La filosofia del Settecento, nota anche come Illuminismo, rappresenta un periodo di straordinaria trasformazione culturale e intellettuale in Europa, caratterizzato dalla fiducia nella ragione, nella scienza e nel progresso umano.
Questo secolo, spesso definito l’“Età della Ragione,” vide la critica alle istituzioni tradizionali, la promozione dei diritti umani e il consolidamento delle basi del pensiero moderno.
Caratteristiche principali:
- Centralità della ragione
La filosofia illuminista attribuiva alla ragione il potere di guidare l’uomo verso la conoscenza, la libertà e la felicità. Si respingevano le spiegazioni metafisiche e dogmatiche in favore di un approccio razionale e scientifico.
- Critica all’autorità tradizionale
Gli illuministi misero in discussione le autorità politiche, religiose e sociali, denunciando il fanatismo, la superstizione e il dispotismo. Cercavano di riformare le società basandosi su principi di equità e giustizia.
- Fiducia nel progresso
Il Settecento fu animato dalla convinzione che l’umanità potesse migliorare attraverso l’educazione, la scienza e le riforme sociali.
- Universalismo
Gli illuministi ritenevano che i diritti e i principi razionali fossero validi per tutti gli esseri umani, indipendentemente da cultura, religione o classe sociale.
- Critica alla religione
Pur senza negare necessariamente l’esistenza di Dio, molti filosofi dell’epoca (come Voltaire e Diderot) si opponevano alle religioni organizzate e al loro controllo sulla società. Molti aderivano al deismo, una forma di religiosità razionale.
- Enciclopedismo
La diffusione del sapere era uno degli obiettivi principali. L’opera simbolo dell’epoca, l’Enciclopedia (1751-1772), curata da Denis Diderot e Jean le Rond d’Alembert, raccolse e sistematizzò le conoscenze dell’epoca con l’intento di renderle accessibili.
Principali filosofi e correnti:
- Voltaire
Difensore della tolleranza, della libertà di pensiero e della critica al fanatismo religioso.
- Jean-Jacques Rousseau
Autore di opere fondamentali come Il contratto sociale, sviluppò idee sulla sovranità popolare e sulla democrazia diretta, ma anche una critica alla società moderna che, secondo lui, corrompeva l’uomo.
- Denis Diderot
Oltre a curare l’Enciclopedia, promosse una visione materialista e progressista del mondo.
- Montesquieu
Con Lo spirito delle leggi, analizzò i sistemi politici e propose la separazione dei poteri come principio fondamentale per garantire la libertà.
- David Hume
Filosofo scozzese che sottolineò il ruolo dell’esperienza e della percezione nei processi conoscitivi, anticipando l’empirismo e il positivismo.
- Immanuel Kant
Anche se strettamente legato all’Illuminismo, Kant portò il pensiero filosofico verso una nuova sintesi, con opere come Critica della ragion pura, in cui esplorò i limiti e le possibilità della conoscenza umana.
Impatto:
La filosofia del Settecento influenzò profondamente i cambiamenti politici e sociali dell’epoca, come la Rivoluzione Francese e la Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino. Inoltre, pose le basi per lo sviluppo del pensiero moderno, dalla politica democratica alla scienza contemporanea. L’Illuminismo rimane un riferimento fondamentale per i valori di libertà, uguaglianza e razionalità.
Principali filosi del settecento su atuttascuola:
Vico
Hume
Berkeley
Illuminismo
Rousseau
Voltaire
Burke
Kant
Rivoluzione francese
Audio Lezioni di Storia moderna e contemporanea del prof. Gaudio
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