualcosa altro rispetto a quello imposto, la voglia di conoscere e di interpretare sono caratteristiche che dovrebbero essere presenti nella vita di ognuno se si vuole essere liberi davvero.
Audio Lezioni sulla Letteratura del novecento del prof. Gaudio
Ascolta “Letteratura del novecento” su Spreaker.