Canto trentatreesimo del Purgatorio
27 Gennaio 2019Accordi tra le parti sociali che finalizzino quote di riduzione di orario alla fo…
27 Gennaio 2019Terze prove
Tipologia A: Breve trattazione
1. La filosofia shopenaueriana elabora una concezione gnoseologica del corpo. Illustra quali sono presupposti teorici da cui parte il filosofo per elaborare la sua tesi. Accenna anche alle conseguenze che questa elaborazione apporta al sistema complessivo della Volontà.
(massimo 15 righe)
Esempio di risposta
Uno dei principali meriti di Shopenauer è stato quello di rivalutare la corporeità in campo gnoseologico, andando contro la tendenza della filosofia occidentale che ha da sempre considerato il corpo come prigione dell’anima. Nietzsche riprenderà poi questa concezione del corpo accordandogli la massima importanza. Shopenauer parte per elaborare la sua tesi dalla dialettica trascendentale di Kant. Egli riprende lo schema conoscitivo per la realtà fenomenica (sensi, intelletto, immaginazione -> rappresentazione), fa un passo avanti a proposito della inconoscibilità kantiana dei noumeni. Le cose in sé diventano infatti conoscibili a patto che l’uomo si rapporti ad esse non più attraverso lo schema kantiano (l’intelletto è la produzione di un oggetto tra gli oggetti e quindi ingannatorio), ma, recuperando la propria istintività, il proprio corpo. In questo modo l’uomo può giungere a capire la verità: il mondo delle idee è pervaso dalla Volontà (istinto cieco e irrazionale dal quale deriva anche il mondo fenomenico. Entro questo orizzonte la visione del mondo sarà pessimistica. L’uomo deve prima liberarsi (apprendendo la verità) poi dovrà decidere se continuare a soggiacere alla Volontà, come la folla, oppure ribellarsi, ad esempio attraverso la pratica ascetica. Pochi scoprono questa verità e la condizione del “genio” non è facile, poiché non riesce ad adattarsi alla realtà illusoria (come l’uomo che esce dalla caverna)
2. La comprensione razionale è per Hegel la «conciliazione con la realtà», la capacità di «mantenere in ciò che è sostanziale la libertà soggettiva, così come di stare con la libertà soggettiva non in qualcosa di particolare e di accidentale, bensì in ciò che è in sé e per sé». Commenta il concetto di libertà dello spirito sottinteso a questa dichiarazione.
(massimo 10 righe)
Esempio di risposta
La riflessione hegeliana sulla libertà prende le mosse dalla concezione romantica e fichtiana come assoluta autonomia nei confronti di ciò che è dato e contingente. L’uomo è un essere finito e particolare, ma, nella sua coscienza, può distaccarsi dalla propria esistenza finita e considerare sé stesso alla stregua di un puro soggetto universale. Hegel definisce questa facoltà dello spirito la negatività astratta” del sé. A partire da questa concezione, il problema che Hegel si pone, in particolare nella propria dottrina politica, è quello di comprendere come il soggetto, potenzialmente infinito, si possa sentire appagato dalla propria esistenza particolare: così, per esempio, nel sistema delleticità ogni individuo, pur svolgendo una funzione parziale e subordinata rispetto al tutto, percepisce tale condizione come la realizzazione della propria vera natura.
3. Esponi il concetto di possibilità” come inteso da Kierkegaard con riferimento all’esistenza umana.
(massimo 10 righe)
4. Individua i fattori che, secondo la dottrina marxista del materialismo storico, concorrono nel definire i processi storici, precisando le relazioni causali che intercorrono fra essi.
(massimo 10 righe)
5. Definisci i caratteri fondamentali della filosofia positivista, indicando i tratti distintivi delle sue diverse correnti.
(massimo 10 righe)
6. Esponi gli argomenti in base ai quali Nietzsche critica la morale, indicando quale modello ideale egli intende contrapporle.
(massimo 10 righe)
7. Illustra gli argomenti con cui Croce delegittima gli strumenti concettuali delle scienze empiriche, richiamando i più significativi antecedenti di tale posizione.
(massimo 10 righe)
8. Enuncia il criterio adottato da Schlick e dal Circolo di Vienna per ammettere la significanza di un enunciato scientifico.
