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27 Gennaio 2019Friedrich Hölderlin
27 Gennaio 2019FILOSOFIA dell’età moderna. Prima parte: Umanesimo, rinascimento e Cinquecento
La filosofia dell’età moderna si sviluppa tra il XVI e il XVIII secolo, in un contesto storico di profonde trasformazioni culturali, scientifiche e politiche. Questa fase rappresenta una rottura con il pensiero medievale e segna l’affermarsi di nuovi modelli di conoscenza e di concezione dell’essere umano e del mondo.
Contesto Storico e Culturale
L’età moderna è caratterizzata da eventi e fenomeni che influenzano profondamente il pensiero filosofico:
- La rivoluzione scientifica, iniziata con Copernico e culminata con Newton, che introduce il metodo scientifico.
- Le scoperte geografiche, che ampliano gli orizzonti del mondo conosciuto.
- La Riforma protestante e la conseguente crisi dell’unità religiosa europea.
- La nascita degli Stati nazionali e il progressivo superamento del sistema feudale.
Questi cambiamenti stimolano riflessioni su temi fondamentali: il metodo della conoscenza, la natura del soggetto, la relazione tra uomo e Dio, e i fondamenti del potere politico.
Correnti Principali della Filosofia Moderna
1. Razionalismo
Il razionalismo attribuisce alla ragione un ruolo centrale nella conoscenza. I principali esponenti sono:
- René Descartes (Cartesio): Considerato il padre della filosofia moderna, fonda il sapere sul cogito ergo sum (“penso, dunque sono”). Sviluppa un metodo basato sul dubbio sistematico e su principi matematici.
- Baruch Spinoza: Sostiene una visione monistica della realtà, identificando Dio con la natura (Deus sive Natura).
- Gottfried Wilhelm Leibniz: Introduce il concetto di monade e sviluppa una metafisica ottimista, secondo cui il nostro è “il migliore dei mondi possibili”.
2. Empirismo
L’empirismo sottolinea il ruolo dell’esperienza sensibile nella conoscenza. I suoi principali rappresentanti sono:
- John Locke: Sviluppa una teoria della conoscenza basata sull’idea che la mente sia una tabula rasa, riempita dall’esperienza.
- George Berkeley: Sostiene una forma di idealismo empirico, affermando che esistono solo idee percepite da un soggetto.
- David Hume: Rifiuta ogni metafisica e propone un rigoroso scetticismo, riducendo la conoscenza a impressioni e idee.
3. Illuminismo
L’Illuminismo si afferma nel XVIII secolo come movimento culturale e filosofico che esalta la ragione, il progresso e la libertà. Tra i suoi principali esponenti:
- Voltaire: Critico verso la religione e le istituzioni tradizionali, promuove la tolleranza e i diritti individuali.
- Jean-Jacques Rousseau: Riflette sul contratto sociale e sull’origine della disuguaglianza, rivalutando il ruolo delle emozioni.
- Denis Diderot: Curatore dell’Encyclopédie, simbolo dell’Illuminismo, che mira a diffondere il sapere.
4. Criticismo
Alla fine del XVIII secolo, Immanuel Kant sviluppa il criticismo, un sistema filosofico che cerca di conciliare razionalismo ed empirismo. Kant afferma che:
- La conoscenza è il risultato dell’interazione tra sensi (empirismo) e ragione (razionalismo).
- La realtà è conosciuta attraverso le categorie della mente, che strutturano l’esperienza.
Temi Chiave della Filosofia Moderna
- Il Metodo della Conoscenza
- L’età moderna cerca di stabilire un metodo rigoroso per acquisire conoscenza, come il metodo cartesiano (razionale) e il metodo scientifico (empirico).
- Il Soggetto
- La filosofia moderna pone al centro il soggetto conoscente. Cartesio inaugura una nuova attenzione al sé, mentre Locke e Hume indagano la percezione e la formazione delle idee.
- Il Rapporto tra Uomo e Natura
- La rivoluzione scientifica ridefinisce la natura come un sistema meccanico, governato da leggi matematiche. La filosofia riflette su come l’uomo possa comprenderla e dominarla.
- Il Potere Politico
- Pensatori come Hobbes, Locke e Rousseau elaborano teorie sul contratto sociale e sullo Stato, ponendo le basi della filosofia politica moderna.
Conclusione
La filosofia dell’età moderna segna il passaggio dalla tradizione medievale alla modernità, inaugurando un nuovo modo di pensare basato sull’autonomia della ragione. Questo periodo getta le basi per molte delle questioni che caratterizzeranno la filosofia contemporanea, dal rapporto tra mente e mondo alla ricerca di giustizia e libertà nella società.
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