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27 Gennaio 2019Verifica su Kant
27 Gennaio 2019tema svolto
Traccia:
Commenta questo testo di Jeremy Rifkin: “Crescita della povertà significa incremento della malnutrizione. In Africa circa una persona su quattro è malnutrita. In America latina ogni notte un essere umano su otto circa va a dormire affamato. In Asia e nelle regioni del Pacifico il 28% delle persone rischia di morire di fame, e prova il sordo dolore della fame continua. Nel Vicino Oriente una persona su dieci è denutrita.”
Svolgimento:
Malgrado il progresso della scienza e della tecnologia, la grande sciagura della fame colpisce ancora milioni di uomini. Venticinquemila persone muoiono ogni giorno di fame in Africa, Asia e Sudamerica, mentre 158 milioni di bambini con meno di cinque anni sono denutriti. Ad occuparsi di questo problema vi è un organismo internazionale, che ha sede proprio nel nostro paese, a Roma: la FAO. Questa organizzazione ha elaborato un piano per dimezzare da qui al 2015 il numero delle persone che soffrono la fame: da 800 a 400 milioni. Da questo progetto della FAO emerge che il problema della fame può essere affrontato solo tenendo conto dei molti fattori in gioco. Io sono d’accordo con questa impostazione, che sottolinea la complessità della situazione. Ritengo invece che certi luoghi comuni, che per esempio la fame nel terzo mondo sia dovuta solo allo sfruttamento degli occidentali o delle multinazionali, che acquistano lì le materie prime a prezzi sempre più bassi, ecc. Certo che un blocco dei prezzi delle materie prime (in modo che non calino ulteriormente) potrebbe essere vantaggioso per quelle popolazioni, ma non servirebbe a risolvere tutti i loro problemi, e questo non lo dico io, ma alcuni fra quelli che operano in quei posti in cui si soffre di fame . La ragione non sta mai tutta da una parte e il torto dall’altra. Anche le popolazioni e i governi africani, con la politica a breve termine, gli odi tribali, la corsa agli armamenti, le troppe nascite, ecc…hanno le loro responsabilità.
E’ noto inoltre che negli stati del terzo mondo ci sono corruzione, pregiudizi, analfabetismo e, in generale, una cultura che non favorisce il progresso delle tecniche e delle comunicazioni.
Con questo non si vuol dire che, se gli africani sono in parte responsabili dei loro mali, debbano per questo essere lasciati soli. Per fortuna, anzitutto, molte persone volontarie, religiose e laiche, hanno raggiunto i più miserabili della terra, per aiutarli a lavorare con nuove tecniche. Un missionario, per esempio, ha scoperto che in certi luoghi era più proficuo costruire attrezzi semplici, al livello tecnologico corrispondente al nostro medioevo, piuttosto che macchinari complessi, che la gente del luogo non avrebbe mai imparato ad usare.
Certo, non è necessario che ci si trasferisca tutti lì per dare un aiuto a quelle popolazioni. L’adozione a distanza è uno dei mezzi principali per assicurare assistenza ed istruzione ai bambini dei paesi sottosviluppati. Infine, i governi, riuniti insieme nei vertici internazionali, possono ridurre o, meglio ancora, cancellare il debito dei paesi sottosviluppati, dovuto ai meccanismi perversi dell’economia di mercato e favorire lo sviluppo economico di quegli stati. Oltre alla ragioni ideali di lotta alle ingiustizie e disuguaglianze, conviene al ricco occidente contribuire alla risoluzione in loco dei problemi economici degli stati sottosviluppati, altrimenti questi problemi ricadranno su di essi, sotto forma di immigrazione clandestina.
In fondo noi cerchiamo di chiudere gli occhi, ma abbiamo ancora una coscienza che non ci fa star tranquilli se il nostro fratello soffre e non ha il necessario per poter sopravvivere, mentre noi spesso abbiamo più di quanto e indispensabile.
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[…] svolto – argomento: Fame di […]
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