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Soluzione di un caso di Fattibilità del Mentoring in una Scuola Secondaria di Secondo Grado
Introduzione Il mentoring rappresenta un’opportunità significativa per promuovere il benessere, il successo scolastico e la crescita personale degli studenti, specialmente in contesti educativi complessi come le scuole secondarie di secondo grado. In questo studio di caso, viene analizzata la fattibilità di implementare un programma di mentoring in una scuola con circa 900 studenti, situata in un’area urbana caratterizzata da una significativa eterogeneità socio-culturale e livelli di dispersione scolastica pari al 15%.
Contesto e Obiettivi La scuola affronta sfide legate a difficoltà di integrazione tra gli studenti, disomogeneità nei livelli di preparazione e un progressivo calo motivazionale. L’obiettivo del programma di mentoring è:
- Favorire il recupero delle competenze di base.
- Promuovere l’autostima e il senso di appartenenza degli studenti.
- Ridurre la dispersione scolastica e migliorare i risultati accademici.
- Rafforzare i legami tra studenti, docenti e famiglie.
Progettazione del Programma Il programma si articola su tre pilastri fondamentali:
- Struttura del mentoring:
- Tipologia: Peer mentoring (studenti tutor), docenti mentor e coinvolgimento di esperti esterni per casi specifici.
- Durata: Programma annuale, suddiviso in cicli trimestrali con verifiche intermedie.
- Ambiti di intervento: Recupero accademico, orientamento personale e supporto psico-emotivo.
- Selezione e Formazione dei Mentor:
- Studenti tutor: Selezionati tra gli alunni degli ultimi due anni con buone performance accademiche e capacità relazionali. Prevedere un modulo formativo di 10 ore su tecniche di ascolto attivo e tutoring.
- Docenti: Volontari tra il personale, con formazione specifica su approcci educativi individualizzati e mentoring.
- Esperti esterni: Psicologi ed educatori per supportare casi di maggiore complessità.
- Piano di attuazione:
- Abbinamento mentor-mentee: Basato su criteri quali bisogni specifici degli studenti, affinità di interessi e compatibilità relazionale.
- Frequenza degli incontri: Settimanali per il peer mentoring, quindicinali per il mentoring docente-studente.
- Spazi e strumenti: Utilizzo di aule dedicate per garantire riservatezza, con supporto di piattaforme digitali per il monitoraggio delle attività.
Analisi della Fattibilità
- Risorse Disponibili:
- Economiche: Il programma può essere finanziato attraverso fondi scolastici integrativi, bandi PNRR o progetti PON specifici per il contrasto alla dispersione scolastica e al rafforzamento delle competenze di base.
- Umane: La scuola dispone di un organico docente adeguato e di studenti motivati per la fase pilota. L’adesione è sostenuta dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio d’Istituto.
- Strutturali: Sono presenti spazi adeguati e tecnologie digitali che favoriscono l’interazione tra mentor e mentee.
- Sfide Potenziali:
- Partecipazione: Rischio di scarsa adesione da parte di studenti in difficoltà e delle loro famiglie.
- Sostenibilità nel tempo: Difficoltà a mantenere un impegno costante da parte dei mentor e necessità di un monitoraggio continuo.
- Formazione: Tempi e costi per formare adeguatamente i mentor potrebbero rappresentare un ostacolo iniziale.
Strategie per Superare le Sfide
- Promozione del programma: Campagne di sensibilizzazione attraverso incontri con genitori e studenti, video promozionali e testimonianze di esperienze positive.
- Incentivi per i mentor:
- Riconoscimenti formali, come attestati validi per il curriculum scolastico degli studenti tutor.
- Per i docenti, prevedere un sistema di valorizzazione professionale in sede di contrattazione d’istituto.
- Monitoraggio e Valutazione:
- Creazione di un comitato di monitoraggio con docenti e dirigenti per valutare i risultati trimestralmente.
- Somministrazione di questionari di soddisfazione e test diagnostici agli studenti coinvolti.
Esempio Pratico di Attuazione Un caso pilota può coinvolgere due classi del biennio (50 studenti) con difficoltà specifiche in italiano e matematica. Gli studenti vengono abbinati a 10 tutor del triennio, supervisionati da 5 docenti. Incontri settimanali da un’ora sono integrati da verifiche periodiche sui progressi accademici e motivazionali.
Risultati Attesi
- Incremento del 20% nel rendimento scolastico dei mentee in discipline chiave.
- Riduzione del tasso di abbandono del 5% entro due anni dall’implementazione.
- Maggiore coesione sociale e senso di appartenenza tra gli studenti.
Conclusioni Il mentoring in una scuola secondaria di secondo grado è fattibile e presenta un forte potenziale di impatto positivo. La chiave del successo risiede nella capacità di progettare un intervento strutturato, sostenibile e ben monitorato, in grado di rispondere alle esigenze degli studenti e valorizzare le risorse disponibili. Se implementato correttamente, il programma può trasformarsi in una pratica educativa consolidata, contribuendo a migliorare significativamente la qualità dell’offerta formativa.
Videocorso Avvertenze generali 29 ore di lezione a 44,9 euro (= un euro e mezzo per ogni ora di lezione)
Audio Lezioni sulla Pedagogia e organizzazione della scuola del prof. Gaudio
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