Il comico e l’ironia nel Candido di Voltaire
8 Ottobre 2022Federico II di Prussia
8 Ottobre 2022Federico II, imperatore dal 1215 al 1250, nacque nel 1194 a Jesi, morì nel 1250 a Fiorentino di Puglia. Fu anche Re d’italia, Re di Sicilia (1198-1250), Duca di Svevia (1212-1216) e Re di Germania (1212-1220)
Nascita e Incoronazione
Federico II nacque a Jesi nel 1194 da Enrico IV e Costanza d’Altavilla. Il ragazzo venne incoronato a soli 4 anni e alla morte del padre, seguita da quella della madre, venne messo sotto tutela del papa. Il 26 Dicembre 1208 Federico compì il quattordicesimo anno di età e uscì dalla tutela papale.
Ascesa al potere
Nel 1212 egli venne eletto Duca di Svevia dai principi tedeschi e Re di Germania nel Duomo di Magonza.
Nel 1213 Federico II promise, con la famosa Bolla d’oro, di mantenere la separazione fra Regno di Sicilia e quello di Germania ( promessa mai mantenuta da Ottone IV )
Dopo la battaglia di Bouvines, egli rimase l’unico erede al trono. Due città però non si sottomisero: Colonia e Aquisgrana
Nel 1215 Federico II riesce ad impossessarsi anche di queste ultime e diventa Imperatore dei Romani
Federico II e il contrasto con i Papi
Innocenzo III (1198-1216) Perfetta sintonia (è il suo tutore) CONTRASTO = ZERO
Onorio III (1216-1227) primi contrasti, il Papa ritiene che non si dia da fare a sufficienza per la crociata CONTRASTO = UNO
Una figura complessa
Il re svevo ha suscitato nei contemporanei giudizi e definizioni contrastanti (da “re dei preti” a “sultano battezzato”).
In realtà, la volontà di esercitare con spirito pragmatico l’autorità regia…
lo portò ad assumere, nei diversi domini (Germania, Italia, Sicilia), politiche differenti, anche se non sempre efficaci.
Problemi
Durante l’esercizio del suo potere, Federico II, si trovò ad affrontare problemi sia in Germania che in Italia.
In Germania infatti egli dovette evitare di far riesplodere la guerra civile fra Guelfi e Ghibellini e contenere le spinte e le pretese dei principi tedeschi.
In Italia invece dovette affrontare i comuni al Nord, i baroni al Sud e regolare i rapporti con Innocenzo III
Per far fronte a tutto ciò egli fece delle concessioni ai principi tedeschi per potersi concentrare sul resto dell’Italia, partendo dal Sud.
L’attività nel Regno di Sicilia
Arrivato a Melfi, Federico II, pernottò nel castello costruito dai suoi ascendenti normanni e durante il tempo libero si dedicò alla caccia con il falcone, favorita dalle zone boschive della zona.
Nel castello, con l’aiuto del notaio Pier delle Vigne, emanò nel 1231 la Costituzione di Melfi, codice legislativo del Regno di Sicilia basato sul diritto romano e normanno. Con questo codice egli intendeva limitare il potere delle famiglie ricche e nobili, facendolo tornare
nelle mani dell’imperatore
Vari interessi e passioni
Una pagina del trattato di Federico II sulla falconeria De arte venandi cum avibus
Federico e la cultura
I suoi interessi non si rivolgono solo alla caccia, ma spaziano in vari ambiti del sapere (dalle arti alle scienze).
Alla sua corte fiorì la Scuola Siciliana.
Nel 1224 istituì l’Università di Napoli, il primo ateneo di fondazione statale della storia, mentre la Scuola Medica Salernitana si stava trasformando anch’essa in Università.
Federico II fu egli stesso un letterato e patrocinò la prima corrente letteraria italiana, la Scuola siciliana,
Politica: prime mosse
Federico si svincolò subito dal controllo della Chiesa, grazie alla debolezza del nuovo papa Onorio III (1216-1227).
Lasciando alla Germania ampia autonomia, sotto il figlio Enrico,
si dedicò al rafforzamento dell’autorità regia in Sicilia e nel regno italico.
I comuni padani rinnovarono la Lega (1226).
Quinta Crociata
Federico II concentrò il suo potere principalmente in Sicilia eludendo le richieste del papa. Per dilazionare ulteriormente il suo impegno, egli stipulò un trattato con il papa ( Dieta di San Germano ). Con questo accordo il sovrano prometteva di bandire una crociata entro l’estate del 1227. Prima di intraprenderla però, Federico II, cercò di unificare il Regno di Sicilia con il resto dell’impero. Questo peggiorò il rapporto fra il sovrano e il papa. Come promesso egli partì per la quinta crociata, ma non si diede
molto da fare per aiutare i crociati.
Di fatti voleva mantenere buoni rapporti con l’alleato sovrano d’Egitto.
Scomunica di Gregorio IX
Il nuovo papa, Gregorio IX, (1227-1241), più energico, costrinse Federico a recarsi in crociata.
Infatti, sotto la minaccia di scomunica da parte del nuovo papa Gregorio IX, Federico II cercò di mantenere le promesse fatte, e partì per la sesta crociata. Ammalatosi di peste durante il viaggio, però, si ritirò per rimettersi in sesto. Questo atto venne visto come pretesto, e il papà ordinò la scomunica (1227).. Ma nonostante questa Federico II partì per la crociata.
Il re partì, e tornò vittorioso grazie all’aiuto di Al-Malik Al Kamil.
Infatti Federico II si accordò con il sultano Malik al-Kamil, che gli concesse il controllo di Gerusalemme.
L’accordo fu visto come un tradimento: Federico, rientrato in Italia, riuscì però a riconciliarsi con il papa (1230).
Le costituzioni melfitane
Nel 1231, a Melfi, Federico emana nuove leggi per il Regno di Sicilia:
Si ispirano alla tradizione normanna nel combattere il particolarismo feudale e comunale.
Garantiscono al re il controllo dello stato, attraverso un ampio apparato burocratico- amministrativo.
Qualche storico vi vede la nascita dello Stato moderno.
Ultimi successi
Tornato in Germania, doma la ribellione guidata dal figlio Enrico, privato del diritto al trono a favore di Corrado (1236) e infine ucciso.
Tornato in Italia, sconfigge la Lega lombarda a Cortenuova (1237),
I comuni si preparano a lottare per la sopravvivenza, ottenendo l’appoggio del papa.
Lo Scontro con il papa
Gregorio IX scomunica per la seconda volta Federico per empietà e ingratitudine verso la Chiesa (1239) e convoca un concilio per condannarlo.
Federico intercetta le navi che trasportano i prelati e impedisce la riunione (1241)
Solo nel 1245, sotto Innocenzo IV, il concilio di Lione lo dichiara deposto
Il declino
Il papa Innocenzo IV, non d’accordo con le idee di Federico II, decise di indire un concilio per confermare la scomunica nei suoi confronti. Spostatosi in Francia riuscì ad ottenere questo concilio ed in seguito la conferma di scomunica.
Federico II fu colpito moralmente da questo atto che ne appannò il prestigio.
La fine
La Germania si ribella ed elegge due “anti-re”.
I guelfi si riappropriano di Parma e sconfiggono gli imperiali assedianti (1248). Federico II riuscì a rifugiarsi nell’alleata Cremona.
A Fossalta (1249) I Bolognesi sconfiggono il figlio Enzo, re di Sardegna, e lo tengono prigioniero.
Federico, non si era ancora arreso, ma morì improvvisamente (1250) durante un soggiorno in Puglia, colpito da un attacco di dissenteria e problemi intestinali