La città di Modena
3 Agosto 2022Basilica di Superga
3 Agosto 2022Filippo Juvara (o Juvarra, o Iuvarra, sono ammesse tutte le varianti) iniziò la sua carriera a Messina dove nel 1701 realizzò gli apparati scenografici per l’incoronazione di Filippo V di Spagna.
Stabilitosi a Roma frequenterà lo studio di Carlo Fontana dove studierà tutte le testimonianze artistiche presenti a Roma dal classico fino alla sua contemporaneità, compreso lo studio dell’architettura.
A Roma progetta, nel 1705, le scene per le esequie dell’Imperatore Leopoldo I d’Austria. Lo stesso anno si trasferisce a Napoli, qui disegnerà le scene per il Teatro San Bartolomeo. Rientrato a Roma, nel 1709 si dedica alla progettazione e costruzione del Teatro domestico del cardinale Ottoboni, ma anche alla ristrutturazione del Teatro Capranica e, a Palazzo Zuccari, delle scene per il teatrino della Regina di Polonia.
Nel 1714 viene chiamato a Torino dal re Vittorio Amedeo II di Savoia con l’incarico di architetto della Casa Savoia fino al 1735, anno in cui Filippo V lo volle nella sua corte a Madrid. Nel periodo torinese, numerosi sono stati i suoi progetti: tra il 1715 e il 1718 riorganizza l’assetto urbano cittadino; crea nuovi poli architettonici come la Basilica di Superga (1717/31), Palazzo Madama (ristrutturazione della facciata), la Chiesa del Carmine (1732/36) e la palazzina di campagna di Stupinigi (1729/33). Muore a Madrid nel 1736 lasciando molti suoi progetti tra cui quelli per il Palazzo Reale, Palazzo d ’Aranjuez e la Granjia di San Ildefonso.
Onorificenze
Nel 1706 riceve la nomina ad Accademico di Merito nell’Accademia di S. Luca e, successivamente, riceve la nomina di insegnante unico di architettura.
Non solo architetto
I numerosi disegni superstiti, testimoniano gli infiniti interessi dell’artista: dagli apparati effimeri per feste pubbliche e private, ai pezzi d’arredamento, ma anche di fontane e oggettistica. Alcuni di questi progetti furono realizzati a Lucca, Como, Genova, Mantova, Belluno, Bergamo, Vercelli, Roma, Torino.
Juvarra scenografo
Nella scenografia, Juvara introdusse la “scena quadro“, una visione spaziale più naturale e suggestiva. Le architetture sceniche non solo si inseriscono liberalmente nello spazio scenico, ma diventano, grazie ad un’abilissimo gioco di chiaro-scuro, “fantastiche”.
Il sobrio barocco architettonico di Juvara
Nell’ architettura, invece, si nota il suo legame con l’architettura del seicento anche se il suo stile è più orientato alla linearità e all’organizzazione dello spazio verso una visione monumentale. Altra cosa importante è la sua attenzione rivolta al rapporto natura – architettura e città, in linea con le contemporanee teorie francesi. Per Juvara, il paesaggio non deve essere un’usuale quinta all’architettura, ma deve essere raccordato ad essa sia attraverso le varie forme architettoniche e sia con le soluzioni urbanistiche adeguate. Come Borromini, Juvara fa attenzione alla sobrietà e alla coerenza degli elementi ornamentali.
Juvara è considerato uno dei principali architetti che è riuscì a coniugare il Barocco e il Rococò.