(massimo 10 righe)
9. Illustra la ricostruzione storico-concettuale della storia della filosofia moderna sulla quale Husserl si basa nellanalizzare quella che egli chiama la crisi delle scienze europee”.
(massimo 10 righe)
10. Definisci il concetto di chiacchiera” in Heidegger, collocandolo nel quadro dell’analisi esistenziale di Essere e tempo.
(massimo 10 righe)
11. Ricostruisci la critica formulata da Horkeimer e Adorno nei confronti dell’orientamento filosofico tipico dell’Illuminismo.
(massimo 10 righe)
12. Esponi la critica di Popper al paradigma scientifico neopositivista, delineando la sua dottrina sulla validità delle spiegazioni scientifiche.
(massimo 10 righe)
13. Descrivi (max 200 parole) in modo sintetico, la critica di Bergson alla scienza moderna, con particolare riferimento alla relazione tempo-durata.
14. Chi è Bertand Russell e quale rilievo ha avuto nella cultura scientifica e filosofica del Novecento?
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15. Chi è Karl Popper e quali importanti contributi ha dato all’epistemologia?
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16. Spiega il significato innovativo del Tractatus e le sue principali tesi.
17. Spiega quale ruolo ha il corpo nella filosofia di Schopenhauer sia a livello gnoseologico, sia a livello ontologico, sia in rapporto allascesi.
18. Il termine alienazione” è usato in contesti e con significati diversi da Hegel e da Marx. Definiscilo sia in senso generale sia in senso specifico ricollegandolo alla filosofia di ciascuno e facendo emergere i motivi delle differenze.
19. A proposito della storia Hegel afferma:«In realtà tutto ciò che noi siamo, siamo per opera della storia: quel patrimonio di ragione che appartiene a noi, al momento presente, non è sorto senza preparazione, né cresciuto soltanto dal suolo attuale, me è caratteristica essenziale di tale patrimonio l’essere un’eredità, il risultato di tutte le scomparse generazioni». Prendendo spunto da queste frasi rifletti sull’apporto dato dall’idea hegeliana dello storicizzarsi dellAssoluto nella storia, alla cultura contemporanea e sui problemi che tale tesi pone.
20. Quali sono gli elementi innovativi emersi alla fine del dibattito che si sviluppa tra gli scienziati del primo novecento e che è conosciuto anche come dibattito sulla «crisi dei fondamenti»? Quali sono le linee lungo cui si snoda?
21. Il candidato illustri i costituenti della vita psichica in Freud. (max 20 righe)
22. Mostrate, in maniera argomentata, come, nella genesi dei temi “illuministi” nietzscheani sia decisivo il superamento
del pessimismo schopenaueriano e del romanticismo wagneriano. (max 20 righe)
23. Presenta in una breve sintesi le principali critiche rivolte da Marx alla filosofia hegeliana.(max 15 righe)
24. Presenta la concezione della natura nella filosofia tedesca dell’idealismo, commentando in particolare i suoi rapporti con l’impostazione scientifica del pensiero moderno e illuminista».
(massimo 10 righe)
Esempio di risposta
La riflessione sulla natura dell’idealismo tedesco è caratterizzata sia da un orientamento polemico nei confronti del meccanicismo settecentesco, sia dall’esperienza di nuovi ambiti della ricerca fisica, come la chimica, lelettricità e la biologia. In questi settori il modello della spiegazione scientifica acquista maggiore complessità, suggerendo la possibilità di stabilire un nesso positivo fra scienza della natura e dello spirito. Particolarmente significativa, da questo punto di vista, è la posizione di Schelling, che identifica nella natura un’entità spirituale inconscia, autentica preistoria” dello spirito. Pur riprendendo in parte le dottrine di Schelling, Hegel ritorna a concepire la natura, come aveva fatto Fichte, nei termini di una contrapposizione all’idea, anche se mediata nello spirito.25. Esponi le facoltà individuate da Kant specificando l’ambito filosofico, l’oggetto e le modalità operative, la validità conoscitiva (20R)
26. Esponi il pensiero di politico di Fichte evidenziando la sua evoluzione (tempo a disposizione 30 minuti)
27. La concezione materialistica della storia si propone al tempo stesso come teoria interpretativa dello sviluppo della società, come base per la trasformazione pratica della società e come principio metodologico storiografico. Dopo aver esposto tale concezione,argomenta brevemente.